Speciale playoff EU: G2 Esports, primo posto
Siamo infine giunti ai primi classificati dello Spring Split: i G2 Esports. Veri e propri underdogs, ad inizio stagione nessuno si aspettava da loro un buon risultato, tanto meno il primo posto finale.
Come gli H2K, inizieranno il proprio cammino nei playoff a partire dalle semifinali, dove affronteranno una fra Unicorns of Love ed Origen.
Da Squadra neo-promossa a vincitrice dello split: di certo non parliamo di un avvenimento comune, ma com’è successo? I G2 Esports, sotto il profilo del gioco di squadra e delle tattiche, ricordano molto i Fnatic dell’anno scorso. Tendono ad optare in tutti i game per la stessa tattica, ossia aggredire fin dall’early ed in maniera ripetuta i nemici, puntando ad accumulare più vantaggio possibile.
Quando si punta sempre sulla stessa strategia ci sono però due possibili risultati: il primo è che gli avversari riescano a prenderti le contromisure, portandoti al fallimenti; il secondo è che tu la esegua talmente bene da risultare un vero e proprio tritacarne, sconfiggendo chiunque ti si pari di fronte. Quest’ultimo è decisamente il caso dei G2, mattatori dello spring split.
I risultati dello split ci portano a ritenere i G2 i principali pretendenti al titolo, avendo loro portato a casa più vittorie di tutti. I fatti però cambiano leggermente de andiamo a considerare gli scontri diretti fra le tre squadre al vertice. Infatti H2K, G2 e Vitality hanno tutte pareggiato i punti l’una contro l’altra; nessuna è riuscita ad emergere chiaramente come più forte. Volessimo proprio trovare un dettaglio risolutivo, potremmo dire che per i G2 Esports sia finita in crescendo. Kikis e company hanno infatti perso tutte le partite contro i migliori nella prima parte di stagione, per poi vincerle tutte nella seconda. Questo non può che denotare un migliore affiatamento dei componenti del team e conseguentemente maggiori chance di portare a casa il titolo.
Nonostante nessuno se lo sarebbe mai aspettato pochi mesi fa, i G2 hanno uno dei migliori roster della lega, anche sotto il profilo individuale. Per i fan europei, il più conosciuto fra i loro giocatori è senz’altro il top laner Mateusz “Kikis” Szkudlarek, ex jungler degli Unicorns of Love. Kikis ha utilizzato un po’ tutti i tipi di top laner durante lo split, dagli split pusher, come Fiora, ai tank/utility, come Rammus, ed ha sempre richiesto al proprio team poche risorse, che sono state investite principalmente nelle altre due lane.
Il vero artefice del dominio G2 è stato a furor di popolo Kang-yoon “Trick” Kim, jungler coreano proveniente dai CJ Entus, aggiudicatosi il titolo di MVP dello split. Un po’ come fu per Reignover nei vecchi Fnatic, il vantaggio accumulato in early dai vincitori dello spring split è sempre passato dalle mani del jungler, veramente onnipresente.
Luka “PerkZ” Perkovic è stato il secondo giocatore della squadra ad aggiudicarsi un riconoscimento, ossia quello di “outstanding rookie”, miglior novellino. Oltre a questo si è pure classificato secondo nella graduatoria degli MVP, alle spalle del compagno. Il mid laner è sicuramente riuscito ad imporsi come uno fra i migliori nel proprio ruolo, riuscendo a non sfigurare mai davanti ad avversari di calibro mondiale.
La bot lane, composta da Kim “Emperor” Jin-hyun e Glenn “Hybrid” Doornenbal, è l’ultimo pezzo di questo mirabolante puzzle. Entrambi hanno dimostrato di essere ottimi giocatori, con il support che è sembrato anche meglio dell’adc, il quale ci ricorda vagamente Doublelift: ottime meccaniche e qualche decisione un po’ troppo avventata. Ci sovviene, ad esempio, qualche flash utilizzato aggressivamente per assicurarsi una kill, che ha portato poi inevitabilmente alla morte del tiratore coreano.