Perchè (e quando) confermare le kill ai nostri compagni diventa fondamentale su Warzone
Warzone – Quella di confermare le kill dei nostri compagni di squadra non è solamente una “gentilezza tra coddari“, ma un’azione fondamentale e propedeutica… Specialmente per chi vuole vincere i fight contro i nemici, e per chi ha come massima priorità la vittoria finale della partita.
Come noto, su Warzone (a meno delle lobby SOLO, e dei giocatori singoli senza ress, ndr) bisogna sempre (o quasi, per l’appunto) confermare la kill. Capita spesso che, a causa della troppa distanza dal bersaglio, o banalmente perché si viene abbattuti prima, non si riesca a confermare la kill, con il nemico che riesce quindi a salvarsi ed a scappare.
In altre situazioni invece, specialmente in quelle più concitate, può capitare che alcuni giocatori compagni di squadra ignorino volutamente dei nemici a terra, ed attendono che questi si rialzino per abbatterli nuovamente (conquistando cosi la kill).
Questa “pessima” abitudine può però costare molto caro a tutto il team, in modi che forse alcuni giocatori neanche immaginano.
Proprio per questo, vogliamo andare ad elencare tutte le ragioni per le quali è sempre caldamente consigliata la “conferma” della kill di un nostro compagno, piuttosto che fare la figura dei ninja.
Perchè è sempre meglio confermare la kill di un nostro compagno di team su Warzone?
- Per prima cosa c’è la questione dei secondi bonus per il Ritorno dei nostri compagni. A dispetto della manciata di secondi assicurata dal mettere a terra un bersaglio, nel momento in cui viene finito si attiva un bonus decisamente maggiore, che può far tornare istantaneamente i nostri compagni caduti
- Eliminando il bersaglio il prima possibile, si evita inoltre che questo abbia il tempo di pingare la nostra posizione ai suoi compagni ancora in vita
- Nel momento in cui il bersaglio si rialza, si regala a tutto il team avversario un bonus di 3 secondi al rientro
- Confermando la kill saprete con precisione l’esatta posizione dei nemici ancora in vita di quello stesso team
- Oltre a tutto questo, c’è per l’appunto quella “gentilezza tra coddari” di cui parlavamo prima… Per la quale è sempre meglio confermare la kill di un compagno quando si è in una situazione di maggiore comodità (ad esempio, se il nostro teammate deve fare un rischioso cross per confermare mentre noi siamo già sul bersaglio); sapendo inoltre che lui farà lo stesso a parti invertite
Le quattro “macro motivazioni” che vi abbiamo illustrato sopra, considerano solamente le circostanze in cui un giocatore lascia che il suo nemico si rialzi per riabbatterlo nuovamente con successo.
Non stiamo infatti considerando tutte le volte in cui a causa di questo “giochino” il nostro team diventa da cacciatore a preda; parliamo quindi di quando il nemico che si rimette in piedi fa fuoco contro il nostro team provando un contrattacco…
E quando un nemico viene abbattuto da un altro nemico?
Chiaramente quando l’abbattimento di un nemico è opera di un altro nemico, il discorso cambia. Tutti quei bonus di cui abbiamo parlato prima cessano di avere importanza, visto che di fatto confermando la kill di un team avversario andremo a garantirgli dei benefici diretti.
In quel caso, e solamente in quel caso, fare i “ninja” potrebbe decisamente tornare utile al team!
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per entrare su Facebook – Clicca qui per seguire la community su Instagram)
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