Metaphor non ha dubbi: “il nuovo super Shotgun di DOOM è un PAY TO WIN su Warzone”
Anche l’esperto di Warzone Metaphor ha avuto da ridire su alcuni contenuti proposti dai devs di Activision, perché dal suo punto di vista sarebbero chiaramente degli oggetti “pay to win”.
Per chi non lo sapesse, con contenuti Pay To Win ci si riferisce a quelle skin o a quei progetti delle armi che sono sensibilmente “migliori” (e più forti) rispetto ai contenuti tradizionali. Quando questo accade, si parla di Pay To Win proprio perchè i giocatori “pagano” un contenuto premium che in cambio darà loro maggiori possibilità di vittoria.
Al contrario, chi “non compra” quel dato contenuto, corre il forte rischio di giocare ad un livello di competitività più basso. E’ questo ad esempio il caso della skin albero ribattezzata “Evil Groot“, contenuto ottenibile esclusivamente a pagamento che gode di un certo livello di “invisibilità”.
Proprio Metaphor ha quindi voluto dire la sua su un altro contenuto dello shop del gioco, che anche in questo caso rischia di compromettere gli equilibri competitivi nelle partite di Warzone.
Dopo la skin albero anche il Super Shotgun rientra tra i contenuti Pay To Win di Warzone
Stiamo parlando del “super shotgun” ottenibile mediante l’acquisto del bundle di Doom, al costo di 1800 COD Points. Questo Super Shotgun è infatti la versione “old style” del Lockwood 300, ed è un’arma pronta sin dal primo istante a mandare a terra i bersagli in un solo e singolo colpo.
Come facilmente prevedibile da questa mattina all’interno delle community dedicate è successo il finimondo, con tantissimi player che hanno risposto con forte indignazione alla questione. Quasi certamente verrà presentata presto una nuova tornata di nerf, ma non c’è alcun dubbio sul fatto che fino ad allora il Super Shotgun sarà indubbiamente il nemico peggiore da ritrovarsi contro.
Voi cosa ne pensate community? Fatecelo sapere nei commenti: la discussione, come sempre, è aperta!
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per Facebook)
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