Warzone: Come trovare la Ray Gun su Fortune’s Keep, Guida Passo-Passo

Warzone: Come trovare la Ray Gun su Fortune’s Keep, Guida Passo-Passo

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RAY GUN, il grande ritorno – Come molti di voi sapranno già Warzone ha reintrodotto la modalità Ritorno su Fortune’s Keep, una decisione inattesa, ma piacevolmente accolta dalla community.

Ciò che pochi sanno, tuttavia, è che su questa mappa si nasconde un potentissimo Easter Egg grazie al quale potrete armarvi di uno degli strumenti di distruzione più conosciuti dell’intera storia di Call of Duty: la Ray Gun!

E no, stavolta non si tratta dell’ennesima trovata di qualche cheater, ma di un Easter Egg inserito direttamente dagli sviluppatori, solo per chi sarà abbastanza paziente e caparbio per riuscire nell’impresa.

Come completare l’Easter Egg della Ray Gun su Fortune’s Keep in Warzone

La Ray Gun è ovviamente disponibile SOLO in modalità Ritorno e SOLO su Fortune’s Keep. L’arma sarà caricata con un totale di 20 munizioni. Due colpi sono sufficienti ad eliminare un nemico – proprio come per gli zombi.

Per completare l’Easter Egg e mettere le mani sulla Ray Gun, sarà necessario completare qualche sfida, anche se nulla di eccessivamente complicato.

Ecco cosa dovete fare:

  1. Atterra al POI Ground Zero su Fortune’s Keep.
  2. Apri le porte bianche doppie e entra nell’ingresso del laboratorio sotterraneo.
  3. Sali a destra fino al Loading Bay.
  4. Una volta lì, infilati attraverso lo spazio nel muro con la scritta ‘Sec B’.
  5. Salta attraverso le casse metalliche nell’acqua per trovare tre interruttori.
  6. Aziona tutti e tre gli interruttori per spegnere l’elettricità – le luci diventeranno verdi quando fatto correttamente.
  7. Nuota giù attraverso il tunnel sott’acqua finché raggiungi il laboratorio.
  8. Troverai la Ray Gun e una serie di altre sorprese su un tavolo!

Ecco un video che dovrebbe chiarire tutti i potenziali dubbi sull’esatta posizione della Ray Gun su Warzone:

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook – Instagram)

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Warzone: la Striker 9 è la nuova arma di vertice del meta close range

Warzone: la Striker 9 è la nuova arma di vertice del meta close range

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02/05/2024 19:52 di Marco "Stak" Cresta
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Speciale Striker 9 – A meno di 24 ore dal rilascio della patch, sembra che almeno una delle armi di Warzone stia vivendo uno stato di particolare “grazia”… La piccola pistola mitragliatrice Striker 9 è senza ombra di dubbio l’smg più devastante del momento a distanza ravvicinata.

Il suo TTK è talmente basso da essere sostanzialmente identico a quelli di BP50 ed MCW con Kit di Conversione, senza però avere gli “svantaggi” del doppio fucile d’assalto nella stessa classe. Estremamente facile da usare, la Striker 9 ha sicuramente preso il posto dell’HRM-9 tra le armi di vertice del meta.

Nel caso in cui la Striker 9 non rientrasse troppo nelle vostre corde, sembra che la WSP-9 sia la seconda migliore SMG al momento, seguita da Striker, RAM-9 o Rival-9.

Per le migliori di queste, abbiamo selezionato svariati loadout ideali per iniziare a provarle… Andiamo a vedere tutti i dettagli:

I loadout da provare su Warzone per Striker 9, WSP-9 e le altre TOP

armi close range warzone Striker 9 – Loadout Close Range di Metaphor
armi close range warzone Striker 9 – Best Loadout di TrueGameData
armi close range warzone WSP Swarm – Best Loadout di TruegameData
armi close range warzone WSP-9 – Best Loadout di TrueGameData
armi close range warzone Striker “Best Support” Guida Cecchino di Bbreadman
armi close range warzone Striker Top Meta Warzone – Loadout di WhosImmortal

Quale di queste smg proverete durante la vostra prossima sessione di gioco su Warzone? Cosa pensate della Striker 9, e del suo recente “balzo in avanti” a livello di TTK? La discussione, come sempre, è assolutamente aperta!

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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Warzone, ecco come si ottiene il BONUS SPECIALISTA su Rebirth Island!

Warzone, ecco come si ottiene il BONUS SPECIALISTA su Rebirth Island!

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02/05/2024 18:58 di Marco "Stak" Cresta
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Con l’aggiornamento di ieri gli sviluppatori di Activision hanno nuovamente ripristinato il Bonus Specialista in alcune lobby di gioco.

Assente su Warzone da diverso tempo, il Bonus perk Specialista è disponibile solo nella modalità Ritorno Rebirth Island, a patto però che si riesca a completare tutti i vari step per trovarlo. A differenza di altri oggetti “speciali”, per il bonus Specialista dovremo infatti risolvere una vera e propria missione.

Il giocatore che se ne vuole impossessare, deve seguire alcuni passaggi fondamentali fin dall’inizio della partita…

  • 1 (immagine 1)- Dovrete recarvi a Bio Weapon, ed andare il più velocemente possibile al piano interrato dell’edificio (i “bagni”, ndr). Li dovrete interagire con la doccia, ed aspettare che droppi dei soldi ed un oggetto speciale (una scheda)
  • 2 (immagine 2)- Una volta raccolta la scheda (va benissimo anche se la razziate da un nemico abbattuto), dovrete recarvi dalla parte totalmente opposta della mappa: Stronghold
  • 3 (immagine 3)- Giunti a Stronghold dovrete visitare il piano terra dell’edificio del radar (l’ultimo in fondo a destra)
  • 4 (immagine 4)- Infine, dovrete recarvi all’interno della stanza accessibile grazie alla scheda, ed interagire con le casseforti che vi troverete davanti.

I passaggi per trovare il Bonus Specialista su Warzone:

Basterà seguire questi semplici passaggi, per fare vostro il perk specialista, un vero e proprio “super bonus” che vi garantirà un vantaggio incredibile in qualsiasi situazione vi possiate trovare su Warzone.

Fateci sapere cosa ne pensate di questo perk community… La discussione, come sempre, è aperta!

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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Kyborg scagiona il pro di COD OIZ: l’hackusation crea il “mostro” del ban ingiusto

Kyborg scagiona il pro di COD OIZ: l’hackusation crea il “mostro” del ban ingiusto

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02/05/2024 17:50 di Marco "Stak" Cresta
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Kyborg & (presunti) cheater – Nel corso del weekend si è consumata una pagina decisamente negativa per la scena italiana di Call of Duty, che ha coinvolto svariati giocatori del competitive oltre a tournament organizer ed addetti ai lavori.

Il protagonista (suo malgrado) di questa storia è il giocatore Oiz, recentemente accusato di cheating durante un torneo Pulsar, e successivamente (dopo circa 2 giorni) bannato perché ritenuto colpevole delle accuse.

La questione è quindi arrivata a Kyborg, noto ed esperto “cacciatore di cheater” da tempo impegnato nel ruolo di “anticheat umano” su Warzone, cosi come sul multiplayer di COD piuttosto che su Fortnite. Interrogato sul caso, Kyborg ha deciso di analizzare le 14 clip ritenute “compromettenti” dagli accusatori di Oiz, non trovando però nulla di sostanziale in nessuna di queste.

La maggior parte delle clip “sus” si sono rivelate essere delle giocate dovute all’esagerata aim assist presente nel gioco (sono ormai anni che lo ripetiamo, l’aim assist è un maledetto problema nel competitive!!!), mentre le “anomale” flickate sono state spiegate dalla minor corsa degli analogici di Oiz. Purtroppo, si è trattato quindi di vero e proprio Hackusation.

Il problema dell’hackusation, e quanto questo può incidere sul competitive di Warzone/MW3

La peculiarità che rende tutta questa vicenda “importante” per un sito come il nostro, è che il tutto si è consumato nel bel mezzo di un evento competitivo. Il fatto di bannare un giocatore innocente è un qualcosa che può purtroppo accadere…Gli errori, come ben sappiamo anche noi di Powned, possono capitare. Si spera però che il tutto non si ripeta una seconda drammatica volta, perché già la prima è stata decisamente grave.

E’ grave perchè accade nel 2024, quando è ormai da tempo ben noto che, per gli organizzatori dei tornei, la questione del cheating dovrebbe essere la prima e la più importante di tutte le questioni di cui preoccuparsi.

Non c’è più spazio per il “non sono abbastanza informato“: la scena esports deve essere credibile

E’ responsabilità di chi organizza il torneo che l’integrità competitiva dello stesso non venga meno. Chi organizza i tornei ha quindi il dovere di mettere nelle migliori condizioni possibili chi poi deve lavorare nella gestione del torneo.

Un unico admin predisposto al controllo delle accuse di cheating non è evidentemente abbastanza. Servono degli admin “addestrati” e costantemente “aggiornati” sulla questione del cheating. Sarebbe necessaria una vera e propria “scuola” all’interno della quale “studiare” come si identificano i cheater. E servirebbe anche con una certa urgenza, visti i soldi che ci sono in ballo quando si parla di scena esports e tornei.

Il video di Kyborg e le accuse al “presunto” cheater Oiz

Ci auguriamo che tutta questa storia serva da lezione all’intero movimento italiano di Call of Duty, e specialmente ai suoi “vertici” a livello organizzativo. Rischia di rimetterne la credibilità di tutta la scena degli eventi e dei tornei…

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook )

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