LEC: i Fnatic ora sognano il group stage
Questo spring split della LEC sta progressivamente diventando più interessante, viste le sorprese che vediamo di giornata in giornata. L’improvviso risveglio dei Fnatic, inoltre, sta aggiungendo pepe ad una qualificazione per il group stage sempre meno scontata.
Gli arancio-neri hanno infatti trovato la loro terza vittoria di fila, battendo gli avversari diretti dei MAD Lions. La squadra spagnola non naviga in buone acque, ed aveva bisogno di questo punto per rimanere a galla. Insomma, questa ultima settimana sarà davvero rovente.
Andiamo quindi a vedere cosa è successo in questa settimana giornata, nell’attesa delle partite odierne che saranno decisive per molti team.
La settimana giornata dello spring split della LEC
L’ombra della vittoria
Dopo una stagione ricca di alti e bassi, gli Astralis hanno finalmente fatto un decisivo passo in avanti per lockare il loro posto all’interno del group stage della LEC battendo i poveri Heretics. I danesi, nella partita giocata ieri, hanno completamente dominato i loro avversari, costruendo un gioco incentrato principalmente sullo snowball della botlane.
Sin dai primi minuti, infatti, 113 ha catalizzato il gioco della sua corsia inferiore, concentrando le sue azioni proprio in questa zona della mappa. Questo ha permesso a Kobbe di garantirsi un vantaggio consistente per la sua Jinx. Una Jinx che è diventata efficace prima del previsto, minacciando il team avversario già a partire dal mid-game.
A questo unite anche l’interessante pick di Zed in mano a LIDER che, nonostante inizialmente sia stato piuttosto inutile, è riuscito a cogliere impreparati gli Heretics durante diversi fight. Ad un certo punto il vantaggio degli Astralis ha raggiunto un livello esagerato, consentendo alla squadra di gestire le rotazioni a proprio piacimento e li ha portati verso una vittoria piuttosto facile.
Colpo di reni
La partita giocata tra KOI ed Excel è stata, a dir poco, una follia. Benché inizialmente i due team si fossero scontrati ad armi pari, in una situazione in cui nessuno riusciva a prendere vantaggio, ad un certo punto Odoamne e compagni hanno preso il largo.
Grazie ad un fight maldestro giocato dai KOI davanti il pit del Barone Nashor, il team britannico è riuscito ad assicurarsi l’obiettivo e diverse kill importanti. Questo ha permesso agli XL di costruire rapidamente un vantaggio consistente, sfruttato bene per chiudere tutte le iniziative avversarie e premere sulla base.
Un piano davvero ben congeniato, facilitato da dei KOI un po’ smarriti e protagonisti di alcuni errori grossolani. Ma, come diciamo sempre, questa squadra non muore mai. Ed al minuto 33 è arrivato il colpo di reni tanto atteso, guidato da un Comp scatenato con la sua Zeri. Il tiratore greco ha fatto piazza pulita dei suoi avversari, premettendo al suo team di rientrare in partita.
Da quel momento in poi, gli Excel sono andati completamente nel panico. I ragazzi hanno provato a forzare la vittoria con delle manovre disperate, che non hanno fatto altro che accelerare il loro percorso verso la sconfitta. I KOI hanno mantenuto il sangue freddo, aspettando gli errori avversari che sono puntualmente arrivati. In questo modo, Malrang e compagni, si sono garantiti una vittoria importantissima, lanciando nel baratro i poveri Excel.
Un’assurda sconfitta
Cosa diavolo è successo in questa giornata di LEC? Perché se la partita precedente è stata folle, quella giocata tra Vitality e BDS e stata anche peggio. I due team, infatti, hanno dato vita ad uno spettacolo incredibile. Inizialmente gli elvetici hanno provato a prendere il controllo del match, proponendo delle buone azioni che però non gli hanno garantito nulla di concreto.
I Vitality hanno risposto colpo su colpo, non tirandosi mai indietro ed anzi riuscendo a guadagnare una gold lead con il passare dei minuti. Vantaggio che si è fatto sempre più consistente, a causa dei ripetuti errori commessi dai BDS. In ogni fight i francesi riuscivano a trovare la chiave di volta giusta per vincere, non lasciando nemmeno le briciole ai propri avversari.
Una situazione che si è mantenuta stabile fino al minuto 37, quando i BDS hanno tirato fuori il coniglio dal cilindro. Adam e compagni sono riusciti a rubare un Barone importantissimo dalle grinfie dei loro avversari, dandosi speranza per una rimonta che comunque sembrava impossibile. Però, grazie a quel buff, si sono portati a casa una vittoria incredibile.
I BDS si sono subito lanciati sul push della corsia inferiore, mandando nel panico i poveri Vitality. Capitanati da un Adam mostruoso con Malphite, la squadra ha vinto tutti i fight successivi. Grazie a questo, la pressione sulla base è stata ingestibile per i francesi, che non hanno potuto fare altro che arrendersi.
Orgoglio
I Fnatic continuano la loro striscia positiva in LEC trovando la terza vittoria consecutiva contro dei MAD Lions un po’ dispersi. Il team arancio-nero, infatti, non ha nemmeno dovuto impegnarsi troppo per vincere ed assicurarsi il punto.
Rekkles e compagni hanno semplicemente giocato secondo le loro condizioni, sfruttando i continui errori della formazione avversaria. Errori che sono stati spesso grossolani, e che hanno permesso ai Fnatic di assicurarsi più obiettivi allo stesso tempo. I MAD non sono mai stati nelle condizioni giuste per poter reagire, e si sono subito lasciati sopraffare dalla forza dei britannici.
Bisogna anche fare un plauso al toplaner Oscarinin che, dopo un inizio difficile, sembra abbia trovato fiducia e stia iniziando a giocare senza ansia. La prestazione offerta ieri è significativa in questo senso, e ci fa capire che questo giocatore non è poi da buttare. Ha solo bisogno di tempo, come tutti i Fnatic del resto.
Ineluttabili
A chiudere questa giornata di LEC ci hanno pensato gli SK Gaming ed i G2 Esports, autori di una partita molto strana. Infatti, ad un primo sguardo, il match può sembrare disastroso per il team spagnolo, visto l’enorme vantaggio in kill ottenuto dai tedeschi. Eppure le cose sono molto diverse.
I G2, nonostante le molte kill concesse, si sono costruiti un vantaggio macroscopico enorme. Caps e compagni hanno giocato in maniera subdola, assicurandosi obiettivi e torri senza che gli SK potessero minimamente contestare. Questo ha portato ad una gold lead impossibile da rimontare, che con il passare del tempo ha fatto sentire il suo peso.
I Samurai hanno solo dovuto aspettare l’occasione giusta per vincere ogni fight grazie alla differenza in oggetti, portandosi a casa una vittoria importante in un game piuttosto strano.