Gli Anelli del Potere: perché Elrond viene chiamato mezz’elfo?
Elrond è sicuramente uno dei personaggi più importanti della saga de Il Signore degli Anelli e, più in generale, di tutta l’opera di Tolkien. E’ anche uno dei protagonisti de Gli Anelli del Potere, anche se alcune cose sulla storia personale sono stata dette ma non approfondite e rese chiare.
In questo speciale vogliamo farvi capire perché Elrond viene chiamato mezz’elfo, scavando all’interno della sua storia personale. Chiaramente la nostra fonte principale di informazioni è il Silmarillion, libro su cui gli sceneggiatori non hanno potuto fare affidamento.
Non perdiamoci in ulteriori chicchere ed andiamo a conoscere più da vicino le origini di questo straordinario personaggio.
Elrond ne Gli Anelli del Potere
Storia familiare
Prima di capire perché Elrond è chiamato mezz’elfo dobbiamo fare qualche passo indietro, per conoscere i suoi genitori: il padre Eärendil e la madre Elwing. Infatti questi sono due personaggi più importanti della mitologia tolkeniana, sia per ciò che riguarda gli uomini che gli elfi.
Eärendil nacque nel 503 della prima era ed era anche egli un mezz’elfo, figlio dell’umano Tuor (della casa di Hador) e dell’elfa Idril, figlia di Re Turgon di Gondolin. Dopo essere sopravvissuto alla caduta di Gondolin, Eärendil si rifugiò nel Doriath con gli altri esuli dove fondarono un piccolo principato elfico vicino alle foci del fiume Sirion.
Poco dopo Eärendil prese in moglie la principessa Elwing, figlia di Dior Re del Doriath. Ella portò in dote uno dei Silmaril, rubato anni prima dai nonni Beren e Luthien direttamente alla corona dell’Oscuro Signore Morgoth. Dal matrimonio con Elwing nacquero due figli: Elrond ed Elros.
Il tentato furto del Silmaril
Nonostante Eärendil fosse riuscito a costruirsi un nido piuttosto accogliente nel Doriath, non riusciva a vivere con serenità i suoi giorni. La mente andava sempre verso i suoi genitori, salpati verso Valinor e mai più tornati dopo quel giorno.
Proprio per questo motivo Eärendil intraprese molti viaggi verso ovest nel tentativo di trovare Valinor ed i suoi perduti genitori. Proprio durante uno di questi viaggi, Mædhros e Maglor (figli di Fëanor, colui che aveva creato i Silmaril ed aveva giurato di riprenderseli dalle mani di Morgoth) assaltarono la casa di Eärendil proprio per tentare di riprendere quella gemma creata dal loro padre.
Benché i due uccisero molti dei sudditi di Eärendil e riuscirono a rapire Elrond ed Elros, il tentativo di furto fu vano. Elwing infatti si gettò in mare per nascondere il Silmaril per sempre, ma fu salvata dalla morte dal vala Ulmo. Questo la trasformò in un cigno, permettendole di ricongiungersi al marito che in quel momento si trovava per mare.
La luce del Silmaril di Elwing disperse le nubi che oscuravano Valinor, permettendo ai di sbarcare in quella terra tanto desiderata. Qui Eärendil chiese aiuto a Manwe ed a tutti i Valar, affinché questi potessero avere pietà del popolo dei Noldor ed aiutarli a vincere la terribile battaglia contro Morgoth.
La scelta di Eärendil ed Elwing
Manwe accettò la richiesta dei due, ma li mise davanti ad una scelta in quanto entrambi mezz’elfi: rimanere a Valinor e vivere come degli elfi (quindi diventando immortali) oppure tornare nella Terra di Mezzo a spendere il resto della loro lunga vita come dei mortali.
Eärendil avrebbe scelto volentieri la mortalità, ma si rimise alla decisione della moglie. Ella scelse l’immortalità e la permanenza eterna nelle terre di Valinor. Ma i Valar avevano un compito per Eärendil. Infatti presero il vascello del mezz’elfo e lo resero capace di volare, facendo nascere una nuova stella.
Infatti da quel giorno Eärendil solca i cieli di Arda con il suo vascello ed illumina la notte con la luce del Silmaril ereditato da Beren e Luthien. Divenne una delle stelle più amate dai popoli della Terra di Mezzo e venne chiamato Gil-Estel cioè “Stella dell’Alta Speranza“. La visione di quella luce fu una sorta di presagio per Morgoth, che sentiva la sconfitta sempre più vicina.
Infine la luce di Eärendil fu raccolta da Galadriel in una piccola fiala, donata poi a Frodo ne La Compagnia dell’Anello prima che lui lasciasse il reame di Lothlórien. I fan più accaniti de Il Signore degli Anelli si ricorderanno a cosa poi è servita la fiala con la luce di Eärendil.
Il destino di Elrond ed Elros
Come abbiamo visto in precedenza, Elrond ed Elros sono stati rapiti da Mædhros e Maglor, che li abbandonarono in una grotta. Nonostante ciò, però, i due si pentirono subito delle loro azioni e decisero di crescere i bambini come se fossero i loro figli negli anni successivi.
Elrond ed Elros vissero circa 50 anni insieme ad Amon Ereb con i figli di Feanor, e furono istruiti da Mædhros nell’arte della guerra e da Maglor nelle arti. In seguito alla Guerra d’Ira, che distrusse il Beleriand, ad Elrond ed Elros fu posta una scelta: vivere come gli elfi diventando immortali o seguire il destino degli uomini.
Lo stesso destino che tocca tutti i mezz’elfi, compresi Eärendil ed Elwing loro genitori. In questa occasione, dopo anni di convivenza, i due fratelli si separarono una volta per tutte. Infatti Elros decise di seguire il cammino degli uomini e divenne il primo sovrano di Numenor, mentre Elrond decise di rimanere con gli efli alla corte di Gil-galad.
Qui diventò uno dei discepoli di Celebrimbor, dal quale imparò l’arte della forgiatura. Insieme, come si è visto nella serie, crearono Gli Anelli del Potere. Per questo motivi, quindi, Elrond è chiamato mezz’elfo. Un figlio di mezz’elfi che ha scelto di rimanere tra gli elfi.
E’ un peccato che Gli Anelli del Potere non abbia saputo o potuto raccontare questa storia. E’ una delle più affascinanti ed importanti dell’opera di Tolkien, necessaria per capire bene un personaggio come Elrond.