Jay Wilson (Diablo 3, WoW) lascia la Blizzard – forse un bene?
Sad to say after 10 of the best years of my life this will be my last week at Blizzard, and in the games industry.
— Jay Wilson (@Angryrobotics) 6 giugno 2016
Dopo 10 anni di “onorata” carriera, l’ex Lead Developer di Diablo III Jay Wilson ha deciso di lasciare Blizzard.
I’m leaving to pursue my original passion, writing. It’s what I was doing when I fell into this job, and I’ve always wanted to return to it.
— Jay Wilson (@Angryrobotics) 6 giugno 2016
Il motivo, spiegato nel tweet sopra riportato, è che vuole tornare a fare ciò che lo entusiasmava prima di entrare nella grande casa di Irvine.
I will dearly miss my friends at Blizzard. They’ve been the best, most dedicated, most passionate group of people I’ve ever met.
— Jay Wilson (@Angryrobotics) 6 giugno 2016
Jay lascia molti amici e qualche nemico alla Blizzard; infatti è celebre la polemica che si scatenò alla vigilia dell’uscita di Diablo III dopo che Blizzard chiuse lo studio “Blizzard North” che si occupava dello sviluppo del terzo capitolo della saga.
In quell’occasione (clicca la foto per ingrandire), infatti, l’ex Game Director David Brevik che aveva abbandonato il gioco si era lasciato ad alcune esternazioni sul perchè Diablo 3 non fosse ciò che aveva progettato; nel gruppo Facebook della ex North, proprio Wilson offese Brevik con un “F*ck that loser” che rimarrà nella storia.
Su Diablo, Wilson viene spesso additato come il “responsabile” della RMAH (l’Asta per Soldi Veri, ndr) e di tante feature del lancio di D3 che non sono piaciute alla massa; bandito (nel senso letterale della parola) dal Team di Diablo a seguito delle critiche è stato spostato poi su World of Warcraft ma non è chiaro a che titolo e a cosa abbia contribuito (ha comunque partecipato in qualche forma allo sviluppo di Warlords of Draenor)
Insomma, il personaggio è indubbiamente controverso; gli auguriamo il meglio nella vita ma forse dopo tanti anni ed aver perso gli stimoli aver lasciato potrebbe essere la soluzione migliore per lui e per l’azienda.
Che ne pensate?