Caso Andrew Tate-G2 Esports: Ocelote sospeso dal ruolo di CEO
Questa mattina vi avevamo parlato del caso Andrew Tate-G2 Esports, mostrandovi la tempesta social in cui Ocelote (presidente del team) è stato catapultato. Un caos mediatico che, in quel momento, sembrava non avere soluzione, visto il comportamento del CEO spagnolo.
Nonostante questo, però, poche ore fa è arrivata una notizia inaspettata. Infatti Carlos è stato sospeso dal suo ruolo in modo immediato, e non riceverà nemmeno lo stipendio durante questo periodo di punizione. Una decisione dura, ma che era assolutamente necessaria.
Ma andiamo a leggere il comunicato diffuso dal team sui social, cercando di capire per quanto tempo Ocelote rimarrà lontano dalla scena.
I nuovi sviluppi del caso Andrew Tate-G2 Esports
Il comunicato della squadra
“Hey G2ARMY, la notte scorsa vi abbiamo delusi. Le azioni del nostro CEO parlano un linguaggio che è in netto contrasto con i valori e la cultura di cui i G2 vivono e si sforzano di raggiungere. Per questo ci scusiamo. Sin dalla nostra fondazione, abbiamo lavorato duramente per costruire un ambiente sicuro ed incluso per godersi gli esports.
Questi sono solo dei piccoli passi nella direzione giusta che noi dobbiamo prendere come compagnia. Continueremo a fare del nostro meglio ogni singolo giorno, per migliorare noi stessi e tutta l’industria.
Dopo una discussione interna, Carlos ed il nostro Supervisory Board hanno deciso insieme che lui (Ocelote n.d.r.) si prenderà una pausa di otto settimane dal ruolo di CEO e di sospendere anche la sua retribuzione durante quel periodo. Grazie al G2ARMY ed a tutta la community esports per averci fatto prendere le nostre responsabilità.”
Una punizione utile?
Come vi abbiamo mostrato questa mattina, inizialmente Ocelote non aveva nessuna intenzione di scusarsi e/o cambiare idea su quanto accaduto. Aveva infatti dichiarato su Twitter che nessuno poteva giudicare le sue amicizie, e che lui decide da solo con chi festeggiare.
Insomma, il classico comportamento che chiunque conosca la figura di Carlos non trova nuovo. Nonostante questo, infliggere la punizione è stata la decisione giusta dal punto di vista prettamente mediatico. Infatti, anche se Ocelote non dovesse mai cambiare idea, queste otto settimane di “pausa” distoglieranno l’attenzione dal presidente ed anche dalle vicende del team che non riguardano gli esports.
Onestamente crediamo che, per ciò che riguarda i fatti, questo sia soltanto un “nascondere la polvere sotto il tappeto”. Una punizione utile solo per riabilitare il nome di Carlos e dei G2 Esports che, in futuro, eviteranno di coinvolgere una figura come quella di Andrew Tate sui loro social.
Tutto questo non sradica il problema dalla radice, che purtroppo è insito nell’educazione e nelle idee del singolo individuo. Speriamo davvero che la punizione possa essere utile a Carlos, ma davvero non pensiamo che possa sortire degli effetti quantomeno immediati.