Ciudadanos presenta una proposta al Congresso: la politica spagnola parla di eSports
Il partito politico autonomista e liberale spagnolo Ciudadanos, fondato nel 2005 ed al cui vertice si trova il Presidente Albert Rivera, ha presentato al congresso spagnolo una proposta atta a regolamentare il mondo degli eSports e tutti i suoi protagonisti.
Citando più e più volte le proposte poi discusse ed approvate dal parlamento francese a Settembre del 2016 (qui altri dettagli), i membri del partito Ciudadanos hanno manifestato la loro volontà di far progredire e quindi meglio regolamentare il gigantesco mondo eSportivo che riguarda lo stato spagnolo attraverso la creazione di Associazioni di giocatori o di Organismi disciplinari ma anche attraverso il finanziamento e lo sviluppo dei vari progetti.
Solo per far meglio comprendere l’eventuale portata di una nuova regolamentazione statale in Spagna basta ricordare che secondo gli ultimi dati pubblicati dalla società Newzoo nella più grande nazione della penisola iberica gli eSports sono seguiti da circa 4 milioni di persone…il 9 % della popolazione totale.
Ancora una volta ci troviamo quindi qui a ribadire l’importanza e l’interesse che gli eSports generano all’interno della leadership politica di vari paesi del mondo.
Quando gli eSports diventano qualcosa che inizia a segnare, o anche solo ad impegnare, l’agenda politica dei membri dei vari partiti vuol dire che la via verso il passaggio “finale” e definitivo per il riconoscimento degli sport elettronici è iniziata. Ma la cosa importante, vista dalla prospettiva della politica stessa e non delle persone che compongono la società, è che gli eSports hanno ed avranno ancora di più un loro “valore” politico ed elettorale…il partito che meglio riuscirà a rappresentare gli interessi di questo settore avrà dei sicuri giovamenti all’interno del corso della sua storia.
Questo semplice concetto ha sicuramente trovato alcuni consensi all’interno della politica italiana ma, almeno stando a quanto fin qui visto, più a livello locale che non nazionale.
Sperando che i rappresentanti della nostra nazione nella Capitale prendano bene spunto dai diversi loro colleghi comunali e provinciali che hanno dimostrato interesse verso il nostro settore, e che lo facciano presto, chiediamo a tutti voi un’opinione circa questo argomento. Cosa ne pensa la community?