Ieri sera si è giocata la finale del torneo Italian Clan Championship, organizzato da Esl in collaborazione con HeroesofTheStormItalia. A darsi battaglia nell’ultimo atto sono stati i Decima eSports e gli Out of Position, due dei più affermati team italiani presenti nel Brawler di casa Blizzard. La partita, trasmessa in streaming sul canale Twitch Esl_Heroes_it ha avuto un notevole seguito: circa 300 spettatori di media nella serata finale.

L’eSports entra ogni giorno di più nelle nostre case grazie a realtà come Powned.it, TwitchTV, HotsItalia, etc. Per questo vogliamo offrirvi una cronaca del match il più dettagliata possibile e semplice, affinchè tutti si possano avvicinare ad Heroes of The Storm, in questo caso, ma ai giochi competitivi in generale. Caratteristica fondamentale: il divertimento.

I due team catapultati nel Nexus si sono sfidati per l’ingente premio finale: un set di mouse-tastiera-flash usb 64Gb offerto dallo sponsor del torneo. La finale si gioca al meglio delle 5 partite. La prima mappa viene scelta casualmente, quella successiva viene selezionata dal team sconfitto nel precedente round.

Game 1

La prima mappa della finale è la Valle Maledetta. I Decima scelgono due guerrieri, mentre gli Out of Position optano per i Vichinghi Sperduti ed ETC per proteggere gli assassini. Le squadre si schierano con 1-1-3 a partire dall’alto. Nella lane bot si scontrano Muradin, Valla ed Alachiara da una parte e Malfurion, Jaina e Sylvanas dall’altra. La first kill va agli Oop ai danni di Muradin. Nel frattempo FatalError controlla il trio nordico nella corsia centrale. Alla comparsa del primo tributo, nella zona bassa della mappa, seguono le schermaglie tra i due team che si colpiscono a distanza. I Decima prendono i rischi maggiori: sono sotto di un livello ma hanno un eroe in più, visto che Olaf e Baleog sono intenti a racimolare esperienza top e mid. I due team si scambiano una kill ciascuno, ma è ETC che conquista il primo tributo per gli OoP. Per i Decima la strada si mette in salita quando spunta il secondo tributo: sotto di due livelli, sono costretti a cedere oltre allo stesso, ulteriori due kill. Segue un veloce boss preso dal team di Froski, senza l’aiuto dei Vichinghi che invece sono a farmare esperienza in tutte le corsie della mappa. Alachiara si ritrova a difendere da sola il forte bot, ma viene uccisa dalla micidiale coppia Jaina-Sylvanas. Appena dopo la morte del draghetto spunta il terzo dazio per il Signore dei Corvi: senza contesa, se l’aggiudicano gli Out Of position che scatenano la Maledizione sugli avversari. Come se non bastasse i Decima non sono in grado di difendere la giungla del loro lato della mappa: così gli avversari conquistano indisturbati il Boss e il campo dei Combattenti (mercenari difficili). Guidati dagli onnipresenti Vichinghi, gli OoP riescono ad abbattere i forti mid e bot. Tuttavia l’avanzata incontrastata del Boss nella corsia bassa prosegue fino al Core, pur non riuscendo a scalfirlo. Prima dello spwan del quarto tributo e con il vantaggio di ben quattro livelli, gli OoP decidono di forzare la mano nella corsia centrale: resta solo il forte a proteggere la lane dei Decima, costringendoli ad un team fight a senso unico che si tramuta nell’ace decisivo per aggiudicarsi la prima partita. Dopo 11’40” e con il punteggio di 13 kill ad 1, gli Out of Position si portano in vantaggio nella serie finale.

La scelta degli Out of Position di usare i Vichinghi Sperduti ha pagato ed è risultata decisiva ai fini dell’incontro. FatalError ha mosso il trio nordico con maestria, racimolando esperienza (circa il quadruplo rispetto agli altri giocatori, vedi immagine in basso) in tutte le fasi di gioco. I Decima non sono riusciti a sopperire alla tattica degli avversari: già nel primo fight in cui avevano una superiorità numerica, dato che Erik da solo non vale quanto un eroe, hanno palesato qualche limite di team composition.

Game 2

Si gioca nella Contea del Drago. I Decima compiono una scelta più solida rispetto alla partita precedente, schierando ETC e Tyrael a protezione di Zagara e Valla: ancora una voltano optano per due guerrieri. I ragazzi capitanati da BreathNoMore partono con molta voglia di fare. Assistiamo al trio Valla-Zagara-Alachiara che si muove tra la mid e la bot lane, prima di trovare la sua dimensione nella corsia inferiore: bullano talmente tanto che finiscono per distruggere le prime torri in men che non si dica, ma un tempestivo intervento di Muradin (con Abathur sul groppone) provoca la first kill ai danni di Valla. Il fight prosegue con Jaina che si fa ingolosire dalla possibilità di uccidere anche Alachiara, ma il Veleno non basta, anzi è proprio la maga a rimetterci la pelle. Dopo un altro team fight i Decima riescono ad avvantaggiarsi con diverse kill ed a spianarsi la strada verso il primo Drago dell’incontro. Con il potente alleato dalla loro parte, il team blu riesce a distruggere il forte mid. Poi la svolta. A livello 10 ormai acquisito, gli Out of Position ingaggiano all grande, cogliendo di sorpresa i malcapitati avversari: nonostante il drago ancora in vita, riescono a far fuori 4 elementi del team nemico, si salva soltanto Tyrael. Grazie a questa giocata gli Oop rientrano in partita: inizia il minuto 11 ed entrambe le squadre hanno lo stesso livello e lo stesso numero di forti. Prima della comparsa degli altari, con i due team pericolosamente vicini, parte un engage dei Decima su Malfurion che però non va a buon fine di pochissimo: è il preludio di una sonora batosta. Gli Oop portano a casa 3 kill e il seguente drago. Muradin è un colosso insormontabile, una montagna umana. Con gli stun del nano e le Radici di Malfurion, gli OoP riescono ad isolare i bersagli più deboli dei Decima e ad eliminarli in fretta. L‘Evoluzione Definitiva di Abathur che si trasforma in Jaina crea una combo micidiale. Quando non sfrutta l’abilità eroica, il Maestro dell’Evoluzione semina il panico con il Simbionte su Illidan o Muradin. Gli altari sono attivi e quello sopra è già rosso. Con questa premessa si scatena un team fight nella bot lane: Abathur ulta Jaina troppo presto e la copia viene velocemente abbattuta, gli Oop finiscono per perdere due elementi, ma Illidan nel frattempo è corso a liberare il Drago Cavaliere. A dire la verità non riesce a fare gran che: scalfisce leggermente il secondo forte mid, ma è costretto a ripiegare senza l’assistenza dei suoi compagni. I Decima ricacciano la potente creatura fino alle mura nemiche, ma subiscono ingenti ferite nell’azione. Una splendida giocata di Jaina (Velocità+Lampo della Tempesta) riesce a mettere fuori gioco una Valla in fuga. I Decima decidono comunque di ingaggiare, ma sopraggiungono gli ultimi elementi degli Oop, Malfurion ed Abathur da poco rinati. Per i ragazzi di Nuke (Team Manager) non c’è nulla da fare: segue un ace che chiude di fatto la partita. Quasi 21 minuti e mezzo di competizione sono serviti per assegnare il Game 2 della finale. Il numero di kill è stato di 20 a 11 in favore degli Out of Position che vanno così al match point.

Gli Out of Position hanno saputo ribaltare una situazione che li vedeva in svantaggio, segno di quanto siano forti ed uniti, ma soprattutto consapevoli delle proprie abilità. I ragazzi capitanati da Froski hanno optato per un team composition perfetto, compensando le lacune degli eroi scelti con giocate di altissimo livello. I Decima hanno peccato un po’ di presunzione quando si sono trovati in vantaggio, permettendo agli avversari di rientrare in partita, a causa di scelte strategiche sbagliate o rivedibili.

Game 3

La terza mappa è la Baia di Cuorenero. I Decima schierano tre assassini a distanza. Dall’altra parte troviamo quattro melee. Basta un Impalamento di Anub’Arak per permettere agli Out of Position di controllare la Torre di Guardia ad inizio match. La squadra di Froski parte bene: Tyrael è libero di razziare la Cassa del Tesoro bot, mentre la Chest mid viene spartita tra i due team, con Anub’Arak che si salva con pochi hp. Il grosso dell’azione si sviluppa nella corsia centrale, ma un Illidan versione Rambo spadroneggia all’interno della giungla, macinando scheletri e collezionando monete. Al livello 6 il Traditore riesce a fare il campo dei Combattenti (mercenari difficili) da solo. Al minuto 4:15 gli Out of Position consegnano i 10 dobloni necessari a far sparare i cannoni di Cuorenero. Così abbattono il primo forte top. La first kill arriva poco dopo: Tyrael e Rehgar puniscono Kael’Thas che stava pushando bot. Poco dopo, nella zona di spawn della cassa inferiore, perdono la vita anche Jaina, Falstad ed Uther. Le polveri riprendono fuoco ancora per mano dei rossi. Sotto di due livelli, Jaina ha uno spiacevole incontro con Illidan nella giungla e, nonostante il soccorso di Muradin, viene affettata dalle Lame di Azzinoth. Il gesto di altruismo non viene ripagato: così anche il nano è costretto a lasciarci le penne per l’intervento massiccio degli OoP. La situazione si fa sempre più complicata per i Decima che hanno perso già 3 forti. In seguito, al centro della mappa, Illidan ingaggia da solo il team avversario, sembra spacciato, ma il pronto utilizzo della sua abilità eroica lo trasforma nel peggior incubo dei nemici e, quando attorno a lui si materializzano i suoi compagni, per i Decima non c’è più scampo. L’azione si conclude con 4 kill. Al minuto dieci, i ragazzi di Nuke tentano di fare il Boss, ma vengono raggiunti e sorpresi dagli OoP. Il team fight che ne segue è una pura formalità: ace! Non è ancora finita però. La squadra di Froski spinge nella corsia bassa, conscia della propria superiorità e ingaggia sotto torre, ottenendo 2 uccisioni: è il preludio all’abbattimento del Core. I Decima sono costretti ad alzare bandiera bianca per la terza volta di fila. L’ultimo game finisce con un emblematico 19 a 0, in poco più di 13 minuti di gioco.

Gli Out of Position conquistano l’ennesimo successo in un torneo organizzato, dopo il Terzo Powned Tournament, conquistano anche l’ICC, confermandosi il top team italiano di Heroes of The Storm. Ora non resta che misurarsi in palcoscenici più grandi.

I Decima eSport probabilmente avevano gettato la spugna prima del terzo game. Ai ragazzi capitanati da BreathNoMore l’abilità non manca, ma ieri sera non sono riusciti ad arginare le tattiche dell’avversario.