Valorant: stabilità delle patch e lotta ai giocatori che non rispettano il codice di condotta

Valorant: stabilità delle patch e lotta ai giocatori che non rispettano il codice di condotta

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Speciale Patch / Codice di Condotta – Con un nuovo episodio della rubrica “Chiedi a Valorant“, gli sviluppatori di Riot hanno chiarito alcuni interessanti punti riguardo il futuro del gioco.

In particolare, i devs hanno risposto in merito ai recenti problemi di stabilità riscontrati durante il rilascio delle patch, ai vari problemi che possono sopraggiungere nella scena esport nel momento del rilascio (e del ritiro, come nel caso della 1.11 di settimana scorsa) di un nuovo update, fino alla questione relativa alla tossicità di alcuni giocatori ed alle misure prese per contrastarli.

Riot ha quindi spiegato quelli che sono i piani futuri per il codice di condotta da tenere sul gioco, in special modo all’interno delle chat.

Ecco il comunicato spiegato fin nei minimi dettagli dai devs.

Le FAQ su Valorant – Patch e Codice Condotta

La stabilità delle patch è pessima, ultimamente. Che sta succedendo su Valorant?

Ahia, avete toccato un tasto dolente. Di recente, la stabilità delle patch all’uscita si è rivelata molto al di sotto delle nostre aspettative. Ci sono molti motivi diversi, da alcune migliorie necessarie ai nostri processi interni ad alcuni cambi di filosofia che dobbiamo considerare. Dobbiamo anche pensare a investire negli strumenti e nelle infrastrutture. Se vogliamo essere del tutto onesti, potremmo persino dover rallentare un po’.

Abbiamo mantenuto una cadenza bisettimanale, per le patch di Valorant, sin dall’inizio della beta chiusa. Anche con le sfide logistiche del lavoro da casa, il team non ha mai smesso di lavorare con passione per sfornare contenuti e funzioni, arrivando addirittura ad anticipare l’uscita di una mappa rispetto al programma di pubblicazione. Ma è il momento di fare un respiro profondo e valutare ciò che dobbiamo realizzare internamente affinché i nostri sforzi siano sostenibili e garantiscano la qualità che voi, i giocatori, meritate.

Ora che abbiamo spento i più grandi incendi della 1.11 (dopo averla ritirata e finalmente riproposta), ci prenderemo le prossime settimane per studiare i nostri processi e i nostri strumenti, stilando un programma di migliorie che ci consenta di darvi tutte le cose fantastiche che abbiamo preparato, in modo sostenibile e con un alto standard di qualità.

Vogliamo essere più trasparenti che possiamo, in modo che sappiate che migliorie aspettarvi e di cosa ritenerci responsabili. Vi aggiorneremo prima delle vacanze, con una panoramica e un programma dei prossimi interventi.

Fino ad allora, grazie per la vostra pazienza, la vostra comprensione e il vostro supporto.

—Arnar Gylfason, produttore senior

Ho notato che l’ultima patch di Valorant è uscita durante le qualificazioni NA di First Strike, ma poi è stata ritirata. Vi state assicurando di tenere in conto l’eSport quando fate uscire le patch? E se queste fossero troppo distruttive?

Prima di tutto, grazie a tutti per la pazienza. Coordinare gli eventi di eSport di Valorant tra una patch e l’altra è complicato, soprattutto considerando che gli aggiornamenti di VALORANT cadono ogni due settimane. Il team di sviluppo pensava di aver apportato tutte le modifiche in tempo per le qualificazioni (ecco cosa avevano scritto nelle note sulla patch) e abbiamo lavorato in stretto contatto per sincronizzare i nostri programmi. Tuttavia, le cose non sono andate esattamente come previsto, e alcune qualificazioni NA hanno portato a un martedì alquanto infernale.

Ci dispiace che l’esperienza non sia stata delle più piacevoli, e ora puntiamo a migliorarci anche grazie alle lezioni che abbiamo imparato. Ecco cos’è successo: andando verso la fine dell’anno, il team di sviluppo e quello dell’eSport volevano a tutti i costi rendere disponibili dei veri scontri al meglio dei cinque per l’evento principale di First Strike, pubblicando Icebox, la quinta mappa. Pensavamo che Icebox avesse bisogno di almeno quattro settimane nella coda classificata, perché i pro avessero il tempo necessario ad allenarsi in vista della competizione.

Volevamo anche che la patch successiva (la 1.12), destinata a uscire a metà del First Strike, fosse leggera, per minimizzare il suo potenziale distruttivo. Per questo, il team di VALORANT ha anticipato molti più contenuti del solito nella 1.11, pubblicando una mappa prima del previsto. Tutto questo ha portato a un’esperienza instabile e al ritiro della patch.

Parlando del tempismo della patch: a causa del fitto programma delle qualificazioni, che si sarebbero tenute in giro per il mondo durante il mese che avrebbe portato all’evento principale del First Strike, c’erano poche date che non avrebbero interferito con la competizione, nell’ottica delle quattro settimane di rodaggio per Icebox. Avevamo così preferito rilasciare la patch 1.11 prima della partenza di buona parte delle qualificazioni, ma non era bastato per quelle americane. L’avevamo ritenuto fastidioso, ma “accettabile”, considerando tutte le limitazioni con le quali stavamo lavorando (avevamo anche inviato le note sulla patch in anticipo ai contendenti). Poi, quando siamo arrivati alla data fatidica, ci siamo ritrovati alle prese con il peggior scenario possibile.

Comunque, per evitare che le prime qualificazioni NA si giochino su due patch diverse, abbiamo attivato un’istanza separata, in cui le 16 squadre rimaste concluderanno il torneo con la patch 1.10. Nel frattempo, la versione ufficiale del gioco è stata aggiornata alla patch 1.11 il 2 novembre. Queste esperienze rimangono a ogni modo delle lezioni importanti per il nostro processo di crescita nell’eSport e nel gioco.

—Riley Yurk, responsabile, strategia eSport di VALORANT

So che avete forzato un cambio di nome per punire i giocatori che violano il codice di condotta con nomi offensivi, ma cosa state facendo per le brutte cose che succedono in chat?

Prima dell’uscita ufficiale, sapevamo già che la chat sarebbe stata un problema, e che i nostri nuovi sistemi non sarebbero stati pronti. Così, mentre lavoravamo per finirli, abbiamo implementato un sistema provvisorio, attivo sin dal lancio.

Oggi abbiamo assegnato limitazioni alla chat e alla comunicazione vocale per i casi peggiori, concentrandoci sul linguaggio e sui comportamenti palesemente negativi. Di recente abbiamo implementato un sistema di valutazione della chat che funziona con l’inglese, il che significa che incontrerete più giocatori con limitazioni testuali o vocali. Nel corso dei prossimi mesi, espanderemo le lingue supportate e miglioreremo il rilevamento, in modo che non identifichi solo i casi più lampanti.

È importante ricordare che le vostre parole hanno un profondo impatto sui compagni di squadra e che ciò che dite in partita può avere effetti duraturi sulle persone. Discriminazione, insulti razzisti e qualsiasi tipo di minaccia o bullismo non sono graditi, nei nostri giochi. I giocatori che ricevono delle limitazioni dovranno usare in modo costruttivo le comunicazioni implementate nel gioco: si vince e si perde insieme!

Per tutti gli altri: continuate a segnalare i giocatori che non rispettano il codice di condotta. Ogni segnalazione viene inoltrata ai nostri sistemi, e avere i rapporti ci aiuta a migliorare i nostri modelli di machine learning, per essere sempre più efficienti contro i comportamenti distruttivi.

—Rae Edwards, produttrice, dinamiche centrali dei giocatori

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Prime Gaming: dite addio alle capsule regalo di Riot Games

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Profilo di Rios
20/12/2023 13:29 di Mario "Rios" Cristofalo
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La notizia era nell’aria già da un po’ di tempo ma, purtroppo per la community mondiale, è stata ufficializzata: Riot Games e Prime Gaming concludono la loro collaborazione. Dopo il rinnovo annuale, siglato nel marzo 2023, le due aziende hanno deciso di terminare un accordo che ha reso felici molto utenti.

Da Marzo 2024, infatti, le capsule omaggio dei giochi Riot non saranno più incluse nel servizio di Amazon. Una scelta dovuta alla forte crisi che sta attraversando Prime Gaming, alle prese con tagli del personale e mancanza di fondi.

Insomma, una scelta comprensibile dal lato di Amazon, che però lascerà a bocca asciutta una grandissima fetta di utenza.

La fine della collaborazione tra Prime Gaming e Riot Games

Il comunicato ufficiale di Riot

Nelle scorse ore è apparso un comunicato ufficiale sulla pagina X (ex Twitter) di Riot Games, che comunicava al mondo la cessazione della collaborazione con Prime Gaming a partire da Marzo 2024. Questa decisione non andrà a colpire soltanto League Of Legends (gioco che offriva i regali più sostanziosi), bensì tutti i titoli della softwarehouse americana.

Una bella mazzata per la community affezionata ai giochi di Riot, che rimarrà orfana di questi omaggi tanto desiderati. Purtroppo si sapeva già da tempo che questo accordo non avesse vita lunga, vista la difficoltà con il rinnovo avute dal 2022 al 2023. Le due aziende hanno infatti dovuto rimodulare l’offerta degli omaggi garantiti agli utenti, in modo che questa non risultasse troppo esosa per le casse di Prime Gaming.

Di seguito vi riportiamo il comunicato di Riot Games:

“Un aggiornamento per i giocatori che richiedono i premi di Prime Gaming:

Prime Gaming ha deciso di non rinnovare la nostra promozione, il che significa che gli ultimi drop in capsule termineranno a marzo 2024 su tutti i nostri giochi. Sappiamo che questo è deludente e volevamo fartelo sapere il prima possibile. Potrete continuare a richiedere i premi per i prossimi mesi e tutti i contenuti Prime Gaming sbloccati prima di marzo 2024 rimarranno nei vostri account.”

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

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14/12/2023 18:00 di Marco "Stak" Cresta
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Sweech – Attraverso questo speciale vogliamo andare a concentrarci su di una nuova piattaforma italiana che potrebbe sensibilmente cambiare il modo di concepire gli “esports”, elevando il livello generale di skill/abilità dei giocatori della nostra scena…

Stiamo parlando di Sweech.gg, vera e propria scuola di esports dove tanti autorevoli “Maestri” mettono al servizio dei giocatori tutto il loro sapere e la loro esperienza in classi virtuali piene di giocatori intenzionati a migliorare le loro abilità ed il loro gameplay.

Che sia League of Legends, Warzone o Valorant non importa, avrete a disposizione tantissimi Maestri esperti di svariati titoli per scoprire come diventare un “semi-pro” tra i casual, o come un vero e proprio professionista tra gli aspiranti ed i contendenti…

La mission di Sweech è quella di soddisfare ogni minima esigenza dei player che vogliono imparare dai più esperti conoscitori del mondo del gaming competitivo.

Sweech, i tre Fondatori Mibix (Alessandro), Sevve (Silvio) e Chase (Stefano), le origini, l’idea

Sweech.gg nasce dall’esigenza di voler rispondere ad una precisa domanda di moltissimi player: come posso migliorare? Seguendo le live di grandi e piccoli streamer il problema era sempre più evidente: in chat le persone chiedevano frequentemente suggerimenti su come migliorare il proprio gameplay… Questa è stata, letteralmente, la scintilla che ha fatto divampare il fuoco di Sweech.

Abbiamo quindi deciso di analizzare le piattaforme di coaching già esistenti, ed in quasi tutte si presentavano le stesse criticità: prezzi molto alti e nessuna prospettiva sul lungo periodo. Questo si traduceva in un servizio dedicato solo ai semi-professionisti, ed assolutamente non “in linea” con le richieste dei giocatori più amatoriali.

Per questo abbiamo deciso di concentrarci proprio su queste criticità: abbattere i costi e dare la possibilità di seguire percorsi di apprendimento costanti nel tempo. Osservando ciò che avviene nel mondo dello sport abbiamo capito che bisognava trovare un modo per rendere il coaching utile ed accessibile a tutti: non solo chi vuole tentare una carriera nel mondo eSports, ma anche chi gioca solo per divertimento, e che è interessato a migliorare le proprie prestazioni.

Dopotutto, a chi non piace vincere? E questo discorso vale tanto per i professionisti che per i giocatori amatoriali. Come abbiamo risolto questo problema? Puntando su corsi di gruppo, per abbattere il costo sul singolo iscritto, e per garantire una serie di percorsi di apprendimento costanti nel tempo e di lunga durata (da un solo mese fino ad un anno intero). In sostanza abbiamo preso spunto dal più classico concetto di “scuola”, sia perchè dedicato ai giovani, sia per il concetto di apprendimento a tutti i livelli, di classe e di maestro.

Sweech ed i Maestri: come funziona? 

I nostri Maestri sono liberi professionisti, con pieno controllo sulla propria attività: abbiamo lasciato quanta più libertà possibile nel decidere come impostare i propri corsi, dando loro un potenziale infinito per mettersi in gioco, essere professionali, responsabilizzarsi ed imparare tante skill utilissime nella vita lavorativa e non.

Abbiamo deciso di tenere la nostra commissione al minimo indispensabile, il 5%, proprio per lasciare ai nostri Maestri quanto più guadagno possibile. I giovani sono il futuro, se non li coltiviamo nel modo giusto, vivremo in un mondo grigio e senza speranza. Per questo abbiamo scelto il verde per il nostro logo: verde speranza, che al giorno d’oggi ne abbiamo disperato bisogno.

 

Vogliamo anche dare ai videogiochi il credito ed il valore che meritano: sono intrattenimento, passione, emozioni, divertimento, e per alcuni sono anche un vero e proprio lavoro. Per esperienza sappiamo che i videogiochi sono anche veicolo ideale per fare amicizie, imparare valori essenziali come il gioco di squadra ed il rispetto, la collaborazione, nonché l’aumento delle capacità cognitive. Nonostante tutto questo, per qualche assurda ragione i videogiochi non godono della stessa autorevolezza di altre forme d’arte/intrattenimento, come la musica, il mondo del cinema o quello dello sport. 

Siamo amanti di Ready Player One, in particolare del personaggio di James Halliday, un uomo buono, un eroe, un genio ribelle che segue i suoi valori a prescindere da tutto. Potremmo dire che sia stato lui la nostra musa.

Abbiamo tantissime idee e progetti per il futuro, noi lotteremo fino alla fine per questo progetto, ma avremo bisogno del supporto di tutti coloro che credono nella nostra visione. L’unione fa la forza, allora uniamoci player di tutto il mondo, solo così verremo ascoltati.

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ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e  le sue Abilità

ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e le sue Abilità

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19/10/2023 18:58 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
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Da pochi minuti sono emerse online le primissime immagini riguardanti ISO, il nuovo agente di Valorant pronto a fare il suo debutto in occasione del nuovo Atto.

Senza ulteriori indugi, andiamo immediatamente a vedere le abilità del nuovo agente e come queste si presentano graficamente all’interno del gioco.

E: Double Tap

Premi per avviare un timer concentrazione. Dopo un breve lasso di tempo entra in modalità concentrazione. Durante questa modalità, ogni nemico che uccidi o danneggi, genera sopra di sé una sfera d’energia che, se colpita, fornisce a ISO uno scudo energetico una tantum contro ogni tipo di danno.

Q: Undercut

Premi per equipaggiare un “proiettile molecolare”. Spara per lanciarlo in avanti ed applicare una breve fragilità ad ogni personaggio che viene toccato. Il proiettile può passare attraverso oggetti solidi, inclusi i muri

C: Contingency

Premi per equipaggiare “energia prismatica”. Spara per lanciarla in avanti sotto forma di muro di energia indistruttibile che può bloccare i proiettili.

X: Kill Contract

Equipaggia un’arena inter-dimensionale. Spara per scagliare una colonna di energia attraverso il campo di battaglia che trascina te e il primo nemico colpito all’interno dell’arena. Tu ed il tuo avversario, combatterete all’ultimo sangue.

Che ne pensate community? Come al solito la discussione è aperta sui nostri canali social!

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