Chiudi
Intervista agli HSL – Valorant

Intervista agli HSL – Valorant

Profilo di Gosoap
 WhatsApp

HSL – Hic Sunt Leonesè il nome completo del team italiano che abbiamo avuto il piacere di poter intervistare oggi.

L’espressione era usata dai Romani per ”accennare scherzosamente a un pericolo certo, ma di natura ancora non ben precisata”. I Romani sono morti da un bel po’, ma con questa espressione ci avevano visto lungo: gli HSL sono davvero un pericolo certo per tutta la scena competitiva.

Il coach CoffeeMan ed il giocatore LucaLilYungLentini, già conosciutissimi per i loro trascorsi in OverWatch, si sono prestati ai nostri ”microfoni” per far conoscere le intenzioni del team e farci sapere un po’ di retroscena, ma andiamo con ordine.

La storia degli HSL in Valorant

Coffeeman ci racconta che tutto è partito proprio da Overwatch. Lui e LilYung, ci dice, si conoscevano già da tempo grazie ad una collaborazione che avevano avuto prima che il giocatore prendesse parte al team dei Samsung Morning Stars. Successivamente le loro strade si sarebbero divise causa Mondiali di Overwatch, ai quali LilYung prese parte nel team rappresentativo del nostro paese.

Le loro strade si ricongiungono nel momento in cui, alla proposta di portare l’academy degli HSL (di Overwatch) ai Contenders, Coffeeman ha risposto di no. Confessando di non sentire più Overwatch come suo e di non amarlo come un tempo, il coach ha proposto al manager degli HSL di presentare un roster per Valorant. Avendo ricevuto carta bianca per il progetto Valorant CoffeeMan procede contattando LilYung e Alessandro “Aleeh” Mazza, entrambi ex membri dei Samsung Morning Stars. 

Il processo di Trial, durato circa due mesi, si è concluso con il roster presentato in questo articolo, dove insieme ai già citati LilYung e Aleeh troviamo anche Fletcher ”Leare” Bridgen-Knight da Apex, oltre a Charley ”matik” Thompson e Jack ”Fusi” Storei, già compagni su CS:GO per il team della propria università.

Il clima generato da queste conoscenze pregresse, ci confessa il coach, è uno dei migliori che possano esserci in un team. L’affiatamento, la coesione e la propositività sono cardini per una squadra che si rispetti, e questi ragazzi ne hanno da vendere.

Quali sono gli obiettivi degli HSL

LilYung ci risponde senza esitazione che il team può ambire tranquillamente alla top 20 Europea, ma non disdegneranno nessuna competizione, nemmeno a livello nazionale cercando sempre di dare il massimo in tutte le partite giocate.

Per raggiungere questi obiettivi ci vuole una buona dose di dedizione che si concretizzano in ben 4 ore di intenso allenamento giornaliero e un’altra ora di review delle Scrim giocate, per allenarsi nella parte teorica del gameplay.

La morte di Overwatch?

Gli intervistati si sono lasciati sfuggire parole forti sul gioco in questione, parole che fanno però capire quale è il sentore generale della community di Overwatch: il gioco sta morendo. Come detto da Coffeeman, il competitivo di Overwatch è sull’orlo del baratro, tanto da non potersi più rialzare: non ci sono investimenti, la stessa Blizzard sembra disinteressata, mancanza di eventi e chi più ne ha più ne metta.

La goccia che mancava per far traboccare il vaso è stata Valorant. Il gioco ha dato un’alternativa a tutti quei Pro-Player stanchi di OW ed in cerca di novità, ma anche ai nostalgici degli FPS competitivi ”Old-School” stile CS:GO.

La grande forza della Riot, aggiunge Coffeeman, è la sua vicinanza al fruitore, la sua continua ricerca di feedback e la sua facile raggiungibilità. Raggiungere la Blizzard in modo diretto, ci racconta, era impossibile anche per un Pro-Team, cosa che non avviane in Valorant, anzi!

Il Free-to-Play – Pro e Contro secondo gli HSL

Anche il Free-to-play è un fattore di forza di Riot da tenere in considerazione, ci dicono gli intervistati, perchè porta con se un grosso pro ed un altrettanto grosso contro. Vantaggiosamente rispetto ad un Pay-to-Play, Valorant si presenta totalmente gratuito e fruibile senza dover spendere un singolo centesimo, cosa che da la possibilità a tutti di giocarci, e rendendo di conseguenza più facile l’apparizione di un nuovo talento (magari anche molto giovane), che molte volte viene bloccato sul nascere dal muro di quel piccolo investimento iniziale per giocare.

Di contro però ci confrontiamo ad un grosso problema, dichiara il coach Coffeeeman: il Cheating. Nel caso infatti del Pay-To-Play, ad esempio Overwatch, nel caso di uso confermato di Cheat l’account viene bannato permanentemente dalla piattaforma di gioco, costringendo dunque l’Hacker a creare un nuovo account e spendere di nuovo soldi per acquistarlo. Vien da se che nel caso totalmente contrario in un Free-to-Play l’Hacker, nonostante il ban, avrà la possibilità di giocare al gioco di nuovo dopo poche ore, senza doversi preoccupare del proprio portafoglio.

Coffeeeman si dice comunque fiducioso delle capacità di Riot di arginare questi comportamenti per creare un ambiente di gioco pulito e corretto.

LilYung nella nazionale Italiana

L’angolo dei consigli dei Pro-Player

Quali sono i personaggi preferiti dagli HSL, e perchè?

  • LilYung: Cypher, ottimo nella difesa e nello ”stand alone” si addice perfettamente al suo playstyle
  • Aleeh: Jett, ottima accoppiata con l’Operator, l’arma preferita dal giocatore
  • Leare: Raze, grande aggressività e potere d’attacco a dir poco esplosivo
  • Fusi: il ”Breach specialist” della squadra, costretto però a usare Brimstone, un must in ogni squadra
  • matik: Phoenix, da amante dei duelist non poteva chiedere di meglio
  • Coach CoffeeMan: Brimstone, sebbene confessi di non essere al livello dei suoi ragazzi, cerca sempre di portare la parte ”teorica” nelle sue competitive.

Nelle official, le preferenze, ci dicono, lasciano un po’ il tempo che trovano. I must pick del team rimangono Cypher, Brimstone e Sage; quindi qualcuno si dovrà pur sacrificare. La stessa cosa vale per noi player medio-bassi del gioco: i ragazzi ci consigliano, per nostre competitive, di cercare di avere sempre questi tre agenti nel nostro team.

valorant radiante

Quale è l’opinione degli HSL sulle mappe di Valorant?

CoffeeMan ci risponde con chiarezza: secondo lui tutte le mappe di Valorant hanno una buona dose di bilanciamento. Confessa però un dubbio che ci accomuna tutti da tempo, ossia che esistono mappe migliori per attaccare e per difendere. Potrebbe, detta così, sembrare un’ovvietà, ma considerare tutti i fattori sia in attacco che in difesa, soprattutto per un team a livelli alti, è un grosso lavoro per un coach.

  • Split, amata ed odiata, con i suoi angoli da un bel vantaggio ai difensori, che difficilemente lasceranno incanalare gli attaccanti nelle strettoie della mappa.
  • Haven è l’esatto opposto: grazie ai suoi 3 punti e alla grandezza della mappa lo spazio di movimento e l’effetto sorpresa vengono moltiplicati a dismisura, rendendo difficile la vita a chi si trova a dover difendere.
  • Bind è sicuramente la mappa più bilanciata secondo gli intervistati.
  • Ultima, ma non per importanza, Ascent risulta la mappa più strana tra le 4 disponibili e qui si vede il grosso lavoro Riot dietro alla creazione delle mappe, volto a dare filo da torcere ai coach per sviluppare la strategia migliore da applicare con ogni comp.

Ringraziamo i due intervistati per la pazienza e ricordiamo ai nostri lettori che saremo sempre in contatto con il team degli HSL per avvenimenti esclusivi, tornei e competizioni varie.

Articoli Correlati:

Prime Gaming: dite addio alle capsule regalo di Riot Games

Prime Gaming: dite addio alle capsule regalo di Riot Games

Profilo di Rios
20/12/2023 13:29 di Mario "Rios" Cristofalo
 WhatsApp

La notizia era nell’aria già da un po’ di tempo ma, purtroppo per la community mondiale, è stata ufficializzata: Riot Games e Prime Gaming concludono la loro collaborazione. Dopo il rinnovo annuale, siglato nel marzo 2023, le due aziende hanno deciso di terminare un accordo che ha reso felici molto utenti.

Da Marzo 2024, infatti, le capsule omaggio dei giochi Riot non saranno più incluse nel servizio di Amazon. Una scelta dovuta alla forte crisi che sta attraversando Prime Gaming, alle prese con tagli del personale e mancanza di fondi.

Insomma, una scelta comprensibile dal lato di Amazon, che però lascerà a bocca asciutta una grandissima fetta di utenza.

La fine della collaborazione tra Prime Gaming e Riot Games

Il comunicato ufficiale di Riot

Nelle scorse ore è apparso un comunicato ufficiale sulla pagina X (ex Twitter) di Riot Games, che comunicava al mondo la cessazione della collaborazione con Prime Gaming a partire da Marzo 2024. Questa decisione non andrà a colpire soltanto League Of Legends (gioco che offriva i regali più sostanziosi), bensì tutti i titoli della softwarehouse americana.

Una bella mazzata per la community affezionata ai giochi di Riot, che rimarrà orfana di questi omaggi tanto desiderati. Purtroppo si sapeva già da tempo che questo accordo non avesse vita lunga, vista la difficoltà con il rinnovo avute dal 2022 al 2023. Le due aziende hanno infatti dovuto rimodulare l’offerta degli omaggi garantiti agli utenti, in modo che questa non risultasse troppo esosa per le casse di Prime Gaming.

Di seguito vi riportiamo il comunicato di Riot Games:

“Un aggiornamento per i giocatori che richiedono i premi di Prime Gaming:

Prime Gaming ha deciso di non rinnovare la nostra promozione, il che significa che gli ultimi drop in capsule termineranno a marzo 2024 su tutti i nostri giochi. Sappiamo che questo è deludente e volevamo fartelo sapere il prima possibile. Potrete continuare a richiedere i premi per i prossimi mesi e tutti i contenuti Prime Gaming sbloccati prima di marzo 2024 rimarranno nei vostri account.”

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

Profilo di Stak
14/12/2023 18:00 di Marco "Stak" Cresta
 WhatsApp

Sweech – Attraverso questo speciale vogliamo andare a concentrarci su di una nuova piattaforma italiana che potrebbe sensibilmente cambiare il modo di concepire gli “esports”, elevando il livello generale di skill/abilità dei giocatori della nostra scena…

Stiamo parlando di Sweech.gg, vera e propria scuola di esports dove tanti autorevoli “Maestri” mettono al servizio dei giocatori tutto il loro sapere e la loro esperienza in classi virtuali piene di giocatori intenzionati a migliorare le loro abilità ed il loro gameplay.

Che sia League of Legends, Warzone o Valorant non importa, avrete a disposizione tantissimi Maestri esperti di svariati titoli per scoprire come diventare un “semi-pro” tra i casual, o come un vero e proprio professionista tra gli aspiranti ed i contendenti…

La mission di Sweech è quella di soddisfare ogni minima esigenza dei player che vogliono imparare dai più esperti conoscitori del mondo del gaming competitivo.

Sweech, i tre Fondatori Mibix (Alessandro), Sevve (Silvio) e Chase (Stefano), le origini, l’idea

Sweech.gg nasce dall’esigenza di voler rispondere ad una precisa domanda di moltissimi player: come posso migliorare? Seguendo le live di grandi e piccoli streamer il problema era sempre più evidente: in chat le persone chiedevano frequentemente suggerimenti su come migliorare il proprio gameplay… Questa è stata, letteralmente, la scintilla che ha fatto divampare il fuoco di Sweech.

Abbiamo quindi deciso di analizzare le piattaforme di coaching già esistenti, ed in quasi tutte si presentavano le stesse criticità: prezzi molto alti e nessuna prospettiva sul lungo periodo. Questo si traduceva in un servizio dedicato solo ai semi-professionisti, ed assolutamente non “in linea” con le richieste dei giocatori più amatoriali.

Per questo abbiamo deciso di concentrarci proprio su queste criticità: abbattere i costi e dare la possibilità di seguire percorsi di apprendimento costanti nel tempo. Osservando ciò che avviene nel mondo dello sport abbiamo capito che bisognava trovare un modo per rendere il coaching utile ed accessibile a tutti: non solo chi vuole tentare una carriera nel mondo eSports, ma anche chi gioca solo per divertimento, e che è interessato a migliorare le proprie prestazioni.

Dopotutto, a chi non piace vincere? E questo discorso vale tanto per i professionisti che per i giocatori amatoriali. Come abbiamo risolto questo problema? Puntando su corsi di gruppo, per abbattere il costo sul singolo iscritto, e per garantire una serie di percorsi di apprendimento costanti nel tempo e di lunga durata (da un solo mese fino ad un anno intero). In sostanza abbiamo preso spunto dal più classico concetto di “scuola”, sia perchè dedicato ai giovani, sia per il concetto di apprendimento a tutti i livelli, di classe e di maestro.

Sweech ed i Maestri: come funziona? 

I nostri Maestri sono liberi professionisti, con pieno controllo sulla propria attività: abbiamo lasciato quanta più libertà possibile nel decidere come impostare i propri corsi, dando loro un potenziale infinito per mettersi in gioco, essere professionali, responsabilizzarsi ed imparare tante skill utilissime nella vita lavorativa e non.

Abbiamo deciso di tenere la nostra commissione al minimo indispensabile, il 5%, proprio per lasciare ai nostri Maestri quanto più guadagno possibile. I giovani sono il futuro, se non li coltiviamo nel modo giusto, vivremo in un mondo grigio e senza speranza. Per questo abbiamo scelto il verde per il nostro logo: verde speranza, che al giorno d’oggi ne abbiamo disperato bisogno.

 

Vogliamo anche dare ai videogiochi il credito ed il valore che meritano: sono intrattenimento, passione, emozioni, divertimento, e per alcuni sono anche un vero e proprio lavoro. Per esperienza sappiamo che i videogiochi sono anche veicolo ideale per fare amicizie, imparare valori essenziali come il gioco di squadra ed il rispetto, la collaborazione, nonché l’aumento delle capacità cognitive. Nonostante tutto questo, per qualche assurda ragione i videogiochi non godono della stessa autorevolezza di altre forme d’arte/intrattenimento, come la musica, il mondo del cinema o quello dello sport. 

Siamo amanti di Ready Player One, in particolare del personaggio di James Halliday, un uomo buono, un eroe, un genio ribelle che segue i suoi valori a prescindere da tutto. Potremmo dire che sia stato lui la nostra musa.

Abbiamo tantissime idee e progetti per il futuro, noi lotteremo fino alla fine per questo progetto, ma avremo bisogno del supporto di tutti coloro che credono nella nostra visione. L’unione fa la forza, allora uniamoci player di tutto il mondo, solo così verremo ascoltati.

Vuoi metterti in contatto con Sweech.gg? Clicca qui

ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e  le sue Abilità

ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e le sue Abilità

Profilo di Gosoap
19/10/2023 18:58 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
 WhatsApp

Da pochi minuti sono emerse online le primissime immagini riguardanti ISO, il nuovo agente di Valorant pronto a fare il suo debutto in occasione del nuovo Atto.

Senza ulteriori indugi, andiamo immediatamente a vedere le abilità del nuovo agente e come queste si presentano graficamente all’interno del gioco.

E: Double Tap

Premi per avviare un timer concentrazione. Dopo un breve lasso di tempo entra in modalità concentrazione. Durante questa modalità, ogni nemico che uccidi o danneggi, genera sopra di sé una sfera d’energia che, se colpita, fornisce a ISO uno scudo energetico una tantum contro ogni tipo di danno.

Q: Undercut

Premi per equipaggiare un “proiettile molecolare”. Spara per lanciarlo in avanti ed applicare una breve fragilità ad ogni personaggio che viene toccato. Il proiettile può passare attraverso oggetti solidi, inclusi i muri

C: Contingency

Premi per equipaggiare “energia prismatica”. Spara per lanciarla in avanti sotto forma di muro di energia indistruttibile che può bloccare i proiettili.

X: Kill Contract

Equipaggia un’arena inter-dimensionale. Spara per scagliare una colonna di energia attraverso il campo di battaglia che trascina te e il primo nemico colpito all’interno dell’arena. Tu ed il tuo avversario, combatterete all’ultimo sangue.

Che ne pensate community? Come al solito la discussione è aperta sui nostri canali social!

Articoli correlati: