Politica ed Esport – Il Ministro Dadone e l’intervista con PaoloCannone
Continua la saga che vede al centro il dialogo tra classe politica e mondo degli esport organizzato dall’attuale Ministro per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone (M5S). Dopo l’estensiva intervista con il neo campione dell’IEM di Starcraft 2 Riccardo Reynor Romiti, stavolta é stato interpellato Paolo Marcucci, in arte PaoloCannone, come rappresentante della categoria ”streamer”.
Tantissimi gli argomenti trattati durante la chiacchierata che hanno toccato diversi argomenti particolarmente delicati nel mondo dei content creator sul web, spaziando dalle tanto discusse posizioni fiscali in cui inquadrare le nuove professioni dell’intrattenimento online fino alle ipotesi su politiche scolastiche che agevolino la preparazione dei giovani ad un mondo ben differente rispetto a quanto si possa apprendere sui banchi di scuola.
Nella presentazione del video, che potete vedere qui sopra, PaoloCannone interviene descrivendo al meglio, a parere di chi scrive, le speranze che tutta la community ripone nei confronti dell’arrivo di una politica più flessibile e vicina al mondo dei giovani:
”Un’intervista molto bella con la Ministra delle Politiche Giovanili, un passo importante nel mondo dell’esport nella speranza che qualcosa cambi, anche a breve”
Non meno importante anche il commento finale di PaoloCannone che alla domanda del Ministro Dadone ”Hai un suggerimento che vuoi dare davanti a tutti e a voce aperta, alla classe politica italiana, cosa ti aspetti da noi?”, ha risposto:
”Continuare il dialogo é già la cosa più bella possibile, ma anche trovare un punto d’incontro. Non vogliamo soldi o strutture, anche perché la politica da sola non può nulla, noi offriamo collaborazione, speriamo ovviamente che possa nascere e crescere qualcosa di anche più bello di quanto lo sia adesso. Siamo a completa disposizione del ”potere” che possa creare qualcosa di bello per migliorare la vita delle persone, noi giovani ci siamo, ma ricordiamoci che le scuole e le università sono il punto di partenza di tutto. D’altronde se non investiamo su chi ha ancora 60/70 anni davanti a sé, su chi altri dovremmo farlo?”
Insomma, un bellissimo incontro tra due mondi che fino a poco fa sembravano distanti che in caso abbiate perso vi invitiamo a recuperare. Il Ministro Dadone, in chiusura ha anticipato che le prossime personalità sulla lista potrebbero venire dalla lista degli sviluppatori videoludici del Bel Paese, cosa ne pensate? Vi é piaciuta l’intervista? Fatecelo sapere, come al solito, con un commento!