Le killcam spesso inaffidabili per riconoscere un cheater: si temono segnalazioni di massa su Warzone
Uno degli strumenti più usati nella lotta contro i cheater di Warzone è da sempre stata la killcam, ovvero il punto di vista del nostro nemico nel momento in cui è riuscito a mandarci al tappeto ed a confermare la dipartita del nostro operatore.
Attraverso i pochi secondi di video della killcam tutti i giocatori di Warzone hanno avuto la possibilità, almeno una singola volta nella loro esperienza su Verdansk, di identificare un imbroglione, e questo è certamente servito a tutto l’apparato relativo alle segnalazioni per vedere bannati numerosi account di cheater.
Da qualche settimana sembra però che le killcam facciano i “capricci”, e rischiano di generare un elevato numero di segnalazioni assolutamente sbagliate ed ingiuste. A prescindere dall’onestà di un singolo giocatore, in alcune situazioni sta diventando veramente complicato capire se si è vittima di un cheater o meno…al punto che anche giocatori esperti come DrDisRespect e TimTheTatman sono quasi stati tratti in inganno da questa funzione.
Secondo quanto riferito dall’esperto Jgod, basta anche un ping leggermente più alto del solito per generare un effetto “lag” nella killcam che fa sembrare cheater chi in realtà è assolutamente onesto e “pulito”.
Come potete vedere anche voi dal video allegato al post Twitter (che troverete poco più in basso), sembra quasi che il giocatore che ha abbattuto DrDisRespect, protagonista nella killcam, sia munito di qualche tipo di “silent aim”, un aiuto alla mira definito “silenzioso” proprio perchè non agisce in modo eccessivamente evidente come farebbe un qualsiasi altro programma malevolo di mira automatica (ad esempio i software per gli headshot automatici, solo per citarne uno).
Il post di Jgod – Killcam difettose?
Crazy how desynced Kill cams can be. Can see bottom one get a hitmarker at 0:21 before the weapon is even drawn whereas the top one is fully aimed down sight. https://t.co/WiIZKOg7d9 pic.twitter.com/YJ4H5M53FE
— James – JGOD (@JGODYT) September 3, 2021
In realtà si tratta semplicemente di un lag a livello video della killcam, mentre osservando il POV originale del giocatore si nota come la giocata appare del tutto autentica e “legittima”…
In attesa di avere finalmente il tanto desiderato sistema anti-cheat (che dovrebbe sbarcare entro la fine dell’anno con il nuovo Call of Duty Vanguard), è consigliato fare molta più attenzione del solito quando si sceglie di segnalare un nemico, e di tenere ben presente che il lag può fare confusione su ciò che realmente stiamo vedendo…
Perchè è sempre molto più grave essere causa di un ingiusto ban rispetto ad una semplice segnalazione mancata.
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- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per entrare su Facebook – Clicca qui per seguire la community su Instagram)
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