“Bella ciao” come inno alla resistenza e alla speranza per contrastare il Coronavirus
Bella ciao – Il 25 Aprile, è un giorno fondamentale per la storia d’Italia e assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza durante la Seconda guerra mondiale contro il governo fascista e l’occupazione nazista.
Di autore sconosciuto, “Bella ciao” fu prettamente associata al movimento partigiano italiano già durante la Seconda guerra mondiale. Nonostante ciò, divenne celebre solo dopo la Liberazione, riconosciuta poi come canto ufficiale contro il nazifascismo. Col tempo, la versione partigiana di Bella ciao venne cantata, tradotta e diffusa in tutto il mondo.
Ancora oggi, Bella ciao è fonte di ispirazione a innumerevoli movimenti e ideologie. Ed è diventata, in questo particolare momento, un inno alla speranza e all’ottimismo per contrastare il nemico che ha invaso le nostre vite e vincolato la nostra libertà. Molti artisti hanno realizzato la propria originale versione rispettando quello che è già un inno eterno alla resistenza. Adatto anche per mostrarsi combattivi di fronte all’emergenza sanitaria in corso.
Diversi artisti sulle note di Bella ciao
A Bologna, le note di Bella Ciao, dal flicorno di Paolo Fresu, hanno risuonato in una piazza Nettuno insolitamente vuota, nelle celebrazioni del 25 Aprile. Costantino Carrara, pianista e compositore italiano (youtuber e influencer di successo) ha realizzato una splendida Bella ciao nel salotto di casa, durante l’isolamento, con la partecipazione di tutta la famiglia (per vedere il video – clicca qui).
L’arrangiamento è nato durante una notte insonne, mentre la melodia risuonava nella mia testa.
Anche Darko Peric, interprete di Helsinki ne La casa di carta, ha deciso di registrare una nuova versione di Bella ciao, l’inno diventato presto simbolo della serie. Peric ha riadattato Bella ciao con sonorità scandinave. Il nuovo arrangiamento è arricchito con percussioni, sonorità elettroniche e archi in sottofondo. L’obiettivo di Peric è recuperare lo spirito combattivo e rivoluzionario di questo inno e proiettarlo verso un futuro di speranza. In cui poter respirare nuovamente ottimismo, mettendo da parte confini, lingue o credenze politiche e religiose.
La nuova versione di Darko Peric di Bella Ciao ai tempi del Coronavirus sarà disponibile nelle prossime settimane su Spotify. La canzone sarà accompagnata anche da un video girato da Koldo Serra. Il regista ha girato cinque episodi della celebre serie Netflix. Per l’attore è la prima volta come cantante, ma anche la prima di una lunga serie di collaborazioni con il produttore di Music in Silence, Jesus Diaz.
Perché proprio Bella ciao ne La casa di carta?
Un legame intenso quello tra Bella ciao e La casa di carta con tutti i suoi personaggi. Ma come Bella ciao sia entrata nella serie lo ha raccontato lo sceneggiatore Javier Gomez Santander.
La prima volta in cui ho cantato Bella ciao è stato all’Università. Gianluca, uno studente italiano in Erasmus, aveva una chitarra e la cantavamo tutti insieme. Cantare Bella ciao era il punto più alto di tutte le feste. E da quel momento l’ho sempre usata per darmi coraggio”. “Mi piace il significato di questa canzone, la lotta che porta con sé. Un giorno mi sono svegliato con il pensiero fisso della serie che mi tormentava e ho deciso di metterla su. Ho capito che Bella ciao e La Casa di carta condividevano l’anima. Ho gridato: siamo partigiani!
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