La Pellegrini sul riconoscimento degli eSports: “ci sono rimasta un po’ male”
Qualche giorno fa pubblicavamo l’ultima puntata dell’ormai lunghissima vicenda “eSports, Olimpiadi e sport tradizionali” in cui protagonista era ancora una volta il CIO che, dopo il summit di Losanna, apriva la strada in modo finalmente decisivo al riconoscimento degli eSports come disciplina sportiva a tutti gli effetti.
La notizia ha scatenato una discussione molto profonda in cui anche diversi protagonisti della politica e del mondo sportivo tradizionale hanno voluto dire la loro sulla questione.
Pochi giorni fa, durante un’intervista del quotidiano “Il Tempo“, due domande sono state poste sull’argomento anche ad una delle più titolate e vincenti atlete della storia sportiva della nostra nazione, la campionessa olimpica e pluricampionessa mondiale Federica Pellegrini.
Il giornalista de Il Tempo ha chiesto alla Pellegrini cosa ne pensasse della recente decisione del CIO: “ci sono rimasta un po’ male. Ogni sport ha le sue peculiarità, posso arrivare a capire che per prevalere si debbano fare tanti sforzi, ma da qui a definire sport i videogiochi…“; questa la risposta della formidabile nuotatrice Veneta che ha poi proseguito “Lo sport è fatica fisica, e io ne so qualcosa visto che da una vita sono impegnata in vasca e non solo“.
Ovviamente qui non si sta parlando ancora dell’inserimento degli eSports tra le discipline olimpiche, ed il discorso è unicamente attinente al riconoscimento del fatto che anche i videogiochi competitivi possano essere considerati “sport” al 100%.
Questo fattore non dovrebbe rappresentare, almeno a livello concettuale, un problema dato che gli eSports (e non i videogiochi…) sono comunque un qualcosa in cui le proprie capacità mentali e fisiche devono essere messe al servizio di una prestazione atta a “classificare” la competitività di due o più “atleti”.
Fa comunque molto piacere che vi sia questo interessamento da parte dei media generalisti che grazie ai loro importanti mezzi possono riuscire a catturare opinioni e commenti di importanti ed influenti personalità del mondo sportivo e non solo.
Proprio per questo anche noi nei prossimi giorni proveremo a guardare ed a giudicare questa profonda ed importantissima discussione con gli occhi di qualcuno assolutamente “interno” al mondo degli sport tradizionali, con la speranza di portare un ulteriore contributo per lo sviluppo del tema più caldo che gli sport elettronici abbiano mai dovuto affrontare.
Cosa ne pensate community?
Fonte: Il Tempo