Valorant: il sistema Vanguard sarà meno invasivo
Vanguard Valorant – A seguito della pubblicazione di moltissimi feedback negativi Riot è stata costretta ad intervenire per risolvere alcune questioni che ruotavano attorno a “Vanguard“, sistema scelto per Valorant per la lotta ai cheaters.
Nel corso dei giorni passati sono infatti stati moltissimi gli utenti che hanno segnalato questo programma come eccessivamente invasivo, specialmente per il fatto che continua a “monitorare” il sistema 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, anche quando Valorant è spento quindi.
Con un nuovo hotfix operato da parte dei devs, è però ora possibile spegnere Vanguard nel momento in cui si termina una sessione di gioco all’interno dello sparatutto Riot (o comunque quando non si gioca a Valorant). In questo modo gli sviluppatori sperano di alleviare parte di quella tensione che si era generata attorno a Vanguard, pur tenendo sempre bene a mente che questo sistema sarà fondamentale nella guerra agli imbroglioni.


In merito si è recentemente espresso anche il Senior Software Engineer per i sistemi anti-cheat di Riot Nemi, secondo il quale Vanguard “sarà in grado di fornire una migliore integrità competitiva e un ambiente più sicuro per tutti i giocatori, in modo che non debbano mai chiedersi se hanno perso o meno a causa di un cheat“.
C’è stato poi spazio anche per l’ironia, dato che (sempre in risposta ad alcune accuse mosse in questi ultimi giorni dagli utenti nei confronti di Riot e della cinese Tencent) è stato lo stessi Nemi a gettare un po’ di “acqua sul fuoco” rassicurando tutti che la Riot “non sta vendendo i vostri dati in Cina“.