Twitch Italia: Kyborg accusa Nairam di essere un cheater – Massima solidarietà allo streamer di DSYRE
Nel corso della settimana passata il content creator e professionista del Team DSYRE Kyborg ha analizzato svariate clip “sospette” relative all’italiano Nairam, già ex giocatore di RUST ed Apex Legends, ed oggi attivo sullo sparatutto di Activision e su GTA.
Nairam è uno streamer provvisto di partner ufficiale Twitch, e vanta circa 66 mila follower sul suo canale ufficiale. Per il tipo di seguito e la mole di visualizzazioni che gravitano sul suo canale Twitch, è impossibile non considerare Nairam come un nome importante della scena nazionale.
Chi è Kyborg? Con quale “titolo” accusa Nairam di cheattare?
Per chi non lo sapesse, Kyborg è un esperto conoscitore di Call of Duty, un appassionato giocatore di COD da più di un decennio, ed è inoltre un professionista che per lavoro si occupa di Call of Duty quotidianamente. Oltre a tutto questo, Kyborg è anche un entusiasta membro della community, un giocatore che si confronta quotidianamente con centinaia di altri appassionati giocatori.
Da tempo Kyborg propone ai suoi spettatori un format sicuramente vincente, chiamato “arachidi & cheaters“, durante il quale analizza le clip sui giocatori accusati di cheating per stabilire chi imbroglia davvero e chi è invece legit al 100%.
Il pro di DSYRE ha quindi tutte le carte in regola per “deliberare” chi cheatta e chi no, ed i più di 20 cheaters “sgamati” grazie al suo format nel corso degli ultimi mesi sono un chiaro indice dell’autorevolezza di Kyborg sull’argomento. Di fatto, quello di “arachidi & cheaters” non è un format solamente interessante, ma è proprio un “bene della comunità” che va preservato e difeso strenuamente.
Il perchè è presto detto: chi cheatta è nocivo, ed è tossico per tutto l’ambiente degli esports. Chi cheatta dovrebbe solamente essere cacciato dalla comunità multiplayer (da TUTTA la comunità multiplayer, fosse per me non vi farei giocare più nemmeno a Burraco Online), per non rientrarvici più.
Nairam risponde alle accuse insultando e minacciando Kyborg
Vista la posizione di rilievo su Twitch, e la numerosa community che lo sostiene e lo spinge con entusiasmo, tutto ci saremmo aspettati tranne che assistere ad un degenero no sense condito di presunto pregiudizio razziale (aggiornamento ore 10.33 07/03/2023: Nairam ha contattato la nostra Redazione per dichiarare che gli insulti non erano riferiti esplicitamente a Kyborg, ma ad un amico dello streamer di Dsyre che lo aveva precedentemente insultato e con cui “si è chiarito”, ndr) e minacce.
Sentire un professionista, nel qual caso un content creator, che da dietro una telecamera parla di “schiaffi e schiaffoni“, di “ti scasso che ti pensi fra“, sa molto di “dilettante allo sbaraglio“. Qualsiasi sia il tipo di insulto ricevuto da Nairam è sbagliatissimo e da condannare, ovviamente. Questo però non giustifica in alcun modo l’atteggiamento violento di Nairam nei riguardi di Kyborg: semplicemente inaccettabile ed inadeguato per uno streamer del suo livello e con la sua visibilità.
Ma quindi Nairam è o non è cheater?
Solo Activision può sapere la verità inconfutabile sulla situazione di Nairam. Detto questo però, l’analisi di Kyborg è sostanzialmente ineccepibile e puntuale, oggettiva e distaccata. I flick irrealmente precisi, i pre-fire perfetti al millimetro e finanche il banale modo di tenere la telecamera sui muri sono ben più di semplici “campanelli d’allarme”, a cui uno streamer non dovrebbe rispondere vomitando insulti ed atteggiandosi da bullo.
Un professionista con il reale interesse di provare la sua innocenza avrebbe probabilmente optato per qualcosa di più significativo… Ed avrebbe risposto a Kyborg con un “mettimi alla prova” piuttosto che con un “chi c***o ti credi di essere, come osi“.
Il passato di Nairam tra poche luci e moltissime ombre
A peggiorare la situazione di Nairam ci ha poi pensato Nairam stesso, quando nel tentativo di difendersi è in realtà riuscito ad apparire ancor più colpevole di quanto non lo fosse “pre-Kyborg“…
Pensiamo ad esempio alla questione di Apex Legends, gioco nel quale Nairam si è impegnato a livello competitivo. Sul BR di Respawn lo streamer si è tolto qualche piccola soddisfazione, partecipando anche a svariati eventi di un certo valore, ma la sua storia d’amore con Apex è finita con un ban ed un presunto “sban” di cui ancora si dibatte.
Al momento non sembra che Nairam abbia la minima prova per dimostrare che il suo account di Apex sia stato sbannato, anche perché non ne è più in possesso. Ospite alla trasmissione di Wide Alf ha spiegato di averlo ceduto, pur essendo questa una pratica esplicitamente vietata come su qualsiasi altro gioco multiplayer… (non siamo più nel 2003, uno streamer DEVE SAPERE come funziona l’utilizzo di un account).
Che fare a questo punto?
Visto che è “tutto content“, e che questa frase è stata ripetuta in modo quasi ossessivo nei vari interventi del protagonista, ci auguriamo che per quello stesso “amor di content” Nairam raccolga il “guanto di sfida” lanciato da Kyborg, e si impegni fattivamente a dimostrare che è tutto fuorché un imbroglione…
I sistemi ed i metodi per dimostrare la propria innocenza in casi come questi possono essere molteplici, alcuni dei quali anche molto creativi…
Un esempio? Nairam che va a giocare direttamente dalla postazione di Kyborg, io offro la mia disponibilità a presenziare per assicurarmi che non volino i decantati “schiaffi”… Non sia mai…
Massima solidarietà a Kyborg
Prima di concludere, un’importante precisazione: a nome di tutta l’organizzazione di Powned, voglio esprimere la massima solidarietà nei confronti di Kyborg. Il suo operato ha permesso lo “smascheramento” di svariati impostori, e già solo per questo meriterebbe una medaglia al valore direttamente dal team di Ricochet…
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per entrare su Facebook – Clicca qui per seguire la community su Instagram)
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