F1 23: il circuito di Las Vegas è terrificante
La stagione 2023 della Formula 1 introdurrà ben due nuovi circuiti, anche soltanto uno è una vera e propria novità. Stiamo parlando del tracciato di Las Vegas, che ha fatto il suo debutto ufficiale su F1 23. Ma che si farà vedere dal vivo soltanto a fine anno.
La nuova pista americana ha confermato, almeno per quanto visto nella controparte virtuale, tutti i dubbi avuti quando il layout è stato presentato. Il circuito della Strip è un cittadino pericolosissimo, creato soltanto per mettere in mostra uno spettacolo tanto artificioso quanto potenzialmente noioso.
Andiamo quindi ad analizzare insieme questo tracciato, che potrebbe avere una vita piuttosto breve nel calendario di Formula 1.
F1 23 svela il circuito di Las Vegas
Poco tecnico e poco interessante
Sin da quando la FIA e la F1 hanno svelato il layout del circuito di Las Vegas, i dubbi in merito alla godibilità ed alla bellezza della pista sono stati molti. Infatti la mappa del tracciato mostra chiaramente come quest’ultimo abbia poco da spartire con le corse e con la Formula 1 in primis. La carenza di caratteristiche tecniche significative e la presenza di lunghissimi ed inutili rettilinei creati soltanto per enfatizzare lo spettacolo in maniera artificiosa non permettono di apprezzare sul serio il circuito della Strip.
E questi dubbi sono stati confermati da F1 23, che ci ha permesso di saggiare in anticipo tutte le criticità del circuito americano. Sulle vie di Las Vegas non c’è nulla d’interessante. Le curve che intervallano i rettilinei non solo sono monotone e poco tecniche, ma anche potenzialmente molto pericolose.
Nel primo settore abbiamo una serie di svolte molto strette, che sicuramente causeranno non pochi problemi ai piloti nella realtà. Le vie di fuga sono praticamente inesistenti, e quelle presenti spesso ingannano il pilota visto che sembrano un prolungamento dei rettilinei.
La situazione non migliora nel terzo settore, dove le curve 14, 15 e 16 ricordano molto da vicino lo stretto passaggio del Castello di Baku ma in maniera più drastica. In questo punto vedremo la maggior parte degli incidenti e la Safety Car (o addirittura la bandiera rossa), sarà la vera protagonista del Gran Prix. A tutto questo aggiungete una generale mediocrità spalmata sui 6.120km che compongono il circuito.
Sicuramente in molti apprezzeranno la possibilità di vedere battaglie continue e trenini di DRS sui lunghi rettilinei, ma dall’altro lato immaginiamo già una corsa monotona e pericolosa che non ha da offrire nulla dal punto di vista tecnico.
Contesto extra-circuito
Nonostante le criticità di una pista poco emozionante ed artificiosa, c’è da dire che tutto il contesto che sta fuori dalla pista fornisce uno spettacolo meraviglioso. EA e Codemasters hanno fatto un lavoro eccezionale nel ricreare Las Vegas nel modo più fedele e veritiero.
La pista offre degli scorci magnifici della Strip e di tutti gli edifici che le ruotano attorno, facendo cadere la mascella quando il sole cala e le luci si accendono. FIA e Formula 1 sono riusciti a pieno nel loro intento di portare il glamour all’interno della classe regina del motorsport, e questo appuntamento di Las Vegas lo conferma ancora una volta.
Per quanto la pista sia un disastro, sarà comunque un successo commerciale per gli organizzatori in termini di pubblico. Chiunque vorrà far parte di questo evento storico, tenutosi in una delle location più suggestive del mondo e dell’interno calendario della Formula 1. Chi guarda la F1 non può che storcere il naso guardando le piste artificiose come quelle di Las Vegas, che poco hanno da aggiungere in termini sportivi. Ma è innegabile che strategia di business intrapresa da Liberty Media sia quella corretta per popolarizzare uno sport che è sempre stato di nicchia.