In centinaia allo sciopero Blizzard, marce e cortei anche su WoW; solidarietà anche da Respawn!
Sciopero Blizzard – Si è rivelato un vero e proprio successo il sit-in di protesta (accompagnato da uno sciopero) andato in scena nel corso della giornata di ieri fuori dai cancelli del campus Blizzard.
Centinaia e centinaia di dipendenti, ma anche persone comuni giunte per manifestare la loro solidarietà alla causa, e finanche dipendenti di altre importanti aziende del settore dei videogiochi, hanno presenziato per ore davanti alla sede di Irvine in una manifestazione che in molti giudicano come il primo atto di un profondo cambiamento che dovrà riguardare l’intera azienda.
I lavoratori in protesta hanno anche avuto modo di rispondere al comunicato pubblicato sempre ieri da Bobby Kotick, di cui hanno certamente apprezzato il “cambio di rotta” rispetto alle parole precedentemente usate dalla dirigenza di Blizzard.
Know there’s a *lot* going on today but I am on Blizzard Way at the employee walkout. The state of CA is suing Activision Blizzard for a pattern of pay/gender discrimination and sexual harassment. Employees found company’s response to the lawsuit “abhorrent.” pic.twitter.com/qEx59FiydS
— Jon peltz (@JonnyPeltz) July 28, 2021
Gli stessi hanno però sottolineato che il comunicato è carente su alcuni punti fondamentali, in particolare la fine dell’arbitrato forzato per tutti i dipendenti, una maggiore partecipazione dei lavoratori alla supervisione delle politiche di assunzione, e poi ovviamente anche una maggiore trasparenza retributiva ed una fondamentale garanzia di uguaglianza di trattamento per tutti.
La marcia di protesta anche online – Sciopero Blizzard
In contemporanea alla protesta che si è consumata tra le strade di Irvine sono andate in scena numerose marce anche su World of Warcraft: migliaia e migliaia di giocatori hanno cosi deciso di manifestare tutta la loro solidarietà alla causa dei lavoratori Blizzard, sia partecipando attivamente a questi cortei online, sia evitando di loggare sui server di gioco (sempre come segno di protesta).
Oltre ai giocatori non sono mancati gli appelli di solidarietà condivisi da altri volti noti della scena, uno su tutti il lead game designer di Respawn Entertainment, Daniel Z. Klein, che ha esortato i giocatori a manifestare la loro vicinanza allo sciopero di Blizzard evitando di giocare a titoli come Overwatch, World of Warcraft e altri della nota azienda.
Su Twitter il responsabile del design di Apex Legends ha infatti condiviso un messaggio per le persone che giocano ai giochi Blizzard, nel quale afferma: “Domani ci sarà uno sciopero alla Blizzard. Se giochi a qualche titolo Blizz, considera il fatto di non giocarci domani. È uno sciopero; giocare ai loro giochi durante lo sciopero equivale a superare un picchetto. Siamo solidali con i lavoratori di Blizzard”.
La situazione all’interno di Blizzard appare quindi davvero molto bollente, ed anche in borsa il titolo ha dovuto subire una pesante battuta d’arresto che è costata, in meno di 48 ore, la perdita di quasi 8 punti del valore delle azioni.
La lettera dei lavoratori in risposta a Bobby Kotick
On the evening before our employee walkout, Activision Blizzard leadership released a statement apologizing for their harmful responses to last week’s DFEH lawsuit. While we are pleased to see that our collective voices — including an open letter with thousands of signatures from current employees — have convinced leadership to change the tone of their communications, this response fails to address critical elements at the heart of employee concerns.
Activision Blizzard’s response did not address the following:
- The end of forced arbitration for all employees.
- Worker participation in oversight of hiring and promotion policies.
- The need for greater pay transparency and to ensure equality.
- Employee selection of a third party to audit HR and other company processes.
Today’s walkout will demonstrate that this is not a one-time event that our leaders can ignore. We will not return to silence; we will not be placated by the same processes that led us to this point. This is the beginning of an enduring movement in favor of better labor conditions for all employees, especially women, in particular women of color and transgender women, nonbinary people, and other marginalized groups.
We expect a prompt response and a commitment to action from leadership on the points enumerated above and look forward to maintaining a constructive dialogue on how to build a better Activision Blizzard for all employees. Today, we stand up for a chance. Tomorrow and beyond, we will be the change.
Vedremo quali saranno gli sviluppi odierni e del resto del fine settimana in arrivo.
Cosa ne pensate community?
La discussione, come sempre, è aperta!
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