I RACOON vincono il terzo posto al PG Nationals
Dopo uno split non dei migliori, con alti e bassi evidenti e un parziale di 5W e 9L, i RACOON vincono il terzo posto al PG Nationals Predator Summer Split 2018. La partita contro gli inFerno eSports rappresenta un po’ il nuovo contro il vecchio, uno dei team più recenti come formazione, i RACOON per l’appunto, contro uno dei team con più storia alle spalle, gli inFerno.
Dopo la serie conclusa per 2-0 per i Procioni, la redazione di Powned.it è riuscita ad intervistare, il capitano Aki e il coach Korax.
La finale
La serie della finale si conclude per 2 a 0, per i RACOON, i quali optano per il primo game per la “standard comp” con Lucian, mentre per la seconda partita è Swain il pick di Traitor, per la loro “bruiser/mage comp“. I giocatori che si sono distinti però in tutte e due le patite sono Aki, mid laner, e ShielD, il support.
Se nella prima partita sono emersi piccoli errori di decision making, che hanno rischiato di compromettere il game, la seconda partita sono bastati 21 minuti per vincere la partita.
Nel primo game infatti, i RACOON sono riusciti, sebbene in pari gold, a impostare un vantaggio sulla mappa prendendo torri e draghi. La differenza la fanno i fight dai 20 minuti in poi. Prima in netto vantaggio per i RACOON, successivamente in favore degli inFerno eSports. I procioni cadono nel tunnel vision di dover chiudere il game, ma forzano troppo la mano. Arrivati ai 40 minuti la combo Taric-Ryze permette di sporprendere gli avversari e vincere la parita.
Per la seconda partita della serie, sembrava di guardare un altra squadra, è soprattutto il capitano Aki che nella corsia inferiore vince anche in 2 contro 1. Quando tutte e tre le lane dei RACOON vincono, la squadra sa come abusarne e, forse anche vista la vittoria precedente, chiudono il game e la serie fight dopo fight e schermaglia dopo schermaglia in soli 21 minuti di gioco.
Parola ai RACOON
D: Complimenti per il traguardo. generalmente i team più importanti che vediamo nelle competizioni italiane sono proprio Outplayed e Forge (che competono per il primo posto), e poi iDomina e inFerno. Che cosa è cambiato durante lo split e soprattuto durante i playoff, che vi ha portato a questo risultato?
R. Korax: Diverse cose. Innanzitutto, a differenza delle altre associazioni che sono state fondate da diversi anni, i RACOON sono stati fondati il 30 Ottobre, questo ha comportato un periodo di assestamento. Siamo partiti dalla relegazione della Lega Seconda, arrivando ad un terzo posto di un evento live e di questo siamo contenti. Un’altra cosa che è cambiata è la mentalità, perchè abbiamo avuto all’inizio alcuni problemi con il vecchio coach, ma una volta allontanata la figura siamo riusciti a giocare in più tranquillità.
R. Aki: La cosa che principalmente è cambiata e che ci ha permesso di arrivare al terzo posto, secondo me, è stato il miglioramento graduale. Abbiamo iniziato il PG Nationals contro i MOBA e avevo l’impressione che il team non fosse ancora sviluppato. Mentre siamo migliorati molto, in poco tempo e questi sono i risultati.
D: Spesso vediamo Lucian scelto come primo pick per la corsia inferiore. Pensate che la “standard comp” sia la composizione migliore?
R. Korax: League of Legends, come altra cosa, è adattamento, nel senso che noi (come nella serie) abbiamo giocato entrambe, dipende molto dalla situazione e ogni draft è a se stante. Inoltre dipende anche dai giocatori che hai nel team e di quelli avversari. Non siamo ancora ad un livello da LCS, dove ogni giocatore ha una champion pool così ampia da permettersi di giocare tutto allo stesso livello. Il cambio di meta c’è stato parecchio negli ultimi mesi, siamo partiti da una fase in cui gli ADC erano la stella della Rift ad un momento in cui erano quasi scomparsi. Adesso stanno tornando, però ci sono anche altre opzioni.
R. Aki: Secondo me, il motivo per cui si vedono così tanto gli AD Carry in Italia è perchè non siamo ancora ad un livello molto alto. Molti AD Carry (si parla di giocatori, ndr) sono specializzati nei tiratori, di conseguenza è molto più facile andare nel comfort pick.
D: Nel primo game della serie, si è vista una leggera difficoltà nel chiuderlo. Ci sono state delle problematiche che abbiamo visto nello split, non nella partica contro i MOBA ROG, ma quest’oggi le abbiamo viste solo nel primo game. Qual è la problematica secondo voi?
R. Aki: Spesso ciò che sbagliamo è come settiamo le wave (minions), il lane management ,soprattutto delle sidelane, è una cosa su cui dobbiamo continuare a lavorare. Il decision making è un altro punto su cui possiamo lavorare. Avremmo potuto giocare 1-3-1 tutto il primo game, e questo non si sarebbe protratto così a lungo.
R. Korax: Sono abbastanza d’accordo con quello che ha detto Aki. Il lane management è un punto abbastanza critico per noi. Siamo molto approntati a vincere le lane in early game e nella fase tra mid e late game, c’è una fase di confusione generica. Ad esempio, non settando bene uno slow push in una side lane, ci troviamo poi a dover rallentare il ritmo di gioco e perdere il vantaggio di vision e pressione guadagnato in precedenza. C’è da dire che per molti è la prima LAN, stare davanti a 800 persone più lo streaming, non è la cosa più leggera del mondo. Soprattutto nelle fasi di chiusura della partita si può sentire di più la pressione.