OGE, sospeso per account boosting, vede il suo nome “censurato” nella diretta coreana!
Un grosso polverone si è sollevato in Corea, riguardo un tema verso il quale il pubblico coreano è molto sensibile: l’account boosting. Ha da poco infatti debuttato nell’Overwatch League il nuovo tank dei Dallas Fuel, Son “OGE” min-seok, il quale era stato precedentemente sospeso proprio per account boosting.
Durante il broadcast coreano del match d’esordio del giocatore, i casters si sono rifiutati di pronunciarne il nome, riferendosi a lui come “tank dei Dallas Fuel” o “Winston player”.
Ciò ha attirato su di loro aspre critiche, poiché è obiettivamente un comportamento non professionale per un caster, a prescindere dalle proprie idee sulla questione, rifiutarsi di parlare di un giocatore. L’accaduto è arrivato sotto gli occhi del pubblico occidentale grazie al commento di Christopher “MonteCristo” Mykles sull’accaduto. MonteCristo si è ovviamente scagliato contro la decisione dei caster, scusandosi però successivamente per il linguaggio duro da lui utilizzato.
I apologize for the overly harsh language I used in criticizing the Korean OWL casters yesterday. I should not have been disrespectful to fellow industry veterans
I still stand behind the substance of my comments that players should be mentioned on broadcast as a part of the job
— MonteCristo (@MonteCristo) 18 aprile 2018
L’intera questione potrebbe sembrare una cosa da nulla agli occhi di un osservatore occidentale, ma in corea l’intera vicenda è stata molto sentita, in quanto il fenomeno dell’account boosting è una piaga molto presente sul territorio. Molti giocatori pagano per ricevere un boost al loro account, rendendo l’ambiente competitivo un disastro, e distruggendo l’esperienza di gioco per migliaia di altri giocatori. Il governo coreano ha addirittura proposto una legge che renderebbe l’account boosting perseguibile, pena due anni di galera.
Con queste informazioni bene in mente, è più facile capire i motivi dietro a questa forma di “protesta”, che avrebbe avuto lo scopo, a sentire i caster stessi, di render presente come comportamenti del genere non debbano essere e non verranno ignorati. Pur non essendo stata una mossa particolarmente efficace, e di certo non molto professionale, questo avvenimento ci da modo di riflettere su queste realtà che sfruttano, corrompono e inquinano il clima di sana competizione che dovrebbe permeare non solo Overwatch, ma tutti i giochi competitivi là fuori.
Nella speranza che Blizzard e le altre software house non solo colpiscano con ancora più efficacia i trasgressori, ma che riescano ad educare la loro playerbase al rispetto degli altri giocatori, noi nel nostro piccolo cogliamo quest’occasione per far passare il messaggio anche ai nostri lettori, per cercare di scongiurare che insieme alla crescita della scena competitiva italiana, cresca anche questo tipo di realtà.
Link della clip di MonteCristo https://clips.twitch.tv/SpoopySpicySashimiUnSane