Il Governo si interessa (finalmente) agli esports: Ministro Fabiana Dadone sbarca su Twitch con Reynor
Ministro Politiche Giovanili Dadone e Esports – Durante una fantastica (e davvero inattesa) diretta Twitch trasmessa sul canale ufficiale della Ministra Dadone si è parlato tanto di esports, e di quanto il movimento e l’intero settore legato al competitivo dei videogame meriti maggiore spazio ed attenzione all’interno della scena italiana.
Fabiana Dadone, politica appartenente al Movimento 5 Stelle e nuovo Ministro per le Politiche Giovanili del Governo Draghi, ha infatti voluto ospitare il neo campione dell’IEM di Starcraft 2 Riccardo Reynor Romiti sul suo nuovo canale Twitch, con l’intento sia di intervistare il celebre talento e nuovo numero 1 del mondo di SC2, sia di scoprire e conoscere meglio cosa c’è dietro questo incredibile mondo che in Italia stenta ancora a decollare.
Quello che abbiamo visto durante la diretta, senza se e senza ma, rappresenta sicuramente un qualcosa di unico e di positivo che serviva quasi come l’ossigeno all’interno del settore degli esports.
Per la prima volta da quando il dovere del nostro portale è diventato quello di informare la community italiana, abbiamo visto un rappresentante della classe politica, ed in questo caso addirittura un’esponente del governo, realmente interessata a comprendere la portata, e le caratteristiche uniche, del mondo esports.
La ministra ha prima parlato con Reynor di svariati argomenti, tutti estremamente collegati a quelle che sono le “normali” attività di un professionista e campione esports, focalizzando la discussione sui risultati di Reynor, su quello che significa essere riconosciuti come atleti e professionisti al 100%, ma anche (e qui la Dadone merita un vero applauso) sull’altissimo livello di socialità (e di scambio interculturale) che accompagna sempre queste competizioni internazionali legate al mondo esportivo.
“Pensare a dei corsi dedicati al Gaming nelle Scuole o ad Academy che siano specializzate in materia è un’idea assolutamente interessante”
Ministro Fabiana Dadone
Per la prima volta abbiamo quindi sentito un esponente del governo parlare solamente bene (e con vero interesse) del nostro mondo, e speriamo che questo non sia solamente un “fulmine a ciel sereno” ma una chiara dimostrazione d’intenti per far si che anche gli esports ricevano la “nobilitazione” che spetta a questo settore di diritto.
Gli esports devono e possono rappresentare un nuovo spazio all’interno del mercato del lavoro, ci sono migliaia e migliaia di professionisti in tutta la penisola che da anni “lottano” contro un sistema vecchio ed arrugginito, quando invece dovrebbero trovare nello stato e nelle sue politiche economiche (e giovanili, sicuramente) quel fondamentale “volano” utile a spingere ancora più in alto progetti, eventi e manifestazioni.
Sicuro di parlare a nome di tutti i professionisti degli esports, spero che l’ottima intuizione avuta dalla Ministra Dadone possa finalmente concretizzarsi attraverso un chiaro intervento dello Stato nel mondo esports, che cancelli tutti quegli “ostacoli” che fino ad oggi hanno caratterizzato praticamente tutte le attività promossa all’interno dei nostri confini.
Ho 37 anni e sono una “ragazzina” (per questo Paese) ma faccio il Ministro, non sono sposata ma scelgo ogni giorno di…
Pubblicato da Fabiana Dadone su Lunedì 8 marzo 2021
Al termine della diretta, la Ministra ha anche avuto la gentilezza di rispondere ad alcune domande poste direttamente dai tantissimi utenti che erano collegati sul canale, e tra queste un giocatore chiedeva se era fattibile pensare all’introduzione nelle scuole di corsi o percorsi didattici legati al mondo del gaming e degli esports: in merito la Dadone non ha battuto ciglio, ed ha immediatamente risposto “si assolutamente, è molto interessante questo aspetto e certamente approfondiremo il discorso”.
La diretta tra il Ministro delle politiche giovanili Fabiana Dadone e Reynor
A questo punto, non resta altro da fare che attendere il secondo appuntamento sul canale Twitch della neo Ministra (cliccate qui se volete seguirlo), con la speranza che le ottime intenzioni della Dadone rappresentino quel tassello fondamentale, ed ancora assente, per permettere agli esports ed a tutte le figure professionali a questi legati di fare il balzo in avanti che meritano, e che permetterebbe all’intero ecosistema esports italiano di raggiungere il medesimo livello degli altri paesi dell’Unione Europea.
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