L’intervista al coach Cristo, dopo il traguardo degli Sparks
Dopo la finale del PG Nationals Vigorsol Summer Final 2019, organizzata da PG Esports al Teatro Olimpico di Roma, abbiamo avuto la possibilità di intervistare il coach Cristofaro “Cristo” Di Maggio, allenatore dei due volte campioni in carica Campus Party Sparks.
I temi toccati vanno dal vecchio risultato del 2018, al prossimo European Master. Cristo, come sempre, ci ha aiutato a conoscere un po’ di più quello che avviene sul palco, durante un evento dal vivo, e “quotidianamente”, durante la preparazione ad eventi importanti.
L’intervista al coach Cristo
Powned.it: Ciao e bentornato in Powned. Complimenti per il traguardo raggiunto. Come ti senti e come si sentono i ragazzi?
Cristo: Ciao e grazie di avermi invitato ancora! Siamo tutti giustamente soddisfatti e orgogliosi del risultato portato a casa, nonostante le difficoltà che si sono presentate nel corso dello split, pronti a redimerci dallo scorso EUM.
Powned.it: Secondo titolo stagionale in un solo anno di competizione, come avete approcciato ad una sfida così importante?
Cristo: L’approccio alla finale è stato in realtà molto più immediato, abbiamo sempre considerato la nostra sfida più grande quella semifinale con i QLASH Forge, nonostante sapessimo di essere gli underdog per qualsiasi match a causa del roster swap, una volta passati in finale dovevamo solo terminare l’opera.
Powned.it: Le scelte durante la pick and ban phase sono state quelle che hanno deciso gran parte delle partite. Nel terzo game gli OP hanno optato per una serie di pick molto offensivi per le prime fasi della partita “spiazzandovi”, simile è stata la loro strategia nel quarto game. Cosa è cambiato in quest’ultimo scontro?
Cristo: Ci aspettavamo un loro cambio di registro dopo i primi 2 game vinti, la maggior parte delle loro scelte in game 3 erano molto telegrafate e abbiamo semplicemente preferito sfruttare la nostra posizione favorevole nella serie per scoutare se fossero in grado di giocare early/mid game. Abbiamo subito capito da quel game che il support matchup e la presenza di sivir abilitava tutto il resto, e first pickare Sivir e pickare supp in ultima rotation ha esposto il loro early/mid che si è subito dimostrato più vulnerabile, per poi venir outscalati in fight.
Powned.it: European Master, l’ultima volta non è andata molto bene, a nostro punto di vista per via dell’emozione e dell’inesperienza di un competizione ad alto livello (per una squadra che era neo formata). Cosa vi è mancato e su cosa invece avete lavorato per andare meglio?
Cristo: Ci è sicuramente mancato tempo per elaborare tutto ciò che ci aspettava, catapultati nel bel mezzo di un group stage con le academy di SK/Splyce che erano lì per vincerlo quel torneo. Nonostante la preparazione stesse andando per il verso giusto, penso che nel team ci fosse un senso di compiacimento generale che non sono riuscito a estirpare completamente, che si è poi trasformato in demotivazione generale dopo la prima sconfitta con il team più vulnerabile del gruppo (For The Win, portoghesi). Adesso avremo un intero mese di tempo per fare in modo che non si facciano gli stessi errori, consci di cosa significhi giocare su un palco di quel calibro.
Powned.it: Com’è stata l’esperienza di giocare la finale a Roma? Come avete percepito il pubblico e la location?
Cristo: Personalmente avevo un sassolino nella scarpa da togliermi su Roma e sugli OP, in quanto esattamente un anno fa dovetti rinunciare alla finale a Cinecittà mentre ero ancora in Forge (OP vs Forge 3-0) e quindi avevo intenzione di riscattarmi, e soprattutto riscattare Efias da quella brutta esperienza. L’interno della location era molto suggestiva e sul palco ci si sentiva proprio al centro dello spettacolo, peccato per il pubblico che voleva decisamente vedere gli OP vincitori..
Powned.it: Vuoi lasciare una piccola dichiarazione ai fan e alla community?
Cristo: Innanzitutto ringrazio quei pochi che esultavano con noi lì a Roma, quei tanti che tifavano in chat per gli Sparks, per le mie draft e per Efias. Sappiamo di non avere uno storico brillante nella nostra scorsa esperienza europea, ma il motivo più grande per avercela messa tutta nel riconfermarci campioni è quello di ricordarci come vincitori e portare in alto l’orgoglio italiano.
Powned.it: Ancora complimenti per il traguardo raggiunto, speriamo di riaverti qui con noi per ulteriori traguardi futuri.
Cristo: Spero anch’io di poter tornare a parlarvi di un EUM vissuto diversamente e andato a finire diversamente! Ciao Powned!