Gran Premio di Francia: anteprima ed orari TV dell’evento

Gran Premio di Francia: anteprima ed orari TV dell’evento

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Dopo una settimana di pausa la Formula 1 torna in pista questo week-end, con l’appuntamento del Gran Premio di Francia, il dodicesimo della stagione. Questa sarà una tappa importante per la lotta mondiale, visto che il duello tra LeclercVerstappen si è riacceso dopo la vittoria del monegasco in Austria.

La RB18 ha mostrato qualche piccolo problema nella gestione delle gomme al Red Bull Ring, problema che potrebbe essere accentuato anche al Paul Ricard. Ma dall’altra parte Ferrari non sorride, visto che Sainz dovrà partire dal fondo della griglia a causa della sostituzione della Power Unit.

Prepariamoci a vivere un fine settimana ricco di emozioni, e che infiammerà nuovamente la lotta per questo Mondiale 2022.

Anteprima del Gran Premio di Francia

La situazione del Mondiale

Come detto nell’introduzione dell’articolo, la vittoria di Charles Leclerc al Red Bull Ring ha riacceso il duello con Max Verstappen. Durante il Gran Premio d’Austria la Red Bull dell’olandese (secondo al traguardo) ha accusato qualche problema di degrado gomme, cosa che ha favorita la rimonta del monegasco e la conseguente vittoria finale.

Ma i guai per il team di Horner non sono finiti qui, perché durante la gara di casa si è anche ritirato Perez a causa di un contatto che ha danneggiato la sua vettura. Poteva essere una completa disfatta per la squadra, ma i problemi di affidabilità della Ferrari hanno evitato il tracollo totale.

Infatti Sainz si è dovuto ritirare e, fortunatamente, ha potuto abbandonare in tempo la sua F1-75 finita in fiamme poco prima della fine della gara. Lo spagnolo avrebbe potuto facilmente recuperare Verstappen finendo secondo, regalando così alla Scuderia una doppietta che avrebbe sancito una rimonta eccezionale anche per il titolo dei costruttori.

Nonostante la vittoria di LeclercVerstappen rimane comunque in testa al campionato con ben 38 punti di distacco sul monegasco, che nel frattempo si è ripreso il secondo posto sorpassando Perez. Un vantaggio importante per l’olandese, che però non fornisce alcuna sicurezza al campione del mondo in carica.

Cenni storici sul circuito Paul Ricard

Il Gran Premio di Francia è sempre stata una tappa importante per il Mondiale di Formula 1, a prescindere dalla pista che l’ha ospitato nel corso degli anni. Il Paul Ricard è forse uno dei circuiti più leggendari della storia della F1, visto che le prime gare di questo sport si sono svolte proprio qui a partire dagli anni ’70 del ‘900.

Inoltre, il tracciato di Le Castellet, è importantissimo anche per la Ferrari ed i suoi tifosi, che qui ha vinto prima con Niki Lauda e poi con Alain Prost. Una pista ricca di ricordi, dunque, che però ha cambiato il suo volto nel corso del tempo.

Infatti il circuito Paul Ricard non è più quello “originale”, dato che nel 1999 fu acquistato da Bernie Ecclestone ed ammodernato per poter ospitare nuovamente il Gran Premio di Francia. Il suo rientro ufficiale nel calendario del Mondiale arrivò soltanto nel 2018, regalando a Lewis Hamilton due successi (2018 e 2019) ed uno a Max Verstappen (2021).

Proprio la gara dello scorso anno fu particolarmente entusiasmante per i piloti sopracitati, specialmente per l’olandese, protagonista di una rimonta da cineteca. Purtroppo non andò per nulla bene alle Ferrari di Leclerc (sedicesimo al traguardo) e Sainz (undicesimo al traguardo), a causa di un degrado gomme elevatissimo che ha inficiato le già non brillanti prestazioni SF21.

Analisi tecnica del giro

Il circuito del Paul Ricard ha ben 15 curve spalmate su 5.842km, e divise in tre settori completamente diversi tra di loro. Il primo è composto prevalentemente da curve tecniche, molto guidate, che necessitano di una macchina ben bilanciata e con un assetto quasi perfetto.

Se curva 1 e 2 non risultano troppo difficili e sono le occasioni di soprasso più lampanti nel tracciato, la 3, la 4, la 5, la 6 e la 7 metteranno a dura prova il grip meccanico delle vettura ma anche e soprattutto la tenuta degli pneumatici. Subito dopo abbiamo quello che era il “vecchio” rettilineo Mistral, ora diviso in due da una chicane.

Qui si potranno facilmente formare trenini di auto con il DRS, che però non porteranno ad una facile occasione di soprasso. Infatti le curve 8 e 9 non sono abbastanza larghe per provare qualche tipo di manovra, nemmeno nelle condizioni più favorevoli. Questa zona sarà un incubo per gli spettatori, visto che si tratta di un vero e proprio labirinto con tutte quelle strisce blu che delimitano le altre conformazioni del tracciato.

La seconda parte del “vecchio” rettilineo Mistral apre la porta al terzo settore, composto da curvoni veloci in cui l’aereodinamica della vettura fa la differenza. Curva 10 ed 11 sono le più emblematiche in questo senso, ma anche le successive non saranno da meno.

La stretta curva 15, infine, porta sul rettilineo del traguardo ed alla zona DRS, dove i piloti potranno sfruttare questa potente arma per cercare i sorpassi in curva 1.

La gestione delle gomme ed i track limits

Il degrado gomme sarà uno degli aspetti principali di questa gara, specialmente se diamo un’occhiata anche alle temperature previste per tutto il week-end.

Durante le tre giornate del Gran Premio di Francia non si andrà mai sotto i 30 gradi, cosa che potrebbe mettere in seria difficoltà alcuni team ed agevolarne altri. Chiaramente tutti pensiamo alle difficoltà di gestione gomme che ha avuto la Red Bull in Austria, e che potrebbero ripetersi con più forza anche al Paul Ricard.

Chiaramente queste sono pure ipotesi, in quanto i tecnici del team anglo-austriaco non hanno rilasciato dichiarazioni sulla natura del problema che ha colpito la RB18. Qualcuno pensa che gli ultimi aggiornamenti abbiano appesantito nuovamente la macchina di VerstappenPerez, oppure ancora ad un assetto errato nato dal poco tempo avuto a disposizione nelle prove libere. In ogni caso è impossibile avere delle certezze.

Vedremo cosa succederà in Francia, visto che le prime avvisaglie in questo dovremmo vederle già nelle PL del venerdì durante la simulazione del passo gara. Ferrari sembra poter performare bene anche su questo circuito, ma occhio a Mercedes perché potrebbe realmente essere della partita in questo week-end.

Infine dobbiamo parlare della polemica legata ai “track limits“, che nel week-end di Spielberg hanno fatto impazzire i piloti. Al Paul Ricard il problema sarà ancora più accentuato, visto che i piloti andranno sempre a cercare il limite della pista per spingere sempre di più. Durante le qualifiche e le prove libere vedremo tanti tempi cancellati, mentre in gara potrebbero esserci delle penalità.

I tempi di F1 22

Per cercare di capire quale saranno i tempi di questa edizione del Gran Premio di Francia ci siamo avvalsi, come al solito, di F1 22. Il miglior tempo durante i nostri test è stato di 1:32,562, mentre il migliore al mondo gira in 1:28,931.

Se consideriamo che il giro record della pista, segnato da Sebastian Fettel nel 2019, è di 1:32,740 e che queste vetture nella realtà sono più lente degli esemplari che le hanno precedute, possiamo capire che l’1:32 non è troppo realistico.

Forse potremo vederli in qualifica con macchine scariche e pronte per dare il 100%, ma difficilmente succederà in gare anche verso gli ultimi giri. Probabilmente i piloti potrebbero girare sul 1:351:34, anche se è difficile prevederlo con certezza.

Orari TV dell’evento

Venerdì 22 luglio

  • Prove libere 1 alle 14 (Sky)
  • Prove libere 2 alle 17 (Sky)

Sabato 23 luglio

  • Prove libere 3 alle 13 (Sky)
  • Qualifiche alle 16 (Sky eTV8 in chiaro)

Domenica 24 luglio

  • Gara alle 15 (Sky e TV8 in chiaro)
Max Verstappen crede nel Sim Racing come trampolino di lancio per la pista: “entro il 2025 voglio un team con due piloti in GT3”

Max Verstappen crede nel Sim Racing come trampolino di lancio per la pista: “entro il 2025 voglio un team con due piloti in GT3”

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11/08/2023 18:58 di Marco "Stak" Cresta
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Speciale Sim Racing – Il due volte campione del mondo di Formula Uno Max Verstappen, ha dichiarato che quello delle simulazioni virtuali può essere un trampolino di lancio eccellente per i futuri campioni del motorsport.

A differenza di tante altre discipline, quelle legate al motorismo sono certamente tra le più costose. Nella maggior parte dei casi i giovani talenti devono infatti abbandonare il loro sogno di diventare piloti, a causa degli altissimi costi necessari a sostenere l’attività.

Se però un giovane talento si fa le ossa nel mondo del sim racing, i costi sono spropositatamente più bassi, e di conseguenza si “amplia” il numero di possibilità di trovare nuovi straordinari piloti da vedere in azione in pista.

Proprio in questi giorni sta venendo trasmesso nei cinema il nuovo “Gran Turismo“, film che parla della vera storia di Jann Mardenborough, formidabile asso del sim racing che è riuscito a coronare il sogno di guidare per la squadra corse di Nissan, in dei gran premi nel mondo reale.

Verstappen sul Sim Racing: “Vogliamo creare un trampolino di lancio dalle corse virtuali al GT3, cosi che i kart non siano più l’unico percorso per il motorsport”

Il tema è quindi molto sentito, e non ci meraviglia che Verstappen sia molto interessato alla cosa… Tra i piloti dell’edizione 2023 di F1, l’insaziabile Max Verstappen è uno di quelli maggiormente impegnati in sessioni di gioco sui simulatori e sulle gare di Sim Racing.

Il perchè è presto detto: Verstappen, come ogni altro mostro da competizione, ama mettersi alla prova e vincere. Visto che nel sim racing non è “dominante” come lo è in F1, Verstappen trova estremamente avvincente mettersi alla prova nelle gare online, con il chiaro scopo di arrivare un giorno a dominare anche queste (fonte: Drive to Survive, ndr).

Non sorprende quindi che proprio Verstappen abbia deciso di darsi come obiettivo la presentazione sulla griglia di partenza del Campionato Europeo GT3 del 2025 di un team composto solo ed esclusivamente da sim driver. Il “Team Verstappen” sarà attivo principalmente nel mondo endurance… Dove, chissà, forse un giorno correrà anche lo stesso Max (non è un segreto che il 2 volte campione del mondo RedBull abbia come obiettivo la 24 ore di Le Mans, ndr).

Intervistato sull’argomento, Max ha spiegato che “Tramite Verstappen.com Racing sponsorizziamo e supportiamo già varie attività di corsa di persone a me vicine… Tutto è iniziato con le corse virtuali del Team Redline. Ora siamo attivi anche con Thierry Vermeulen nel DTM e nel GTWC Sprint e con mio padre nei rally…

Ma l’obiettivo finale è creare il nostro team di corse. Inizieremo nella classe GT3 e poi vedremo dove può arrivare la nave. Attualmente ci stiamo lavorando. Farcela già per il prossimo anno è difficile, ma io lo voglio il prima possibile. Un team GT3 nel 2025 dovrebbe essere fattibile. Con almeno due auto”. 

Un istante di gara di un GP del Campionato GT3

Chiaro l’intento del campione, che sulla questione “crescita dei piloti” e “sostenibilità economica” del progetto ha spiegato: “Quando faccio qualcosa, voglio farlo bene. Voglio vincere, anche con questo progetto. Vogliamo  essere in grado di creare un trampolino di lancio dalle corse sim al GT3. In modo che i kart non siano più l’unico percorso tramite il quale si possa arrivare nel motorsport… Perché al momento costa un sacco di soldi”.

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Doppietta per la McLaren in F1 Esports: a Woking sia il titolo piloti che il costruttori

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17/12/2022 19:20 di Marco "Stak" Cresta
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Ieri sera si è laureato campione del mondo di F1 Esports 2022 il giovane pilota scozzese Lucas Blakeley! Lucas, dopo aver dominato l’ultimo gran premio del mondiale, il GP di Abu Dhabi, è infatti riuscito ad avere la meglio su diversi temibili avversari.

Specialmente nelle ultime tre gare, i piloti Nicolas Longuet, Frederik Rasmussen e Thomas Ronhaar hanno messo più volte in discussione il primato dello scozzese, alla sua prima vittoria iridata.

Grazie all’ultima vittoria, Blakeley chiude quindi al vertice della classifica con 181 punti, davanti proprio a Frederik Rasmussen.

Con tutti questi punti a referto, Lucas Blakeley si è rivelato fondamentale anche per la conquista del titolo costruttori della McLaren, concludendo cosi una meravigliosa doppietta.

Il team McLaren Shadow chiude con ben 330 punti, eclissando il team Oracle Red Bull Racing Esports, che chiude al secondo posto, e la Haas F1 Esports, che chiude a podio nella stagione 2023.

Il post ufficiale dal Twitter di F1 

Queste le sue dichiarazioni nell’intervista post gara: “Quando ho tagliato il traguardo ero senza parole… Voglio approfittare di questo momento per ringrazia la McLaren per aver creduto in me e per aver messo a disposizione la miglior macchina e i migliori ingegneri possibili per puntare al successo.

Vorrei anche ringraziare la mia famiglia per avermi visto da casa e per aver compiuto tanti sacrifici per avermi permesso di correre. Vi amo, questo è il nostro campionato“.

Gran Premio del Belgio: anteprima ed orari TV dell’evento

Gran Premio del Belgio: anteprima ed orari TV dell’evento

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25/08/2022 16:15 di Mario "Rios" Cristofalo
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Dopo la lunga pausa estiva la Formula 1 ritorna protagonista con il Gran Premio del Belgio, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. La storica pista di Spa-Francorchamps è infatti una delle più amate dai tifosi e dai piloti, che quest’anno proveranno a regalarci uno spettacolo migliore rispetto al 2021.

La lotta per il Mondiale Piloti si è sostanzialmente chiusa in Ungheria, dove Max Verstappen è riuscito a prendersi l’ennesima vittoria della stagione. La Ferrari comunque dovrà lottare per il titoli Costruttori, visto che la Mercedes si fa sempre più vicina.

Insomma, ci sono tutte le carte in regola per avere un week-end spettacolare ricco di colpi di scena già a partire dal venerdì.

Anteprima del Gran Premio del Belgio

La situazione del Mondiale

Come detto nell’introduzione, il Mondiale Piloti è sostanzialmente chiuso. In Ungheria, infatti, Max Verstappen ha messo a referto l’ennesima vittoria della sua stagione, pur partendo dalla decima posizione della griglia.

Purtroppo Ferrari ha gettato al vento un’altra gara a causa di alcune scelte strategiche discutibili, che hanno portato il team a montare le gomme dure sulla vettura di Leclerc in un contesto che non favoriva questa mescola. Un disastro in piena regola, che ha apparecchiato il tavolo per il campione del mondo in carica.

Nonostante questo, il Mondiale Costruttori potrà offrire ancora degli spunti interessanti. Infatti la Mercedes inizia a farsi sotto, ed ha ufficialmente messo nel mirino il secondo posto proprio della Ferrari. Per evitare un clamoroso sorpasso, il team in rosso dovrà evitare ulteriori strafalcioni e sperare che il nuovo aggiornamento della parte ibrida del motore funzioni come previsto prima del congelamento delle Power Unit previsto per settembre.

In ogni caso il week-end di Spa non sarà facile per la Scuderia, dato che Leclerc partirà in fondo alla griglia per omologare la quinta PU con i relativi aggiornamenti.

Nelle puntate precedenti a Spa

Il Gran Premio del Belgio, con la pista di Spa-Francorchamps, è uno degli appuntamenti più apprezzati del Mondiale e che ha fatto la storia della Formula 1. Infatti il circuito è apprezzato da moltissimi tifosi e da moltissimi piloti che la reputano, a ragione, la pista più bella del calendario.

Purtroppo la gara del 2021 non ha reso giustizia a questo splendido tracciato, vista la farsa andata in scena a causa della pioggia torrenziale che ha colpito Spa. Quella domenica fu proprio maledetta per la FIA, vistasi costretta prima a rimandare la gara fino alle 18:17 (oltre tre ore dopo l’inizio previsto), per poi dichiarare concluso l’evento dopo solo due giri corsi dietro la Safety Car.

Nonostante questo, la Federazione decise di assegnare lo stesso i punti iridati in base allo schieramento (quello delle qualifiche sostanzialmente), ma dimezzati rispetto a quanto previsto dal regolamento. Una decisione che fece arrabbiare piloti, spettatori ed addetti ai lavori, che non digerirono per nulla questa presa di posizione dichiarando che il Mondiale era stato falsato.

Anche per questo week-end sono previste precipitazioni insistenti, ma speriamo vivamente che non si ripeta lo spettacolo del 2021. Fortunatamente sono cambiati i regolamenti per l’assegnazione dei punti dopo quella gara, perciò certe decisioni non ci saranno.

Una scalata durissima

Spa-Francorchamps è una delle piste storiche del Mondiale, lo abbiamo detto, e per molti non avrà segreti. Ma comunque vogliamo farvi questa guida al giro, specialmente per tutti quei nuovi fan che sono arrivati quest’anno in Formula 1.

La pista del Gran Premio del Belgio è lunga ben 7,004 KM e si snoda sulle Ardenne, che caratterizzano i continui sali-scendi del tracciato. La differenza di altezza è un fattore con cui i piloti e le auto devono imparare a convivere, specialmente nel primo settore.

Dopo la partenza, infatti, si parte per una scalata che parte da La Source, una curva micidiale che è sempre pericolosissima in partenza ed è una delle occasioni di sorpasso più chiare di tutto il giro. Da lì si sale su verso la 2, che porta la vetture verso la leggendaria sequenza di Eau Rogue-Raidillon, una serie di curve (3-4-5) in salita che schiaccia la macchina al suolo e toglie il fiato ai piloti.

Una salita ripidissima in una curva quasi cieca, da fare a gas spalancato e senza esitare per evitare di perdere decimi importanti. Subito dopo troviamo il lunghissimo rettilineo del Kemmel che ospita la prima zona DRS e porta alla serie di curve (7-8-9) di LeCombe, un’altra chiarissima occasione di sorpasso.

La discesa

Da qui in poi inizia la discesa, con il curvone Bruxell (10) che porta i piloti verso il tratto più tecnico del secondo settore e di tutta la pista. Il punto più difficile è la sequenza di curve tra la 13 e la 15, che poi immette nel terzo settore.

Quest’ultimo si apre la curva 16, iniziando un tratto del circuito da fare quasi sempre con l’acceleratore al 100%. Infine si arriva alla chicane Bus Stop (curva 19 e 20) che è l’ultima occasione di sorpasso del giro e porta sul rettilineo del traguardo, che ospita la seconda zona DRS e chiude il nostro excursus del Gran Premio del Belgio.

I tempi di F1 22

I tempi della pista di Spa-Francorchamps tendono ad essere mediamente più alti rispetto alle altre piste del Mondiale. Questo accade a causa dell’estrema lunghezza del tracciato, anche se si percorre con il gas spesso spalancato.

Durante le nostre prove abbiamo fatto segnare un tempo di 1:45,944, che è nettamente più basso rispetto al crono record della pista di 1:46,286 fatto segnare da Valtteri Bottas nel 2018 con la Mercedes. Onestamente non crediamo che il tempo di 1:45 sia plausibile con queste nuove auto, in quanto sono più lente degli esemplari precedenti.

I tempi potrebbero aggirarsi sul 1:48/1:49 sull’asciutto, mentre la situazione sul bagnato sarà molto più randomica e continuamente in evoluzione.

Orari TV su Sky

Venerdì 26 agosto

  • Prove libere 1 (14:00)
  • Prove libere 2 (17:00)

Sabato 27 agosto

  • Prove libere 3 (13:00)
  • Qualifiche (16:00)

Domenica 28 agosto

  • Gara (15:00)