Un vero (futuro) prete dietro la storia delle religioni di STARFIELD
Nel corso di un’intervista con Polygon, il Design Director Emil Pagliarulo del nuovo acclamatissimo Starfield ha raccontato una curiosità estremamente interessante che riguarda la lore del gioco.
Come molti già sapranno, su Starfield sono presenti varie religioni. Alcune di queste sono liberamente ispirate a quelle realmente esistenti, mentre altre sono state inventate di sana pianta dal team di sviluppo.
Proprio in merito alla “realizzazione” di queste 2 religioni “inventate”, Emil Pagliarulo ha spiegato che il team si è avvalso dell’aiuto di un vero uomo di fede.
Stiamo parlando di Shane Liesegang, ex lavoratore di Bethesda che in passato ha anche partecipato alla scrittura di titolo di successo come Fallout 4 e Skyrim. Oggi Shane Liesegang sta infatti studiando per diventare a tutti gli effetti un prete gesuita, ed è per questo che il Design Director Pagliarulo ha deciso di coinvolgerlo.
Un vero prete gesuita per scrivere la storia del Sanctum Universum – una delle religioni “inventate” di Starfield
“Shane Liesegang era già uno dei nostri scrittori di Skyrim e Fallout 4…” ha spiegato su Polygon Pagliarulo, che ha poi proseguito: “Ora sta studiando per diventare prete gesuita. Abbiamo parlato con lui, e gli abbiamo chiesto: se dovessimo rendere reale questa religione, cosa dovremmo fare? E ancora: come dovremmo scrivere?
Così Shane ci ha consigliato ed ha anche scritto qualcosa per noi. Ha ad esempio scritto sul Sanctum Universum, e lo ha reso davvero molto credibile.” ha quindi concluso Emil Pagliarulo.
Il Design Director sulle religioni: “Abbiamo parlato molto di religione ed alla fine ne abbiamo inventate due per Starfield. Quindi c’è il Sanctum Universum, una specie di chiesa in cui credono il fatto di attraversare ed esplorare lo spazio e l’universo sia un segno tangibile che Dio esiste e vuole che siano più vicini a lui. E poi ci sono gli Illuminati, fondamentalmente una chiesa atea. Sono umanisti; ed affermano con sicurezza che: non c’è niente di teologico nel nostro movimento.”
Una “pillola” assolutamente interessante, che dimostra (nel caso qualcuno ancora lo necessitasse, ndr) quanta attenzione e che livello di dettaglio contraddistingue questo titolo di Bethesda.
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