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Onore al grande Jack Morrison! RIP

Onore al grande Jack Morrison! RIP

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Nuovo appuntamento alla scoperta di Overwatch! Blizzard ha da poco pubblicato il post che trovate appena qui di seguito, vi invito a leggerlo tutto d’un fiato per non perdere nessun punto del racconto: dalla nascita di Overwatch al grandissimo Jack Morrison, tra colpi di scena, momenti tristi e felici, e possibili indizi sul gioco…

Non mi dilungo oltre! Buona lettura dal vostro Luke!


Ricordo il giorno in cui è morto Jack Morrison Il giorno in cui il mondo ha perso un eroe.

Come molti altri membri della “Generazione Overwatch”, ho passato tutta l’infanzia ammirando Morrison. Lui mi ha insegnato che gli eroi esistono davvero, che anche io avrei potuto fare la differenza. Quando è morto in circostanze misteriose, sei anni fa, è stato come se parte della mia infanzia fosse morta con lui.

I particolari sulla sua morte sono sempre stati scarsi e poco dettagliati, una cosa strana visto che si trattava di una figura pubblica di grande rilevanza. Forse è per questo che, dopo tutto questo tempo, mi ritrovo a meditare sulla vita di Morrison e a chiedermi: che cosa è realmente successo all’uomo che ha dato un senso alla mia generazione?

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Viaggiando nell’Indiana rurale, è facile dimenticare per un attimo che una figura monumentale come Jack Morrison è cresciuta in un luogo così tranquillo e fuori dal tempo. Un mare di granoturco verde e dorato che si estende da un orizzonte all’altro. Niente vento, nessun suono, tranne un leggero ronzare di qualche insetto solitario. Nelle rare occasioni in cui ho incontrato qualcuno che lo conosceva, il giovane Morrison veniva descritto in modo sempre differente. Alcuni dicevano che era un giovane turbolento, altri che era il figlio umile e laborioso di un contadino. Ma tutti concordavano su un fatto: Morrison non era destinato a trascorrere la sua vita tra terre coltivate e cieli azzurri.

A diciotto anni, Morrison fece i bagagli e si unì all’esercito. Voleva servire per un breve periodo per poi tornare alla fattoria di famiglia, ma la sua etica e il suo coraggio colpirono i suoi superiori. In poco tempo, ottenne un’ambita posizione nel controverso e ancora segreto (benché ampiamente rinomato) “programma di potenziamento dei soldati” del governo. Gli scienziati militari trasformarono Morrison e altre reclute in perfetti soldati, dotati di velocità, forza e agilità sovrumane.

Morrison e i suoi compagni potenziati ebbero ben presto l’occasione di sfruttare le loro abilità con l’avvento della Crisi degli Omnic. In tutto il pianeta, gli Omnium impazzirono e iniziarono la produzione di legioni di robot militarizzati. Il mondo venne sconvolto dalla comparsa di questo nuovo nemico. Gli omnium e i robot erano stati originariamente creati per potenziare la produzione e assicurare il benessere economico globale; adesso, queste meraviglie della scienza avevano come scopo l’eliminazione della razza umana, dando origine al più grande pericolo per la sopravvivenza della nostra specie dai tempi della Guerra Fredda del ventesimo secolo.

“ANCHE IO NUTRIVO DUBBI SULL’EVENTUALE SUCCESSO DI OVERWATCH, MA MORRISON NON SI È MAI ARRESO. NON SI È SEMPLICEMENTE LIMITATO A SODDISFARE LE NOSTRE ASPETTATIVE SU CIÒ CHE OVERWATCH E I SUOI AGENTI POTEVANO COMPIERE: LE HA TOTALMENTE SURCLASSATE.”

Mentre i governi cercavano inutilmente di neutralizzare le macchine, le Nazioni Unite decisero di costituire una task force chiamata Overwatch. Questo piccolo gruppo sperimentale doveva includere il meglio che il mondo aveva da offrire, con lo scopo di contrastare i robot in una guerra asimmetrica. L’elenco di agenti plausibili per Overwatch includeva due membri del programma di potenziamento dei soldati: Morrison e Gabriel Reyes. Reyes, un ufficiale veterano esperto e altamente rispettato, era cresciuto in un ambiente completamente diverso dall’Indiana rurale: il crogiolo urbano di Los Angeles. Nonostante le loro differenze, i due soldati divennero amici: la loro decisione di unirsi insieme a Overwatch avrebbe cambiato il mondo, nel bene e nel male.

Il comando di Overwatch venne assegnato a Reyes, ma a lungo termine Morrison avrebbe avuto un impatto maggiore sul gruppo. Era capace di tirare fuori il meglio dalle persone attorno a sé e aiutò a modellare i differenti (e spesso conflittuali) agenti di Overwatch, trasformandoli in una forza militare compatta. Nell’unità, trovarono la forza per sconfiggere i robot e mettere fine alla Crisi degli Omnic.

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“Anche io nutrivo dubbi sull’eventuale successo di Overwatch,” dichiarò ai tempi il Segretario Generale delle Nazioni Unite Gabrielle Adawe, una delle figure chiave di Overwatch, alla fine della Crisi degli Omnic, “ma Morrison non si è mai arreso. Non si è semplicemente limitato a soddisfare le nostre aspettative su ciò che Overwatch e i suoi agenti potevano compiere: le ha totalmente surclassate”.

Le Nazioni Unite ricompensarono Morrison per i suoi contributi, nominandolo ufficialmente comandante di Overwatch. Reyes venne messo da parte, e ciò creò una frattura tra i due uomini che nel tempo portò a tragiche conseguenze.

Con la fine della Crisi degli Omnic, Overwatch ottenne una posizione sempre più prominente nel panorama mondiale: l’arrivo di investimenti e risorse diedero all’organizzazione, ormai divenuta pubblica, un’influenza globale. Il mondo celebrava gli agenti di Overwatch come eroi, ma nessuno era riverito quanto Morrison. Divenne il volto di Overwatch, un simbolo di speranza, dalle strade acciottolate di King’s Row ai soffocanti mercati notturni di Bangkok.

Il Comandante Operativo Morrison prospettava un futuro luminoso per l’umanità. Sotto il suo comando, Overwatch divenne una forza di pace e un motore per l’innovazione, fornendo le basi per sviluppi scientifici in campi che spaziavano dall’esplorazione spaziale alla ricerca medica. Ma nonostante la crescita del potere di Overwatch, Morrison continuava a dedicarsi alla gente che lo circondava. Addestrava personalmente i nuovi agenti, instillando in loro i nobili ideali di Overwatch. Ai funerali di Morrison, Reinhardt Wilhelm, uno dei membri del gruppo originale, disse: “Ha dedicato tutto se stesso a Overwatch. Era la nostra bussola morale. La nostra ispirazione. Il nostro fidato amico.”

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Morrison e i suoi compagni diedero inizio a un’era di pace e prosperità senza precedenti, che purtroppo non era destinata a durare. Due decadi dopo la conclusione della Crisi degli Omnic e il salvataggio dell’umanità da parte di Overwatch, l’organizzazione venne messa in ginocchio da una serie di agghiaccianti asserzioni: negligenze che avevano portato al fallimento di missioni ad alto profilo, corruzione e cattiva gestione, diffusione incontrollata delle armi, abusi dei diritti umani e altro ancora.

Un comitato speciale delle Nazioni Unite avviò una lunga indagine riservata per valutare queste denunce. I risultati dell’inchiesta portarono allo smantellamento di Overwatch, e i suoi agenti un tempo tanto amati divennero oggetto di derisione e sospetto da parte dei media. Ma prima che tutto ciò succedesse, un’altra tragedia fece tremare Overwatch e divenne il rantolo di morte dell’organizzazione.

Mentre erano in corso le indagini delle Nazioni Unite, il quartier generale svizzero di Overwatch andò distrutto in quello che sembrava essere un tragico incidente. Tra le vittime figuravano i nomi di Morrison e Reyes. Le Nazioni Unite confermarono ripetutamente che non c’erano prove per considerare doloso l’evento. Ciò nonostante, una fonte anonima mi ha dato accesso a rapporti segreti e ad altri dati che forniscono un’immagine ben diversa degli ultimi giorni di Overwatch.

“IN SEGUITO ALLA NOMINA DI MORRISON A COMANDANTE OPERATIVO, LA SUA RELAZIONE CON REYES È CAMBIATA RADICALMENTE. LA TENSIONE È DIVENTATA SEMPRE PIÙ MARCATA COL PASSARE DEL TEMPO. HO TENTATO PIÙ VOLTE DI RIAPPACIFICARLI. TUTTI NOI CI ABBIAMO PROVATO. OGNI TANTO PURTROPPO, QUANDO I LEGAMI PIÙ INTIMI SI SPEZZANO, PUOI SOLO SPERARE DI NON TROVARTI IN MEZZO AL FUOCO INCROCIATO.”

I documenti indicano che il gruppo si era frammentato in seguito a una ribellione interna. Da una parte c’era Morrison, determinato a tenere assieme ciò che restava di Overwatch. Dall’altra Reyes, i cui scopi sono a oggi ancora ignoti. A quanto sembra, tra i due uomini sarebbe scoppiato uno scontro a fuoco nelle profondità della base di Overwatch e il combattimento avrebbe causato l’esplosione che distrusse la struttura e mandò in fumo i sogni di un’intera generazione.

Secondo gli ex agenti di Overwatch, tutto ciò era inevitabile. “In seguito alla nomina di Morrison a Comandante Operativo, la sua relazione con Reyes è cambiata radicalmente” affermò la dottoressa Angela Ziegler, direttore medico di Overwatch, durante un’inchiesta delle Nazioni Unite. “La tensione è diventata sempre più marcata col passare del tempo. Ho tentato più volte di riappacificarli. Tutti noi ci abbiamo provato. Ogni tanto purtroppo, quando i legami più intimi si spezzano, puoi solo sperare di non trovarti in mezzo al fuoco incrociato”.

I dati delle Nazioni Unite riportano un evento ancora più inquietante: il corpo di Morrison non è mai stato recuperato.

Questa rivelazione potrebbe spiegare la recente serie di furti e attacchi d’alto profilo che ha dominato ai notiziari. Un vigilante mascherato, battezzato “Soldato 76” dalle autorità, è considerato il principale sospettato in questi incidenti. Oltre a bombardare uffici corporativi e istituzioni finanziarie negli Stati Uniti, questo individuo è penetrato in alcune ex basi di Overwatch, rubando tecnologie di alto livello, tra cui alcune armi sperimentali, e provocando ingenti danni.

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Ho sentito numerose teorie secondo cui il Soldato 76 sia in realtà Jack Morrison, teorie che ho sempre considerato fasulle. Ma basandomi su tutto ciò che ho recentemente visto, inizio a credere che non siano poi così improbabili.

Gli ufficiali delle Nazioni Unite hanno deciso di non commentare la presunta identità del Soldato 76. Ciò nonostante, il personale di sicurezza presente nelle ex basi di Overwatch assaltate descrive il soggetto come un esperto in tattiche militari segrete. I filmati della sorveglianza mostrano il Soldato 76 impegnato in azioni che richiedono forza e resistenza sovrumane. Sotto mia richiesta, il dottor Amir Nejad, noto esperto forense, ha analizzato tali filmati e ha confermato che il Soldato 76 ha esattamente la stessa altezza e corporatura di Morrison nell’ultima sua apparizione pubblica.

Se il Soldato 76 fosse davvero Morrison, che cosa sta facendo e perché?

La veridicità delle accuse rivolte a Overwatch anni fa resta ancora un punto conteso. Alcuni esperti storici e politici si chiedono quali possano essere stati i motivi che spinsero ad accusare di corruzione il gruppo. Forse il Soldato 76 è in missione per vendicare la caduta di Overwatch e redimerne il nome? Sta davvero cercando di svelare la vasta cospirazione che ha screditato e distrutto Overwatch? O forse è solo un vecchio soldato adirato, che vive all’ombra di una gloria ormai perduta, dedito a combattere una guerra fantasma che crede ancora in corso?

Anche io, figlia della Generazione Overwatch, so che gli scenari più altruistici sono frutto della fantasia. Le avventate attività del Soldato 76 e la sua propensione a mettere in pericolo la vita degli innocenti provano che non è guidato dalle più nobili delle intenzioni. È solo un uomo che persegue i propri interessi, un altro farabutto in combutta con i despoti e i signori del crimine internazionale che terrorizzano le nostre comunità tutti i giorni.


Di fronte alla tomba di Morrison nel Cimitero Nazionale di Arlington, mi torna in mente la serenità dell’Indiana rurale. Come un mare di granoturco, limpide file di lapidi bianche sembrano estendersi in ogni direzione.

In questo luogo di riflessioni e di ricordi agrodolci, mi rendo sempre più conto che il Soldato 76 non può essere il Jack Morrison che ho conosciuto nella mia infanzia. Il Morrison che conoscevo non si nasconderebbe dietro a una maschera, non piazzerebbe bombe e non ruberebbe armi mentre il mondo attraversa un altro anno di guerra e sofferenza.

Quel Morrison è stato seppellito qui sei anni fa. Tutto ciò che resta è l’ombra dell’eroe che fu un tempo.

La superstar NBA Luka Doncic raggiunge la Top 500 in Overwatch 2

La superstar NBA Luka Doncic raggiunge la Top 500 in Overwatch 2

Profilo di Gosoap
10/05/2024 09:26 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
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La superstar NBA Luka Doncic ha raggiunto la Top 500 in Overwatch 2, uno dei migliori giocatori al mondo sia fuori che dentro al campo, nonostante sia attualmente impegnato nella corsa al titolo con i Dallas Mavericks.

A volte può sembrare surreale che atleti di fama mondiale siano in alcuni casi giocatori normali come tutti noi. Ma che dire di uno come Doncic che riesce ad essere al top del proprio sport e contemporaneamente al top di un videogioco?

L’impresa di Doncic su Overwatch 2 diventa virale: leggenda vera

Luka Doncic è da sempre un grande fan di Overwatch, tanto da essere capitato recentemente in una partita con uno streamer in una lobby Grand Master e averlo riconosciuto istantaneamente, dimostrando così il suo interesse per il gioco.

Su Instagram, l’8 maggio, Doncic ha postato una foto del suo rank come Tank subito dopo una vittoria.

Non sappiamo esattamente quale sia il rank di Doncic, ma da una piccola porzione dell’emblema di Grand Master sul lato sinistro dell’immagine, possiamo intuire che si tratti di High Elo.

Il fenomeno della pallacanestro ha effettivamente raggiunto questo traguardo strabiliante mentre giocava su un laptop, non esattamente la migliore configurazione per le classifiche più competitive.

Doncic è stato avvistato nelle lobby Grand Master già l’anno scorso, quindi potrebbe addirittura non essere la sua prima volta nella Top 500.

Che ne pensate? Come al solito la discussione è assolutamente aperta!

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Overwatch 2, i devs annunciano imponenti modifiche per i TANK

Overwatch 2, i devs annunciano imponenti modifiche per i TANK

Profilo di Stak
03/05/2024 12:44 di Marco "Stak" Cresta
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Mediante uno speciale dedicato, gli sviluppatori di Overwatch 2 hanno anticipato alcune importanti modifiche che colpiranno presto gli eroi del gioco.

Nello specifico, saranno i tank i “bersagli” dei vigorosi bilanciamenti in arrivo nelle prossime settimane. Oltre a svariati interventi che riguarderanno tutti gli eroi della classe in questione, sono attesi anche dei bilanciamenti più specifici per la Regina dei Junker e Wrecking Ball.

Non solo tank però, visto che pare siano già stati programmati degli ulteriori bilanciamenti (definiti “miglioramenti”) per Junkrat, Echo e Hanzo. Ne sapremo certamente di più nel corso del mese di Maggio.

Andiamo a leggere tutti i dettagli nelle note ufficiali…

Overwatch 2: patch di bilanciamento per i TANK

In Overwatch 2, i tank sono eroi imponenti che resistono ai momenti più duri degli scontri, permettendo ai loro compagni di squadra di effettuare eliminazioni. Dato che sono bersagli impegnativi da abbattere, le composizioni delle squadre spesso si concentrano su strategie volte a neutralizzarli rapidamente o a compromettere il loro posizionamento sfruttando abilità di spostamento. Abbiamo ricevuto feedback sia sulla fragilità eccessiva dei tank, che rischiano di essere eliminati troppo velocemente, sia sulla loro eccessiva resistenza.

Ecco perché il nostro aggiornamento di metà stagione aiuterà a bilanciare la quantità di colpi che possono subire i tank per resistere meglio in combattimento. Innanzitutto, stiamo potenziando la loro abilità passiva affinché fornisca una riduzione del 25% dei danni subiti da colpi alla testa, consentendo loro di resistere meglio durante gli scontri. Inoltre, stiamo aumentando la resistenza dei tank alle respinte dal 30% al 50%, per permettere loro di stare in prima linea molto più a lungo e non essere troppo soggetti alle abilità di spostamento.

Modifiche che influenzeranno i tank di Overwatch a livello generale…

Ma non solo, stiamo apportando modifiche che influenzano i tank anche a livello generale. Per esempio, vogliamo ripristinare la riduzione danni dell’armatura in modo che riduca nuovamente cinque danni per proiettile, fino a un massimo del 50%. Di conseguenza, eroi come Reaper e Tracer dovranno impegnarsi più a fondo per abbattere eroi come Reinhardt. Gli eroi che infliggono danni concentrati con ogni proiettile saranno ancora efficaci, ma questi tank avranno mezzi migliori per contrastare quel tipo di danni.

Abbiamo inoltre apportato una leggera modifica al recupero passivo della salute a livello generale, con l’obiettivo di consentire ai tank più mobili di tornare più rapidamente in prima linea. Ora, l’abilità passiva di rigenerazione della salute per tutti gli eroi non sarà più di 20 salute al secondo, ma di 10 salute più il 5% della salute massima al secondo. In questo modo, un eroe come Reinhardt recupererà salute a un tasso di 45 salute al secondo in una partita con coda ruoli.

Nel complesso, questi cambi dovrebbero migliorare l’esperienza generale per chi utilizza i tank e al tempo stesso migliorare il bilanciamento del gioco. Con queste modifiche, penso che influenzeremo notevolmente il meta per il resto della Stagione 10.

In arrivo anche dei bilanciamenti individuali su Overwatch 2 per i TANK

Per quanto riguarda i cambi più individuali, la Regina dei Junker sta ricevendo miglioramenti a Urlo di Comando, tra cui la riduzione del suo tempo di recupero a 12 secondi, ma anche il fatto che sarà possibile attivarlo persino durante la canalizzazione di altre abilità come Mattanza o Furia. Questa modifica dovrebbe permettere alla nostra Regina di affrontare scontri più intensi in cui è necessario ingaggiare più rapidamente.

Con Wrecking Ball abbiamo visto una maggiore creatività di gioco dopo i cambi a Rampone, ma stiamo comunque potenziando leggermente la sua capacità di contribuire agli scontri. Aumenteremo da 50 a 60 i danni da impatto di uno schianto alla massima velocità dovuto a Rampone. Il blocco del movimento dei nemici provocato da Stella Cadente, inoltre, sarà aumentato da 0,5 secondi a 0,75 secondi. Infine, Campo Minato sarà un po’ più minaccioso grazie all’aumento dei danni da esplosione da 130 a 165 e della respinta da 5 a 10 metri.

Ci sono anche altri aggiornamenti in arrivo a metà stagione, tra cui alcuni miglioramenti minori a Junkrat, Echo e Hanzo, ma li riveleremo quando potrai gettarti nella mischia per testarli con l’arrivo della patch di metà stagione il 14 maggio. Per questa settimana è tutto! Grazie dell’attenzione e… creiamo un gioco fantastico.

 

Cosa ne pensate di queste anticipazioni dei devs community? I main tank sono soddisfatti di queste “attenzioni” da parte degli sviluppatori per la loro classe preferita? La discussione, come sempre, è aperta!

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La Blizzcon 2024 è stata cancellata!

La Blizzcon 2024 è stata cancellata!

Profilo di Stak
29/04/2024 16:03 di Marco "Stak" Cresta
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La scorsa settimana la società statunitense Blizzard ha annunciato la cancellazione definitiva dell’edizione 2024 della Blizzcon!

Ormai da più di 10 anni, la Blizzcon è un appuntamento “fisso” per tutti gli appassionati dei titoli Blizzard, durante il quale gli sviluppatori aggiornano player e community delle più interessanti novità in arrivo nei successivi 12 mesi.

Nel 2023 ad esempio, Blizzard sfruttò l’evento per rivelare la prima espansione di Diablo 4 chiamata Vessel of Hatred, ma anche svariate espansioni per World of Warcraft e altro ancora.

Il 2024 sembra invece più “carente” lato novità, e quindi i devs hanno optato per la “sospensione” della Blizzcon.

Non ci sarà la Blizzcon 2024, ma Blizzard sarà presente alla Gamescom

In un comunicato specifico sul tema, Blizzard ha affermato: “Dopo un’attenta considerazione nell’ultimo anno, noi di Blizzard abbiamo preso la decisione di non tenere la BlizzCon nel 2024. Questa decisione non è stata presa alla leggera poiché la BlizzCon rimane un evento molto speciale per tutti noi e sappiamo che molti di voi non vedevano l’ora“.

Sempre all’interno del comunicato possiamo anche leggere: “Anche se ci stiamo avvicinando a quest’anno in modo diverso, e poiché abbiamo esplorato diversi formati di eventi in passato, state certi che siamo più entusiasti che mai di riportare la BlizzCon negli anni futuri.

Per celebrare queste prossime uscite e per riunire le nostre comunità in modi nuovi e speciali, condivideremo presto alcuni piani entusiasmanti per altre fiere e convenzioni del settore come Gamescom. Non vediamo l’ora di dirvi presto di più su questi piani“.

Per quanto la Blizzcon del 2024 sia stata annullata, scopriamo quindi che le intenzioni di Blizzard sono quelle di “tornare” in alcune delle fiere più importanti del mondo… Quelle stesse fiere in cui, specialmente nel corso di questi ultimi anni, Blizzard è stata spesso assente.

Il post completo: 

Dopo un’attenta valutazione nel corso dell’ultimo anno, noi di Blizzard abbiamo deciso di non organizzare la BlizzCon nel 2024. Questa decisione non è stata presa a cuor leggero, poiché la BlizzCon è un evento molto speciale per tutti noi e sappiamo che molti di voi la attendono con ansia. Stiamo affrontando quest’anno in modo diverso e abbiamo già esplorato diverse tipologie di eventi in passato… Tuttavia ti assicuriamo che non vediamo l’ora di riproporre la BlizzCon in futuro.

Nei prossimi mesi condivideremo ulteriori dettagli sui nuovi titoli in arrivo quest’anno… Tra cui World of Warcraft: The War Within e la prima espansione di Diablo IV, Vessel of Hatred. Per celebrare queste prossime uscite e unire le nostre community in modi nuovi e speciali, presto condivideremo i nostri entusiasmanti programmi per altre fiere e convention del settore, come la Gamescom. Non vediamo l’ora di poterti svelare di più! Attendiamo con grande entusiasmo anche le tappe dell’Overwatch Champions Series al Dreamhack di Dallas e al Dreamhack di Stoccolma. Inoltre, siamo felici di organizzare numerosi eventi mondiali in presenza per celebrare il 30° anniversario di Warcraft!

Che andranno ad aggiungersi ai festeggiamenti che si terranno all’interno dei giochi della saga per tutto il 2024. Sebbene questi eventi siano diversi dalla BlizzCon… Stiamo sfruttando tutta la nostra creatività e immaginazione per assicurarci che abbiano lo stesso spirito celebrativo e di unione.

Ci auguriamo che queste occasioni, assieme ai vari eventi del settore trasmessi in diretta in cui condivideremo ciò che accade nei nostri universi di gioco, possano catturare l’essenza di ciò che rende la community di Blizzard così speciale.

Indipendentemente dal modo in cui sceglierai di partecipare agli eventi di quest’anno, che sia di persona o virtualmente, non vediamo l’ora di vederti lì!

Cosa ne pensate di questa decisione dei devs community? Fatecelo sapere con un commento su uno dei nostri gruppi ufficiali… La discussione, come sempre, è assolutamente aperta!

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