Warzone – l’indie citato in causa da Activison – Combattiamo quest’ingiustizia!
Un giovane sviluppatore indipendente sta affrontando in queste ore una sfida con Activision che ricalca esattamente la sfida di ”Davide contro Golia’‘, per mantenere il marchio del suo gioco, uscito ben 3 anni prima del più popolare COD: Warzone.
Nonostante il gioco abbia appena un anno di vita, il battle royale targato Activision ha riscosso sin da subito un enorme successo che lo ha incoronato colosso apparentemente inamovibile del settore FPS attirando, anche grazie al fattore free-to-play, una enorme quantità di player in tutto il globo.
Casualità ha voluto che un piccolo sviluppatore indie abbia già creato un marchio ” Warzone ”…e che lo abbia fatto circa 3 anni fa per il suo strategy game, con delle meccaniche simili ad un Risiko Online (che troverete cliccando QUI), che nella sua nicchia di mercato e per tutti i giocatori appassionati rappresenta un vero e proprio must-play.
Activision non è dunque l’unico soggetto a reclamare il marchio ”Warzone” per il suo prodotto e negli ultimi giorni, precisamente l’8 Aprile 2021, sulla strada della società multimilionaria per raggiungere l’esclusività del marchio si é trovato proprio Randy Ficker, sviluppatore del gioco sopra menzionato, il quale al fine di difendersi in causa contro i giganti di Activision ha lanciato un GoFundMe con un obiettivo di 50.000 $.
Nelle prime 18 ore lo sviluppatore indipendente ha raccolto già 12.000 $ e le donazioni continuano di ora in ora anche nel momento in cui scriviamo. Ficker ha assicurato a tutti gli appassionati del gioco, di cui fa parte chi scrive, che il 100% dei fondi raccolti verranno usati per continuare la battaglia contro l’ingiustizia perpetrata da Activision.
Insomma, non é ancora chiaro chi vincerà la battaglia legale in questione, ma come al solito cercheremo di aggiornarvi costantemente, non appena saranno disponibili nuove notizie. Se vorrete cliccando QUI potrete supportare Picker nella sua battaglia legale con una piccola donazione.
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per entrare su Facebook – Clicca qui per seguire la community su Instagram)
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