Qlash: l’organizzazione italiana entra nel mondo degli scacchi
Qlash – Nel 2020, la popolarità degli scacchi è cresciuta a dismisura. Gli atleti che prendono parte alle competizioni scacchistiche guadagnano quanto i colleghi del mondo degli esports, ed il mercato continua a crescere nei numeri mese dopo mese.
Qlash, organizzazione leader nel mercato esportivo italiano, ha deciso di tuffarsi in questo nuovo mondo, per cavalcare il nuovo trend crescente di questa disciplina.
Qlash investe sugli scacchi
Popolarità in crescita
Il gioco degli scacchi non nasce certo adesso, ma proviene dalla storia millenaria dell’essere umano. La popolarità degli scacchi non è mai stata a su livelli altissimi (come quella dei videogiochi ad esempio), a causa dell’estrema complessità delle disciplina stessa. Infatti, per arrivare alla vittoria, serve molta intelligenza e grande capacità di adattamento della strategia man mano che la partita avanza.
Nonostante questo, però, il gioco ha avuto una netta impennata nel corso del 2020, merito anche della serie tv Netflix chiamata “La regina degli scacchi“. A causa della crisi sanitaria che stiamo vivendo, inoltre, le piattaforme di online hanno visto un’aumento degli utenti durante lo scorso anno.
Se pensiamo, infine, che il norvegese Magnus Carlsen (grandmaster di scacchi) ha guadagnato 510mila dollari nel 2020, possiamo capire quanto il movimento sia cresciuto esponenzialmente.
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L’ingresso di Qlash nel mercato
Si dalla sua nascita, Qlash è stata brava ad individuare le tendenze del momento, investendo sempre nelle giusta direzione. Pensiamo a quanto si è visto su League Of Legends ad esempio, oppure nell’enorme mercato dei giochi per mobile, all’interno del quale l’organizzazione domina.
Proprio sapendo qual ‘è il modus operandi di Qlash, non stupisce vederli entrare in questo nuovo mercato. L’organizzazione ha intenzioni veramente serie e si è affidata, infatti, al Gran Maestro italiano Roberto Mogranzini.
Morganzini, oltre ad essere uno dei più grandi giocatori italiani, è anche membro di Unichess, azienda che cura molti dei tornei scacchistici organizzati a livello nazionale. Insomma una figura chiave per i Qlash, che vogliono investire molto sulla digitalizzazione degli scacchi e che proveranno a ripetere gli stessi successi già avuti in campo esportivo.