Un ciclo di carte completato dopo 12 anni: gli Ultimatum di Ikoria
(Copertina: Cruel Ultimatium, art alternativa Commander 2013, From the Vault 20, Modern Masters 2013 e 2017; by Todd Lockwood)
Tra le prime rivelazioni fatte da Mark Rosewater sulla nuova espansione, Ikoria: Lair of Behemoths, una in particolare ha suscitato l’entusiasmo dei giocatori di Magic: the Gathering. Rosewater disse, attraverso il suo blog, BlogAtog, che con Ikoria, Wizards avrebbe terminato di stampare un ciclo di carte iniziato oltre 10 anni fa.
Le aspettative dei giocatori sono state quasi completamente soddisfatte poichè con Ikoria si chiuderà il ciclo delle carte Ultimatum, iniziato nel 2008 con Shards of Alara.
Parlo di aspettative non completamente soddisfatte perchè c’era chi (come il sottoscritto) si aspettava la chiusura del ciclo delle Canopylands, iniziato con la stampa di Horizon Canopy in Future Sight nel 2007 e parzialmente proseguito con la stampa di altre 5 terre (Fiery Islet, Nurturing Peatland, Silent Clearing, Sunbaked Canyon e Waterlogged Grove) con l’abilità “1, Tap, Sacrifice this land: Draw a Card”, con il set speciale Modern Horizons, uscito l’anno scorso, ma purtroppo non sarà così.
Breve Storia degli Ultimatum
Ad ogni modo, avremo gli Ultimatum. Ma cosa sono gli Ultimatum?
Gli Ultimatum sono carte non creatura, in particolare Stregonerie, con un costo di 7 mana tutti specifici e di 3 diversi colori. Queste carte nacquero con l’espansione Shards of Alara (Frammenti di Alara in italiano), stampata nel 2008. Le prime 5 carte di questo ciclo si rifacevano ai trittici di colori corrispondenti ai 5 frammenti nel quale il Piano di Alara era diviso, frammenti che da quel momento avrebbero dato il loro nome ai mazzi che utilizzano queste combinazioni di colori.
Abbiamo avuto, quindi, un Ultimatum di colori Bant, uno di colori Esper, uno Grixis, uno Jund ed uno Naya.
I primi 5 Ultimatum non ebbero grande impatto nel Magic competitivo per via del loro costo di lancio difficile da sostenere e, nel caso di alcuni, del rapporto costo di lancio-effetto non buono. L’unica eccezione in questo senso fu Cruel Ultimatum, che divenne caro ai giocatori, in particolar modo a Gabriel Nassif, Pro Player francese, che vinse il Pro Tour Kyoto nel 2009 (formato Standard) giocando un 4c Control con 2 copie di questa carta nel mazzo e fu protagonista, nei quarti di finale del torneo, del momento storico che potete vedere cliccando su qui)
I Nuovi Ultimatum di Ikoria
Le nuove 5 carte Ultimatum non sono diverse da quelle realizzate in Shard of Alara: mantengono il costo di mana di 7 mana tutti specifici, sono Stregonerie, mantengono la parola “Ultimatum” nel nome e sono, anche questa volta, carte tricolore. I trittici di colori di queste nuove carte di Ikoria sono quelli i cui nomi provengono dai Clans di Tarkir introdotti con l’espansione Khans of Tarkir del 2014. Avremo, quindi, un Ultimatum Mardu, uno Sultai, uno Jeskai, uno Temur ed uno Abzan.
Eerie Ultimatum (colori Abzan)
Guardando questa carta si pensa subito a mazzi la cui strategia consiste nell’avere molte carte al cimitero poichè ci consente di rianimare TUTTO. Eerie Ultimatum (o Ultimatum Sovrannaturale, come sarà probabilmente tradotta in italiano) ci permette di riavere in gioco un qualsiasi numero di carte permanente e potrebbe quindi trovare spazio in mazzi self-mill o Reanimator (questi ultimi in Commander probabilmente).
Emergent Ultimatum (colori Sultai)
Parte Gift Ungiven e parte Mind’s Desire, Emergent Ultimatum ci consente di prendere 3 carte monocolore con nome diverso, rivelarle al nostro avversario che ne dovrà scegliere una (questa è la “parte Gifts Ungiven” della carta) che rimischieremo nel mazzo e potremo lanciare le altre 2 senza pagare il loro costo di mana (“parte Mind’s Desire” della carta).
Tralascerò tutte le cose sbagliate che questa carte potrà originare in formati come Commander e vi dirò che in Standard, Emergent Ultimatum potrebbe trovare posto in mazzi Sultai Dreadhorde dove la scelta alla quale si potrebbe costringere l’avversario è quella tra Cavalier of Thorns, Command the Dreadhorde e Nissa, Who Shakes the World. Altra opzione potrebbe essere quella di una build più incentrata verso il blu con Thassa, Deep-Dwelling ed Agent of Treachery. La scelta qui sarebbe tra una delle 2 carte menzionate ed un’altra win condition (Kiora Bests the Sea God, Thassa’s Oracle ecc…)
Genesis Ultimatum (colori Temur)
Genesis Ultimatum è una Collected Company che costa 7 anzichè 4, guarda le prime 5 anzichè 6 e mett in gioco non solo le creature, ma anche le terre, i planeswalker, gli incantesimi e gli artefatti. Inoltre, le carte con messe gioco vengono aggiunte alla nostra mano, anzichè messe in fondo al mazzo. In pratica, Genesis Ultimatum fa’ un +4 (5 carte – 1 utilizzata che è l’Ultimatum = 4 carte in più) al nostro vantaggio carte. Parlando di giocabilità in Standard, potrebbe trovare spazio in Temur Reclamation, mazzo che ha a disposizione molto mana per via del trigger di Wilderness Reclamation. In alternativa, si potrebbe costruire un Temur Ramp con Genesis Ultimatum e carte ormai “evergreen” del formato come Growth Spiral e Uro, Titan of Nature’s Wrath.
Inspired Ultimatium (colori Jeskai)
Inspired Ultimatum ci consente si infliggere 5 danni ad un qualsiasi bersaglio, fa’ guadagnare 5 punti vita ad una giocatore e di pescare 5 carte. In Standard, potrebbe vedere tranquillamente gioco come motore di vantaggio o addirittura come chiusura di partita (anche se non penso sia migliore di Dream Trawler in questo senso) di un eventuale Jeskai Control. Non escluderei anche mazzi folli come un 4c con Wilderness Reclamation oppure una eventuale inclusione di questa carta in Jeskai Fires.
Ruinous Ultimatum (colori Mardu)
L’Ultimatum di 3 colori che hanno rimozioni di massa nel loro arsenale non poteva essere altro che una rimozione di massa. Ruinous Ultimatum è però di un trittico di colori che, a differenza dell’effetto della carta (che è un Planar Cleansing solo sul campo di gioco avversario), storicamente non ha molto a che fare con le strategie Control. Ma non è detta l’ultima parola, in fin dei conti, Theros Beyond Death ha portato tanti incantesimi e carte giocabili allo Standard e potrebbero risorgere dalle ceneri carte come Ethereal Absolution che finora non sono state protagoniste del formato.
Conclusioni
In conclusione, sebbene gli Ultimatum non siano le tanto agoniate Canopylands/Drawlands, queste nuove 5 carte sono, a mio parere, migliori delle precedenti 5 appartenenti allo stesso ciclo di carte e potrebbero trovare gioco, nel mazzo giusto, anche al di fuori dello Standard, i formati come il Pioneer. Dubito fortemente verranno giocate in Modern o in Legacy, poichè sono formati ormai con mazzi top tier difficilmente sganciabili dal loro status e con una durata delle partite troppo breve da consentire il lancio di magie a costo 7.
Personalmente, trovo queste nuove carte molto belle e non vedo l’ora di provarle!