Milan Games Week: la fenice che rinasce dalle ceneri
La pandemia di COVID-19 che stiamo attualmente vivendo, ha fortemente condizionato lo svolgimento dei grandi eventi dal vivo. Il mondo dei videogiochi e degli esports si è spostato interamente online, ed anche la Milan Games Week non ha fatto eccezione.
Nonostante questo, il 2021 ci ha dato uno spiraglio di speranza, facendo tornare dal vivo anche le fiere che tanto mancavano alle community. Fandango Club ha creduto nel suo progetto, ed ha riportato la fiera più importante del nostro paese a Fiera Milano Rho.
Il successo è stato straordinario. Il pubblico ha letteralmente invaso i padiglioni, confermando la voglia di rinascita di tutto il settore.
La rinascita della Milan Games Week
Come una fenice
La Milan Games Week del 2019 aveva frantumato tutti i record possibili ed immaginabili per un evento fieristico, andando a sfondare la quota dei 100.000 spettatori in un singolo week-end. Un successo incredibile, che ha raccolto pubblico da tutto il nostro paese.
Purtroppo, però, il 2020 aveva dei piani ben diversi per gli organizzatori e per i partecipanti. Infatti, la pandemia di COVID-19 ha bloccato l’evento per circa due anni, costringendo tutti a spostarsi su un formato completamente virtuale.
Nonostante la qualità del prodotto offerto online fosse alta, si sentiva la necessità di rivedersi dal vivo. Proprio per questo motivo, Fandango Club ha deciso di giocarsi la scommessa e riportare tutti nella sede di Fiera Milano Rho.
La scommessa ha pagato su tutti i fronti, ed i numeri raccolti ne sono la conferma. In tre giorni 70.000 persone si sono radunate nei padiglioni, per testimoniare la voglia di rinascita di tutto il movimento videoludico. Così, come una Fenice, la Milan Games Week è rinata dalla sue ceneri.
Ridimensionata ma vincente
Nonostante il 2021 sia stato un anno più clemente rispetto al 2020, la fiera ha dovuto accettare ed adeguarsi a diversi protocolli per contenere il COVID-19. Nonostante i padiglioni fossero tre, soltanto due erano ricchi di stand e di attività diverse, mentre uno era sostanzialmente vuoto ed adibito ad “area relax e food”.
Purtroppo molti espositori non hanno potuto partecipare all’evento, e nemmeno le arene dedicate ai tornei hanno potuto accogliere molte persone al loro interno. Ma la Milan Games Week ha vinto lo stesso, ancora una volta. Grazie all’impegno di PG Esports, ad esempio, non sono mancate le partite che hanno infiammato tutto il pubblico presente.
Prendiamo il PG Nationals di Rainbow Six ad esempio, capace di attirare una quantità di persone inimmaginabile. Insomma, PG Esports è stata capace di andare oltre la pandemia, di credere nel proprio progetto e nelle proprie capacità nell’organizzazione degli eventi.
Potere agli streamer
Benché gli organizzatori abbiano recitato una parte importante nella rinascita della Milan Games Week, bisogna riconoscere anche il merito degli streamer. Questi ragazzi sono riusciti a trascinare un numero incredibile di persone nei padiglioni della fiera, scaldando il cuore dei loro fan.
Hanno occupato molto spazio nel programma delle varie giornate, con talk show, gameplay dal vivo o anche semplicemente con i meet&greet negli stand. Questa Games Week ha confermato, una volta di più, quanto queste figure siano ormai trainanti nel settore dell’intrattenimento.
Sono personaggi che polarizzano gli utenti, che li fidelizzano a prescindere dai videogiochi. Quest’ultimi diventano solo un mezzo come un altro per produrre un contenuto come un altro.
Misure di sicurezza
Come detto in precedenza, l’edizione 2021 della Milan Games Week si è dovuta adeguare a diversi protocolli di sicurezza per contenere il contagio da COVID-19. All’ingresso della fiera, ancor prima dei controlli di sicurezza, era sempre richiesto il green pass per entrare ma non veniva mai misurata la temperatura corporea (nonostante fosse indicata come condizione necessaria sul biglietto).
All’interno dei padiglioni bisognava indossare sempre la mascherina e provare a mantenere un “minimo” di distanziamento sociale, nonostante fosse una cosa terribilmente difficile da fare. Tutti i visitatori sono stati ligi alle regole, rispettandole in ogni momento, mentre lo stessa cosa non si può dire di alcuni ospiti.
Non vogliamo entrare nel dettaglio, ma spesso è capitato di vedere qualcuno sprovvisto di DPI, cosa non proprio bellissima durante questo periodo. Chiaramente il nostro non vuole essere un rimprovero verso gli organizzatori, che non potevano controllare ogni singola persona presente in fiera.
Primo passo verso il futuro
Questa edizione della Milan Games Week, pur condizionata e ridimensionata dal COVID-19, è stata un successo, inutile negarlo. Nonostante tutto, il progetto è andato bene, ed ha gettato le basi per il prossimo anno che speriamo ci vedrà fuori dal periodo pandemico definitivamente.
Proprio per questo motivo, speriamo che Fandango Club continui a credere nella fiera, per poterla ampliare ancora di più. Si è sentita la mancanza dei colossi del mondo del gaming come Xbox e Playstation, che dovranno tornare nel prossimo anno.
In ogni caso dobbiamo solo fare i complimenti agli organizzatori, che hanno lottato contro tutti e tutto, convinti di poterci dare un evento grandioso anche in queste condizioni particolari. Grazie a Fandango ed a tutti quelli che hanno animato questo week-end, ci rivediamo nel 2022.