CHI L’HA VISTO? – SERENA PIUMAROSSA
Serena Piumarossa – Il nuovo meta è ormai una realtà! Anche se ancora non si è stabilizzato del tutto, possiamo iniziare a tirare le prime somme. Ma non starò qui a decidere quale classe è più forte delle altre su Hearthstone.
Oggi voglio concentrarmi su una classe che non sta brillando: il Sacerdote. Il povero Anduin non vive il suo periodo migliore alla locanda e le ragioni del suo triste declino sono da ricercarsi nelle carte che possiede. Una in particolare.
Perché se da Forgiati nelle Savane ci aspettavamo una scossa per la classe, di certo non è stata la sua nuova leggendaria a portarla. Sto parlando ovviamente di Serena Piumarossa
Non voglio girarci intorno: questa carta non ha il minimo senso logico in una classe come il Priest. La nuova amica che ci ha fornito la Blizzard, finora non è mai stata pervenuta in nessuna partita in modalità standard. Perché? Ma perché è inutile ovviamente!
Il suo potere le consente di rubare le statistiche di un servitore nemico, portandola ad averne sempre 1 in più. Quale è il senso di questa carta? Perché seppur illogica, chi l’ha pensata avrà fatto delle prove o quantomeno elaborato delle teorie su dove usarla. O forse no? A giudicare dall’impatto nullo che ha avuto in meta, la risposta è fin troppo scontata.
Perché mai a 2 mana dovrei giocarla, quando non rimuove pezzo, non contesta niente e nemmeno mette su board una minaccia seria?
Diciamo che in una classe aggro o midrange potrebbe avere un qualche tipo di utilizzo per indebolire la board nemica e al contempo mettere un pezzo. Ma in una classe che è ancora in cerca della sua identità, questo servitore non ha posto. E probabilmente non lo avrà in futuro, dato che come vuole la storia del gioco, il Prete spesso vira verso archetipi Control, in cui Serena Piumarossa non è buona neanche se rinvenuta da una spell.
Mi dispiace dirlo, ma se Anduin vuole tornare a farla da padrone in meta, o quantomeno esserci, ha bisogno di una spinta molto più forte dalle sue leggendarie che, al momento, sono dannatamente mancanti.
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