Recensione di “Darkest Dungeon”: un gioco che vi farà impazzire!

Recensione di “Darkest Dungeon”: un gioco che vi farà impazzire!

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Darkest Dungeon è GDR a turni a tema gothic-horror dalle fortissime influenze Lovecraftiane (che come vedremo più avanti si rifletteranno direttamente sul gameplay).
Importante è fin da subito inquadrare questo piccolo grande capolavoro come un Roguelike, un genere di giochi dove la morte del personaggio è una costante, quasi il tema centrale dell’esperienza di gioco stessa.
Il gioco si divide sostanzialmente in due fasi: nel villaggio emergerà la parte gestionale, dove avremo la possibilità di gestire il party, potenziare spell ed equipaggiamento, prenderci cura della salute (fisica e mentale) dei nostri avventurieri.
Una volta pronti andremo quindi a selezionare quattro sventurati e per spedirli in missione, dove avremo a che fare con la fase esplorativa e di combattimento, rigorosamente a turni.

Ti racconto la tragica portata dei mei fallimenti

La trama attorno alla quale ruotano le vicende di Darkest Dungeon è piuttosto lineare, anche se una buona struttura narrativa contribuisce a renderci sin da subito partecipi delle vicende di Hamlet. In quasta florida e felice cittadina viveva un ricco nobile, la cui curiosità ed ossessione per le arti oscure lo hanno condotto ad aprire un portale per un dimensione sinistra e cupa, risvegliando un male antico che ha completamente corrotto la città, portandola rapidamente in una in una tetra e rovinosa decadenza.
Questo nobile (che sarà la voce narrante del gioco) divorato dal senso di colpa, proverà a porre rimedio ai suoi errori, reclutando drappelli di avventurieri per eradicare il male che egli stesso ha risvegliato.

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Come agnelli al macello

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Sin dal tutorial, una fase che in teoria dovrebbe permetterci di padroneggiare le meccaniche base del gioco, avremo subito un assaggio di quanto il gioco possa essere punitivo; non sarà infatti difficile vedere i nostri due personaggi venire spazzati via dalla prima banda di briganti. E questo sarà solo l’inizio…
Darkest Dungeon è probabilmente una delle esperienze più hardcore che un videogiocatore possa avere la possibilità di vivere. Non esisono combattimenti facili, ogni singolo scontro può portare alla prematura dipartita di un membro del party sul quale abbiamo investito risorse ed aspettative. E non esiste alcuna possibilità di tornare sui nostri passi: il gioco salva automaticamente ad ogni nostro progresso e non esistono salvataggi da ricaricare. Se aggiungete che la morte dei personaggi è permanente e che il livello di sfida va molto oltre l’impegnativo, è facile capire quanto sia importante ponderare ogni singolo passo.
Le spedizioni saranno la fase nevralgica di Darkest Dungeon: avremo la possibilità di scegliere tra quettro differenti location, ognuna delle quali presenta il proprio campionario di mostri, che a loro volta si dividono in quest dalla differente lunghezza e difficoltà.
Ogni volta che intraprenderemo la discesa nel dungeon avremo la possibilità di scegliere una formazione di quattro individui tra quelli presenti nel nostro rooster, cercando di creare un buon mix tra le 15 classi disponibili. Apriamo una piccola parentesi per fare un plauso alla caratterizzazione sia estetica che nella composizione dello skillset di ciascuna di esse: quasi nessuna (se si esclusono l’Arbalest ed il Crusader) sono banali e scontate, mentre, per la stragrande maggioranza si tratta di archetipi originali, convincenti e stimolanti (primi fra tutti il Plague Doctor e l’Occultista).
Una volta assemblato il gruppo e fatte le dovute provviste in un’apposita schermata preliminare, inizia la fase di esplorazione, con i nostri prodi che si dovranno muovere in angusti corridoi a scorrimento orizzontale, dove potranno essere preda di agguati, trappole mortali o anche della loro stessa curiosità in quanto anche uno scrigno o un altare possono celare trabocchetti o sortilegi fatali per la loro salute fisica e mentale.
Quando incontreremo degli avversari si avvierà automaticamete la modalità di combattimento, nella quale saremo chiamati a trarre il massimo dalle combinazioni che il nostro party offre per evitare di dover incorrere in una ingloriosa e prematura ritirata.
Il combattimento si svolge a turni, ed i nostri eroi saranno chiamati a scegliere una sola delle loro abilità ogni volta che vengono chiamati in causa. Va da se che un perfetto posizionamento e un’attenta pianificazione di ogni attacco siano la chiave per riuscire a portare a termine anche la più facile delle missioni.
Per chi è abituato a GDR classici, dove gli eroi entrano nel covo del male e fanno saltare teste roteando spadoni, per poi uscirsene felici e carichi di loot, Darkest Dungeon potrebbe apparire fin troppo esigente alle prime battute, quasi proibitivo. Questo per il semplice fatto che le dinamiche del gioco non prevedono che ogni missione possa essere portata a termine, nè contemplano una gradualità negli scontri, in quanto ogni singola missione è generata casualmente. Dovremo imparare sin da subito che il molte situazioni una ritirata strategica è decisamente la soluzione migliore: ci farà perdere risorse importanti, ma ci può garantire la possibilità di salvare il gruppo per permettergli di combattere in un’altra occasione (quando si sarà ripreso dalla delusione della sconfitta..).
In altre situazioni, quando saremo ormai prossimi alla conquista di un’importante traguardo, potremmo essere costretti a sacrificare uno dei membri del party, magari proprio il migliore, sul quale abbiamo investito molte risorse e che ci ha accompagnato sin dall’inizio della campagna. Prima impariamo quanto le meccaniche di questo gioco siano crudeli, prima inizieremo a godere davvero appieno di tutto quello che ha da offrire.

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Benvenuti ad Hamlet

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Tutta la parte relativa al micromanagement si svolgerà nella cittadina di Hamlet, che costituisce il nostro HUB, dove gestire risorse, arruolamento, skills, equipaggiamento ecc..
Ogni edificio della città ha un ruolo preposto, ed offrirà un servizio ai nostri avventurieri per una certa dose di monete sonanti.
Durante il corso della campagna sarà vitale, spendendo Herilooms (oggetti rinvenibili durante le missioni), migliorare gli edifici, in modo da rendere i servizi più efficenti e meno costosi. Un consiglio per chi si approccia per la prima volta al gioco: iniziate sin da subito a migliorare lo Stage Coach (una carovana che porterà nuove reclute alla fine di ogni missione): avrete bisogno di molte carne da macello nelle prime fasi di gioco!

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Siate affamati, siate folli

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Oltre a skills ed equipaggiamento sarà di vitale importanza la gestione del livello di salute mentale dei nostri personaggi, con l’introduzione del sistema dello Stress, che è l’aspetto più interessante ed intrigante dell’intera produzione di Red Hook Studios.
Il sistema, che sarà in qualche modo familiare per chi ha letto i racconti di H.P. Lovecraft o ha partecipato al gioco di ruolo “Cthulhu”, prevede una barra dello stress, che andrà pian piano riempiendosi ogniqualvolta accadranno eventi che turberanno la psiche dei nostri avventurieri. Una bestia abominevole colpisce il nostro curatore con un potente colpo critico? Riveniamo un vecchio manoscritto che contiene un messaggio macabro? La luce della nostra torcia si affievolisce per un tempo troppo prolungato? Questi ed altri mille eventi possono fare breccia nelle difese mentali del party, senza contare che esistono molti nemici i cui attacchi vanno proprio ad influire sulla barra dello stress, invece che su quella della vita (o, perchè no, entrambe, avevo già accennato a quanto questo gioco sia crudele con il giocatore?).
Quando la barra dello stress si riempie perderemo parzialmente il controllo del personaggio, che acquisirà una grave psicosi che tenderà a guidare le sue azioni: potrebbe diventare claustrofobico, essere affascinato da artefatti sinistri, bulimico, masochista, perdere la fede. Il campionario dei quirk negativi che possiamo contrarre, e che contribuiranno a rendere il gameplay un vero incubo, sono decine, ed ogni personaggio ne può “stackare” fino a 5 contemporaneamente. Avrete già intuito che già nelle fasi intermedie del gioco vi ritroverete a gestire un vero manipolo di sociopatici..
Fortunatamente i lati peggiori delle malattie mentali si manifestano solo con un coefficiente di stress elevato e sarà comunque possibile porvi rimedio nel Sanitarium, una sorta di clinica degli orrori dove rinchiudere per un certo periodo i nostri e, dietro lauto compenso, guarirli dalle loro deviazioni più incapacitanti. Sempre nel Sanitarium potremmo curare anche le malattie che i nostro fortunati avventurieri andranno a contrarre: vuoi che dopo una discesa in un fetido sotterraneo popolato da maiali antropomorfi qualcuno del gruppo non torni in superfice con la rabbia o la sifilide?

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Comparto tecnico

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La grafica di Darkest Dungeon è estremamente piacevole, forse quanto di meglio ci si potrebbe aspettare per un gioco di ruolo a turni disegnato completamente a mano.
Le animazioni, nella loro semplicità, caratterizzano bene le skill e le azioni dei personaggi, e contribuiscono a rendere orrorifici e macabri i nostri avversari.
Massimo dei voti a tutto il comparto sonoro, che riesce a sviluppare atmosfere sinistre con musiche davvero ispirate, effetti quantomai spaventosi e grotteschi ed una voce narrante (che accompagnerà tutte le nostre gesta come in un romanzo), estremamente coinvolgente e ben recitata.
Ho avuto modo di provare il gioco sin dalla Beta early-access e devo dire che già mesi fa il gioco sembrava ultimato in ogni suo comparto, privo di bug, crash e con un bilanciamento sadico ma perfetto, che porta ad una release finale di assoluta completezza.

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Conclusioni

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Darkest Dungeon è un titolo consigliatissimo per tutti gli amanti dei GDR e dei combattimenti a turni, indistintamente. Nonostante l’esperienza di gioco possa apparire fin troppo proibitiva e frustrante nelle prime fasi, una volta afferrato il meccanismo sa regalare grandissime soddisfazioni: lottare per ogni singola moneta d’oro e sudarsi ogni misero punto esperienza (considerate che il level cap di ogni personaggio è fissato a 6, ed è un traguardo davvero difficile da raggiungere), rende ogni piccolo successo estremamente appagante. Vivere ogni scelta con la cosapevolezza di non poter tornare indietro e doverne necessariamente pagare le conseguenze, rende ogni istante elettrizzante come in pochi altri titoli.
Dulcis in fundo, gli sviluppatori hanno annunciato che continueranno a sviluppare costanti aggiornamenti ed espansioni gratuite già a partire dalle prossime settimane.

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Nell’ultimo trimestre 2023 cala del 30% il numero di console vendute (sia PlayStation che Xbox)

Nell’ultimo trimestre 2023 cala del 30% il numero di console vendute (sia PlayStation che Xbox)

Profilo di Stak
15/05/2024 18:51 di Marco "Stak" Cresta
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Speciale PS & Xbox – Su The Verge sono stati pubblicati i dati finanziari di PlayStation relativi all’ultimo trimestre del 2023, e non sono affatto positivi.

Sembra infatti che PlayStation abbia registrato un calo nelle vendite delle console di poco meno del 30%. In tutto il 2023, Sony ha venduto un totale di 20.8 milioni di PS5, non riuscendo a centrare il target che la stessa azienda aveva prefissato a 21 milioni di unità vendute.

Per l’anno fiscale in corso, Sony si aspetta che le console vendute calino ulteriormente, prevedendo un dato stimato di 18 milioni di copie vendute.

Questi numeri sono molto simili a quelli comunicati qualche settimana fa da Microsoft riguardo le console Xbox vendute nello stesso periodo… Ed anche qui si segnalano diversi dati negativi…

Non solo PlayStation, anche per Xbox calano le vendite! Ma il Game Pass “esplode” in positivo

Nel 2023 sembra infatti che sia calato del 31% il numero di Xbox vendute, anche se, grazie all’acquisizione di Activision Blizzard, Microsoft registra un netto incremento delle revenue provenienti dal gaming, che segna un clamoroso “+51%“. Positivi anche i numeri relativi al Game Pass, che migliora nell’ultimo quarter di poco più del 60%. Sempre riguardo al Game pass, a Febbraio erano attivi 34 milioni di membri in tutto il mondo.

Xbox ha anche spiegato come lo sviluppo dei loro titoli gaming sia cosi positivo da aver scelto di espandere su nuove piattaforme alcuni dei loro titoli “esclusivi”. Dovremmo quindi a breve assistere al rilascio su Nintendo e PlayStation di titoli da sempre “solo Xbox“, con il CEO di Microsoft Satya Nadella che ha spiegato:

Stiamo espandendo i nostri titoli su nuove piattaforme, portando per la prima volta quattro dei nostri prodotti preferiti dai fan su Nintendo Switch e Sony PlayStation. Siamo molto soddisfatti di questa area dell’azienda, pensate che all’inizio di questo mese avevamo 7 giochi tra i primi 25 sul PlayStation Store, un risultato migliore rispetto a quello di qualsiasi altro publisher.

Purtroppo non è ancora chiaro quali siano questi titoli in arrivo, ma non appena disponibili non esiteremo a riportare eventuali dettagli qui su Powned.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, svelati teaser e data d’uscita della stagione 2

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Profilo di Stak
14/05/2024 18:11 di Marco "Stak" Cresta
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Con un nuovo post dedicato su X, Amazon Prime ha svelato svariate novità che riguardano la nuova stagione de “Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere“…

Milioni di appassionati fan aspettano con trepidante ansia la pubblicazione della Stagione numero 2, che a questo punto ha finalmente una data di rilascio… Amazon ha infatti confermato che la nuova season inizierà Giovedì 29 Agosto in esclusiva per tutti gli abbonati Prime.

Per quanto riguarda la trama, questa volta sarà assolutamente centrale l’Oscuro Signore Sauron, interpretato nuovamente da Charlie Vickers.

Lo stesso Charlie Vickers è anche il protagonista del nuovo poster ufficiale della Stagione 2 de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, che potrete gustare scrollando leggermente in basso.

Il teaser trailer de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere Stagione 2

Nella seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Sauron è tornato. Scacciato da Galadriel, senza esercito né alleati, l’Oscuro Signore in ascesa deve ora contare sulla sua astuzia per ricostruire la sua forza e vigilare sulla creazione degli Anelli del Potere, che gli permetteranno di soggiogare tutti i popoli della Terra di Mezzo alla sua sinistra volontà. Partendo dalla portata epica e dall’ambizione della prima stagione, questo nuovo capitolo immerge anche i personaggi più amati e vulnerabili in una crescente ondata di oscurità, sfidando ciascuno a trovare il proprio posto in un mondo che è sempre più sull’orlo del baratro.   Elfi e nani, orchi e uomini, stregoni e Pelopiedi… mentre le amicizie si incrinano e i regni cominciano a sfaldarsi, le forze del bene lotteranno sempre più valorosamente per aggrapparsi a ciò che per loro conta più di tutto… esserci l’uno per l’altro.

Il nuovo poster

Seguiranno nuovi aggiornamenti. Nel caso siate interessati, ecco alcuni speciali che gli appassionati del Signore degli Anelli potrebbero apprezzare…

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Arena Breakout: Infinite, 50.000 chiavi per la beta in palio su Twitch!

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Profilo di Stak
13/05/2024 17:24 di Marco "Stak" Cresta
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Il nuovissimo Arena Breakout: Infinite, sta generando tantissimo interesse all’interno della community FPS, specialmente ora che è da poco disponibile l’attesissima Beta Closed.

Arena Breakout: Infinite è un nuovo gioco di simulazione militare ultra realistico sviluppato da Morefun Studios che ricorda tantissimo il celebre Escape from Tarkov di Battlestate Games.

Il titolo ha generato sin da subito moltissimo interesse, con i giocatori che hanno mandato “sold out” gli accessi disponibili alla beta in una manciata di minuti.

Oggi andrà in scena il “3° Round” di Twitch Drops, durante il quale verranno distribuite altre 50.000 chiavi per accedere alla closed beta di Arena Breakout: Infinite.

Arena Breakout: Infinite, i devs annunciano altre 50.000 chiavi per la Beta Closed

Nel post dedicato, sul sito ufficiale, gli sviluppatori hanno scritto:

L’incredibile entusiasmo ed il supporto che avete dimostrato per i nostri ultimi due eventi Twitch Drops ci hanno colto di sorpresa. In risposta al vostro fervente impegno, siamo entusiasti di annunciare:

Il terzo round dell’evento Twitch Drops inizierà il 13 maggio alle 16:00 UTC+0! Distribuiremo 50.000 chiavi non Steam nell’evento del terzo round!

La chiave non Steam, come le chiavi Steam, fungono da voucher per essere idonei all’accesso alla beta. Tieni presente che le chiavi ottenute da Twitch Drops non possono essere attivate dall’utente. Una volta ottenuta una chiave Steam o non Steam dall’evento Twitch Drops, il tuo account Level Infinite Pass collegato verrà attivato automaticamente entro un giorno lavorativo. Non sono necessarie ulteriori azioni da parte tua; sii semplicemente paziente e aspetta l’abilitazione all’accesso alla beta.

Ricorda che ogni giocatore può richiedere il premio per l’accesso alla beta tramite Twitch Drops una sola volta. Se hai già completato l’attività di rilascio durante i primi due round dell’evento, potrai richiedere la chiave direttamente nella pagina dell’evento. Se non hai completato l’attività, i tuoi progressi verranno ripristinati nell’evento del terzo round. Attendiamo con ansia la vostra partecipazione e apprezziamo il vostro continuo supporto. Ci vediamo nella Dark Zone!“.

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