Gli USA contro le lootbox: parte l’investigazione della FTC
L’agenzia americana dovrà stabilire se le casse virtuali sono effettivamente gioco d’azzardo
Dopo Belgio e Giappone, ora anche gli Stati Uniti d’America guardano con sospetto alle lootbox. Le casse virtuali, infatti, sono ora sotto investigazione della Federal Trade Commission dopo l’accusa della senatrice Maggie Hassan.
Il rappresentante della FTC Joe Simmons ha dato ascolto alla richiesta della senatrice. “Le lootbox sono ormai endemiche del mondo dei videogame, da quelli per pc e console fino a quelli per smartphone, ha dichiarato il portavoce, “le lootbox varranno 50 milioni di dollari entro il 2022”.
Secondo Hassan il problema maggiore delle loot boxes sarebbe la loro grande somiglianza con il gioco d’azzardo. La controversia sulle lootbox si propaga fin dall’uscita dell’infame Battlefront 2, le cui lootbox consentivano di avere un serio vantaggio in-game.
Le lootbox sono da tempo nell’occhio del ciclone, precisamente da quando il Belgio ha bandito il sistema di ricompense in gioco da tutte le piattaforme, ma gli europei non sono i soli. Anche la Cina, per contrastare il fenomeno, ha imposto a tutti gli sviluppatori di pubblicare i drop rate delle casse virtuali. Ora sul carrozzone saltano anche gli USA; non rimane che vedere come queste scelte impatteranno il mercato.
E voi, siete favorevoli o contrari alle lootbox?