Come il Brondby ha conquistato il mondo grazie a FIFA 2018
Lo scorso anno si è tenuto, per la prima volta nella storia, un torneo per club eSports incentrato su FIFA 2017. A trionfare fu il semi-sconosciuto Brondby, squadra di calcio danese che milita nella Superligaen, la massima divisione calcistica in Danimarca. Sorprendentemente, il club si è riconfermato anche quest’anno, vincendo la rinnovata FIFA eClub World Cup, dopo una sofferta gara con l’Envy. Nel primo match i danesi hanno incassato un duro 4-1, ma Ustun ha ribaltato la situazione nel secondo scontro, siglando un clamoroso 7-0.
Nella Coppa del Mondo FIFA eClub, 16 squadre si sono contese un premio in denaro e quattro posti per la qualificazione ai play-off della EA Sports FIFA 18 Global Series: due per Xbox e due per PlayStation. In questa occasione avranno la possibilità di qualificarsi per l’evento principale, ovvero il FIFA eWorld Cup 2018 Grand Final. Il torneo vinto dal Brondby ha garantito l’accesso all’EA Sports FIFA 18 Global Series, ovvero una competizione mondiale a più livelli.
Nella prima fase, i giocatori parteciperanno a una vasta gamma di eventi online e dal vivo, tra cui il FUT Champions Cup, la suddetta Coppa del Mondo eClub FIFA, le Competizioni per le Qualifiche Licenziate e le Competizioni per i Campionati ufficiali di qualificazione. I primi 128 giocatori del mondo si scontreranno nella fase Play-off, al termine della quale ne rimarranno solo 32. Ad agosto, i finalisti si sfideranno nella Grand Final FIFA eWorld Cup 2018: il vincitore sarà il vincitore indiscusso, campione del mondo di FIFA 18.
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Gli eSports sono sempre più importanti
La FIFA eClub World Cup rappresenta uno degli eventi eSports più importanti al mondo; nella fattispecie, se volessimo fare un parallelismo con il calcio, potremmo paragonarlo al Mondiale per Club. Nella gara di quest’anno vi sono state anche due importanti modifiche rispetto alla passata edizione: nel 2017 parteciparono solo club e società sportive, mentre in questo 2018 Electronic Arts ha deciso di cambiare le carte in tavola ammettendo il multigaming tra le squadre partecipanti, e persino club non prettamente calcistici – vedi i Mkers, i quali fanno parte delle sedici migliori squadre di FIFA 18 al mondo.
Un’altra importante novità è rappresentata dalla cooperazione, al fine di valorizzare finalmente il club e non solo il singolo giocatore: i due player continueranno a competere sulla console scelta in fase di iscrizione, ma la squadra della quale fanno parte, per poter superare i turni e raggiungere la finale, dovrà ottenere un punteggio complessivamente maggiore rispetto agli avversari.
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Sorpasso sulla squadra di calcio?
Nonostante tutto, nella Superligaen il Brondby si conferma essere il secondo club favorito per la vittoria del titolo, alle spalle di FC Copenhagen. Domenica 22 luglio, il club dovrà affrontare i rivali del Vejle Bk: la partita si preannuncia essere piuttosto semplice, come confermato da Betway Sports, che dà vincente proprio il Brondby con una quota di 1.30.
La società danese è una delle tante che ha riconosciuto l’enorme potenziale degli eSports. Anche in Serie A alcuni club hanno puntato forte su questo settore; tra i top club troviamo la Roma in partnership con Fnatic e il Genoa con IDomina eSports; persino Facebook si è lanciato nel mondo degli eSports, nell’obbiettivo di attirare nuovi utenti. Il social network ha infatti annunciato una serie di accordi con Activision Blizzard e Nvidia.
Cosa sono questi eSports? Sostanzialmente si tratta sport elettronici, ovvero una forma di concorrenza inerente ai videogiochi. I generi di games più comuni sono la strategia in tempo reale (RTS), sparatutto in prima persona (FPS), picchiaduro e, solo di recente, il calcio. Ovviamente, squadre del calibro di Paris St-Germain e Ajax sono maggiormente (se non totalmente) riconosciute per i loro successi sul campo; ma il prestigio degli eSports aumenta di anno in anno: entro il 2019 si stima che 427 milioni di persone in tutto il mondo guarderanno competizioni di videogiochi. Inoltre, la crescente disponibilità di piattaforme multimediali di streaming online, in particolare Panda.tv, YouTube e Twitch.tv è diventata fondamentale per la crescita e la promozione delle competizioni videoludiche.
Per quanto riguarda l’Italia, gli eSports stentano a decollare, e tale situazione non permette ai nostri player di gareggiare ad alti livelli tutto l’anno. Ciò detto, le varie società stanno lavorando per ampliare la base di appassionati, così da poter competere con le eLigue1 francese e la Virtual Bundesliga tedesca.
Come il Brondby ha conquistato il mondo
Nato nella periferia di Copenaghen, il Brondby è una squadra di calcio danese che ha vinto 10 campionati di calcio e 7 Danish Cup; nel 1991, inoltre, ha raggiunto la semifinale della Coppa UEFA: un traguardo storico, poiché nessun altro club danese ha disputato una semifinale europea.
Nonostante gli occhi di tutto il mondo fossero concentrati sulla Coppa del Mondo in Russia, il team eSport di Brondby ha vinto il suo secondo titolo mondiale, seppur virtuale. Come ha fatto un club così modesto a diventare, fuori del proprio paese d’origine, il team eSports più forte al mondo? Brondby è stato infatti decretato campione di un torneo che comprendeva squadre importanti come Paris St-Germain e Schalke, i cui mezzi economici sono di gran lunga più importanti rispetto ai danesi; tra l’altro, i giocatori del club vincitore della competizione non sono dei player a tempo pieno, e questo rende le loro vittorie ancor più significative.
La politica del club è di impiegare solo giocatori della Danimarca, e questo criterio – unito ad un budget relativamente contenuto – porta automaticamente a pensare che il successo del Brondby sia forgiato sul lavoro di squadra piuttosto che sulle singole stelle. Il principale obiettivo per il prossimo anno è quello di ripetersi nuovamente, continuando a investire su giovani promesse, in modo da costruirsi i futuri campioni in casa.