LEC: i Fnatic battono i G2 ed ipotecano il group stage
Dopo le prime due settimane dello spring split della LEC in pochi avrebbero scommesso sui Fnatic. Una squadra che non sembrava avere una direzione, disunita ed in preda ad una crisi tecnica piuttosto grave. Eppure è bastata una singola vittoria per risollevare l’animo dei giocatori.
Da quel momento in poi qualcosa è scattato nelle teste di queste ragazzi, che si sono rimboccati le maniche ed hanno lockato un posto per il group stage. Una vera e propria impresa, nata con lo sfavore dei pronostici.
Andiamo però a vedere cosa è successo nell’ottava giornata, in attesa della nona ed ultima di questa sera.
L’ottava giornata dello spring split della LEC
Ad un passo dal baratro
Astralis ed Excel sono stati i protagonisti del game più veloce in questo spring split della LEC. I due team si sono inizialmente affrontati a viso aperto, scambiandosi kill e risorse in giro per la mappa.
Ma i danesi hanno sempre avuto una marcia in più piuttosto evidente, data da un 113 in splendida forma con Viego. Il jungler turco ha distrutto i suoi avversari ripetutamente, catalizzando le azioni dei suoi alleati in corsia centrale ed inferiore. Una presenza di mappa costante e pressoria, che non ha lasciato scampo ai giocatori degli Excel.
A tutto questo aggiungete un LIDER ed un Finn protagonisti di giocate spettacolari al limite dell’incredibile, ed avrete così la ricetta giusta per una vittoria tanto veloce quanto dominante. Gli Astralis, infatti, non hanno dovuto sforzarsi troppo per creare chissà quali strategie per vincere, ma hanno soltanto sfruttato la netta superiorità dei singoli giocatori chiudendo la pratica in 21 minuti e 43 secondi.
Ancora vivi
Sin dai primi minuti di partita, abbiamo visto dei MAD Lions estremamente dominanti, capaci di schiacciare gli SK Gaming senza problemi. Il protagonista assoluto è stato il jungler Elyoya, capace di essere ovunque con il suo Lee Sin.
Ma lo spagnolo non era mai da solo, dato che i roaming costanti di Nisqy (con Lissandra) e Hylissang (con Pyke) sono stati decisivi nell’economia generale della partita. I MAD hanno sfruttato questa cosa non soltanto per prendersi qualche kill, ma anche per gestire meglio le rotazioni sugli obiettivi maggiori. Uno stile di gioco opportunista che li ha portati ad avere ben 3000 gold di vantaggio dopo solo pochi minuti.
La loro è stata una valanga inarrestabile, che però ha travolto gli SK Gaming con lentezza. La squadra tedesca ha provato a resistere come poteva, ma alla fine si è dovuta arrendere ad una superiorità a tratti disarmante. Questo punto conquistato permette ai MAD Lions di poter rimanere a galla nella lotta per l’ultimo posto utile alla qualificazione per il group stage della LEC.
Inarrestabili
Nonostante lo scetticismo iniziale, i BDS hanno dimostrato di essere un gran bel team. Al momento dominano la classifica della LEC, vista la vittoria ottenuta ai danni dei KOI in match ricco di emozioni ma soprattutto di alti e bassi da parte della formazione elvetica.
Infatti, Adam e compagni, sono partiti subito fortissimo. Hanno attuato uno stile di gioco molto aggressivo, prendendo in contropiede i propri avversari. La formazione spagnola non ha saputo reagire, ed in early-game ha dovuto subire fin troppo.
Questa pressione ha concesso un enorme vantaggio ai BDS, che hanno potuto gestire la mappa a loro piacimento per diversi minuti. I KOI non hanno potuto fare nulla per ben 35 minuti, quando un errore degli avversari gli ha concesso un’apertura per tornare in partita. Infatti i BDS hanno provato una base race improbabile con nuc, che li ha lasciati in inferiorità numerica per il fight per il Barone Nashor. I KOI si sono subito avventati sui loro avversari, uccidendoli tutti ed assicurandosi anche l’obiettivo.
Ma tutto questo non è bastato ai poveri KOI. I BDS hanno giocato il fight successivo in maniera tanto ordinato quanto violenta, facendo a pezzi i loro avversari in pochi secondi ed assicurandosi la vittoria e la vetta della classifica.
Ritorno alla vittoria
Il game giocato contro il Team Heretics è stato inizialmente disastroso per i Vitality, che sembravano dispersi e quasi senza idee. In early-game hanno commesso tanti errori a livello singolo (Perzk si è anche fatto solokillare da Ruby), ma comunque il loro macro-game gli permetteva di rimanere a galla ed anche di essere in vantaggio di gold.
Una situazione che però è peggiorata con il passare dei minuti, vista la forza con gli Heretics continuavano a premere sui loro avversari. La squadra spagnola non si è mai tirata indietro, vincendo dei fight pesanti ed assicurandosi anche qualche obiettivo. Ma nonostante questo, Upset ha deciso che i Vitality non potevano perdere ed ha tirato fuori il coniglio dal cilindro.
Il tedesco si è reso protagonista di una giocata spettacolare al minuto 23, che ha fatto a pezzi gli avversarsi ed ha riportato in game la sua squadra. Ma il fight decisivo è poi arrivato al minuto 32. Gli Heretics si sono buttati tutti dentro per punire un errore di posizionamento di Perkz, forse sottovalutando la velocità di risposta del resto dei Vitality che sono immediatamente accorsi per salvare il loro midlaner. Qui hanno fatto piazza pulita degli avversari, ed hanno iniziato a premere sulla base.
Da quel momento in poi è stato tutto in discesa per la formazione francese, che in pochi minuti è riuscita a chiudere una partita più complicata del previsto ed a rialzarsi dopo una serie di sconfitte.
Il derby d’Europa
Signori, il derby della LEC è ufficialmente tornato in tutto il suo splendore. Fnatic e G2 hanno dato vita ad una partita che ci ha riportato alla mente i bei ricordi di questa rivalità storica, che negli ultimi si è andata a perdere a causa della parabola discendente degli arancio-neri.
Il team britannico, dopo uno split e mezzo di letargo, si è definitivamente svegliato e si è ritrovato. Nel game di ieri abbiamo visto dei Fnatic ordinati, aggressivi e bravi nel proporre il loro stile di gioco anche con un avversario più quotato. La sorpresa più grande continua ad essere il toplaner Oscarinin, che finalmente ha trovato quella fiducia che gli permette di offrire prestazioni di alto livello.
I Fnatic hanno così potuto giocare bene su tutta la mappa, sfruttando l’ottima sinergia tra Razork e Humanoid. I due hanno fatto il bello ed il cattivo tempo, guadagnandosi un vantaggio consistente. Tutto questo mentre si aspettava l’inevitabile scaling della Sivir di Rekkles, pronta a fare a pezzi i propri avversari durante i fight più tardivi.
La squadra ha semplicemente seguito questo copione, non senza errori sia chiaro. I G2 sono stati bravi nel tenersi a galla tramite il macro-game e la conquista di alcuni obiettivi chiave, ma ad un certo punto non hanno potuto reggere l’urto dello scaling di Jax, Azir e la già citata Sivir. Questi campioni, catalizzati dagli ingaggi di Wukong e Rakan, hanno avuto vita facile durante i fight, vincendoli quasi con facilità.
Sul finire della partita i Fnatic hanno provato a forzare la chiusura fin troppe volte, concedendo minuti e speranze ai G2 che ci hanno creduto fino all’ultimo secondo. Purtroppo per loro, però, alla fine non c’è stato nulla da fare e la vittoria è finita nelle mani degli arancio-neri.