Jemak entra nella gilda internazionale Apex! L’intervista al Pro Gamer italiano di WoW!
Jemak, ex giocatore italiano dei Quantum Leap, ha deciso di proseguire la sua avventura di WoW gettandosi in una nuova ed emozionante sfida: è entrato ufficialmente a far parte della celebre gilda internazionale Apex del server europeo Al’Akir.
Questa l’intervista che la redazione di Powned.it ha fatto al formidabile Paladino a cui vanno i nostri migliori auguri!
Ciao Jemak e benvenuto sulle pagine di Powned.it! Innanzitutto complimenti per il passaggio al gaming internazionale; è qualcosa che Powned.it guarda con molta attenzione e curiosità e rispettiamo fortemente coloro che ci provano. Da dove nasce la tua voglia di compiere il grande passo?
Inizio ringraziando il team di Powned per la possibilità offertami. Keep up the good work! Passando alla domanda, direi che tutto incomincia dai primi tempi in cui ho iniziato a giocare a WoW, tanto tempo fa… Ho sempre avuto una grande voglia di fare e dare il massimo, cercando di raggiungere il miglior risultato possibile. Diciamo che la mia vera esperienza di raiding inizia con Mists of Pandaria. Fin dall’inizio ho cercato di crescere ed assimilare tutti i consigli ricevuti e le esperienze fatte nelle varie gilde in cui sono stato. Ho cambiato diverse gilde italiane che mi hanno sempre sostenuto e dato l ‘opportunità di crescere come player, per poi entrare nei Quantum. Adesso ho deciso di provare questa nuova ed impegnativa esperienza del raiding hardcore, per il grande desiderio di dimostrare innanzitutto a me stesso quanto davvero valgo. Spero che le cose vadano per il meglio!
Facevi parte ormai da un anno e mezzo dei Quantum Leap dove hai comunque ottenuto degli ottimi risultati in termini di Progress rimanendo al vertice delle gilde italiane per tutto il periodo; sebbene tu sia membro degli Apex da sole 24 ore, hai già notato delle differenze tra la “gaming mind” italiana e quella internazionale?
Direi di si. La grande differenza che vedo fra le top gilde straniere e quelle italiane è già percepibile nella profonda differenza di mentalità. Le top gilde straniere cercano di raggiungere i massimi risultati possibili, massimizzando gli sforzi e, spesso, guardando molto più ai numeri che alle persone. Bisogna davvero dare il tutto per tutto in queste gilde, sia in termini di ottimizzazione della propria classe che di movimenti. Mi è capitato, proprio il primo giorno, di vedere che un player venisse rimosso subito dal raid per aver underperformato ad un boss. L’aspetto del social in queste gilde invece, a differenza di quelle italiane, è molto relativo e si apprezzano esclusivamente i risultati ottenuti piuttosto che l’aspetto umano di ciascuno, anche se naturalmente, quando possibili, scherzi e battutine non si disdegnano per rallegrare la situazione.
Rimanendo in ambito italiano notiamo grandi movimenti di player tra tutte le gilde che si contenderanno Foundry; ci sai fornire una tua analisi delle compagini maggiormente competitive e su quale faresti All In ?
Credo che la sfida italiana per il primo posto sia ancora molto legata alla rivalità tra aNc/Quantum, anche se altre gilde hanno dimostrato con WoD di esserci e poter raggiungere ottimi risultati. Una di queste sono di sicuro i No Lifer che nonostante si siano riformati da poco, con un po’ di pratica come gruppo e qualche buon innesto, possono puntare a competere con le due potenze italiane. Per il resto direi che salvo eventi particolari, gli aNc restino abbastanza favoriti rispetto ai QL anche se questi ultimi hanno sempre dimostrato di essere pronti e proprio ultimamente hanno guadagnato diversi player interessanti che potrebbero fare la differenza. La sfida è come sempre molto aperta, si vedrà con foundry!
Parliamo adesso degli Apex; un nome importante con un passato di altissimo livello e dei trascorsi recenti meno felici – come si stanno organizzando per tornare ai vertici e cosa ne pensi del loro raid-time? Inoltre, raidare dalle 19 può essere un problema per un giocatore italiano?
Gli Apex hanno di sicuro un grandissimo trascorso, sono una gilda che ha spesso lottato per le prime posizioni mondiali ed ha sempre dimostrato di poter fare molto bene. A partire da SoO, gli Apex hanno avuto diversi problemi interni, fra cui la perdita di player di riferimento, che hanno destabilizzato la situazione, rallentando il progress. La gilda comunque ha ormai superato la difficoltà ed è pronta a dimostrare a livello mondiale quello che può fare, cercando sempre di raggiungere la migliore posizione possibile.
Per quanto riguarda gli orari, la maggiora parte delle top gilde cerca di massimizzare le ore di raid per finire un content nel minor tempo possibile. Di sicuro raidare presto può essere un problema sia per i player italiani che non. Durante l’uscita di un nuovo content, il tempo dedicato a raidare è molto lungo e naturalmente non tutti riescono ad avere la disponibilità di orari richiesta, per svariati motivi. Molto dipende da quanto tempo libero si riesce ad avere liberandosi da qualsiasi impegno per il tempo necessario a chiudere il content.
Jemak e il suo futuro; molti si chiedono se gli Apex sono solo un passaggio di un progetto molto piu’ grande e che ti vedrà scalare le maggiori gilde internazionali fino ad arrivare al top; quale sono le tue ambizioni? Dove vorrai fermarti?
Non nascondo che al momento la mia ambizione è grande e mi piacerebbe arrivare al top. Tuttavia si tratta pur sempre di un percorso per me nuovo e quindi mi prenderò il tempo necessario per capire cosa voglio davvero e quanto in alto intendo arrivare. Di sicuro proverò a fare sempre tutto il possibile per migliorare e crescere come giocatore, facendo miei tutti gli insegnamenti che questa esperienza mi porterà. Si deciderà tutto a tempo debito!