Warrior Nun: Netflix accusata di lesbofobia dopo la cancellazione della serie
La cancellazione definitiva di Warrior Nun ha tenuto banco nelle passate settimane, ed ha letteralmente fatto esplodere internet. Molti fan sono insorti contro Netflix, creando addirittura delle petizioni per convincere il colosso dello streaming a rinnovare ancora l’opera americana.
Ma le proteste non si sono limitate a questo. Infatti alcuni esponenti della comunità LGBTQ+ si sono spinti oltre, accusando la piattaforma di lesbofobia. Parole pesantissime, che però risultano essere infondate e forse anche un filino estreme e piene di violenza.
Cerchiamo però di capire quali sono le motivazioni di queste persone e da dove nasce un’accusa tanto pesante quanto profondamente ingiusta.
L’accusa di lesbofobia dopo la cancellazione di Warrior Nun
Premessa
Se per caso ancora non avete visto Warrior Nun su Netflix e non volete spoiler, non procedete con la lettura di questo articolo. Infatti, per capire le ragioni di questa accusa, dovremo esplicitare chiaramente alcune cose che chi non ha ancora finito entrambe le stagioni della serie potrebbe non sapere.
Le ragioni
Warrior Nun è una serie fantasy, che narra le vicende di un ordine di suore guerriere che combatte il crimine ed affronta demoni. Un’idea tanto bizzarra quanto efficace, capace di far breccia nel cuore di milioni di fan attorno al mondo.
Uno dei punti cruciali, più discussi ed anche più amati della seconda stagione è stata la relazione tra la protagonista Ava Silva e Sorella Beatrice. Gli spettatori si sono letteralmente innamorati di questa coppia, specialmente se parliamo degli esponenti della comunità LGBTQ+.
Dopo la cancellazione ufficiale della serie, però, i fan erano devastati. Talmente disperati da provare addirittura a convincere Netflix a rinnovare Warrior Nun per almeno un’altra stagione tramite una petizione che al momento conta circa 50.000 firme. Questa petizione è stata anche appoggiata dagli attori che hanno lavorato nella serie, che l’hanno addirittura spinta sui loro profili social.
Tutto questo ha portato un’ondata di odio incredibile nei confronti di Netflix, e l’hastag cancelnetflix è diventato velocemente virale su Twitter. Secondo alcuni fan, inoltre, la serie sarebbe stata cancellata perché diversi vertici del colosso dello streaming sarebbero lesbofobici.
Secondo questi fan, infatti, la piattaforma avrebbe sistematicamente ed improvvisamente cancellato diverse serie che ritraevano l’amore saffico e Warrior Nun sarebbe solo l’ultima della lista. A tutto questo unite gli ottimi ascolti ottenuti dalla serie, che hanno fatto sorgere ulteriori dubbi a questi spettatori piuttosto sospettosi.
A nostro avviso si tratta di accuse decisamente estreme, che non appartengono al modus operandi di Netflix. Il colosso dello streaming ha sempre promosso l’integrazione ad ogni costo nelle sue opere, stravolgendo anche personaggi di opere già scritti in una determinata maniera pur di avere almeno una rappresentazione di ogni minoranza.