Andrew Tate, la richiesta d’aiuto del fratello: “Non permettono a NESSUNO di fargli visita”
Dopo i recenti sviluppi del caso che ha coinvolto Andrew Tate e suo fratello Tristan, che si vedranno costretti a rimanere sotto custodia cautelare ancora per almeno altri 20 giorni, la preoccupazione della community che sostiene i due è cresciuta.
Questo perché, come raccontato dagli stessi protagonisti, le condizioni di reclusione sarebbero al limite del rispetto dell’essere umano, tra sporcizia, insetti e pochissima attenzione alla persona.
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Andrew Tate, appena qualche giorno fa, con una e-mail riservata ai suoi fan (poi pubblicata anche su Youtube), aveva tuttavia rassicurato tutti, spiegando che comunque andasse e nonostante le difficoltà, sarebbe “rimasto sempre se stesso ed imperturbabile”.
Andrew Tate, il fratello Tristan preoccupato lancia la richiesta d’aiuto
Ebbene anche tra i due fratelli sembra che ci sia una effettiva differenza di trattamento in prigione. Sebbene infatti a Tristan sia stato permesso di ricevere visite, con Andrew non starebbe accadendo lo stesso.
A denunciarlo è stato lo stesso Tristan sul proprio profilo Twitter dove nella giornata di ieri scrive: “ad Andrew non è stato concesso un singolo visitatore in prigione.”
Come sempre, non trattandosi di informazioni ufficiali in merito alla questione, dovremo attendere qualche giorno per vedere se il tutto sarà confermato o se si tratterà di un piccola esagerazione per attirare ancora di più l’attenzione sulle loro condizioni di detenzione.
Voi che ne dite community? Come al solito la discussione è aperta!
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