Riuscirà Overwatch a farsi un “nome” nel mondo degli E-Sports?
Il 7 novembre 2014, in occasione del Blizzcon, Blizzard ha annunciato un qualcosa di veramente rivoluzionario: il nuovissimo Overwatch.
Perché rivoluzionario? Beh perché come ricordato in più occasioni, era dal lontano 1998 (con Starcraft) che la nostra amata azienda californiana non produceva un gioco completamente separato dai propri predecessori. E’ per questo e per lo stile senza precedenti in casa Blizzard che Overwatch può vantare l’appellativo di “rivoluzionario”.
In effetti, quando Chris Metzen ha fatto spazio al trailer di Overwatch durante il Blizzcon, in pochi hanno capito immediatamente cosa stavano guardando; ma in seguito alla pubblicazione di vari contenuti e video, ci siamo potuti fare un’idea più chiara di come ci si presenterà questa attesissima nuova avventura Blizzard, che come confermato dallo stesso Metzen già in quell’occasione, “E’ molto più vicina di quanto immaginiate”.
Ma la vera domanda che sta interessando migliaia di giocatori nel mondo è: “Riuscirà questo titolo a farsi un nome nel mondo degli E-Sports?” per cercare di rispondere a questa domanda possiamo prendere in considerazione vari punti.
1. Un buon mix
Già ad una prima analisi delle informazioni attualmente in nostro possesso, possiamo renderci conto di come questo gioco sia sostanzialmente un mix di generi diversi. Il numero limitato di giocatori (Ogni partita è strutturata su un 6vs6), la presenza di obiettivi da conseguire tramite cooperazione, e i ruoli dei vari personaggi ben delineati (Attacco, supporto, difesa, tank) ci ricordano indubbiamente la struttura di un qualsiasi MOBA, tuttavia la visuale e le azioni frenetiche sono classiche di un FPS adrenalinico, il tutto condito da disegni colorati e piacevoli. E’ probabile che date queste caratteristiche Blizzard riuscirà a “catturare” molti giocatori, provenienti dai più svariati generi, già dai primi tempi. Chi vivrà vedrà.
2. Strategia
E’ stata accennata nel precedente punto, ma ne merita uno tutto suo. Blizzard è stata molto chiara a riguardo, voleva un gioco dove l’agire di gruppo diventa fondamentale per la vittoria. Niente obiettivi a numero di kills, ma modalità in cui il timing, il posizionamento e la cooperazione diventano le più importanti variabili in gioco. E’ facile immaginare come questo sia estremamente apprezzabile se parliamo di E-Sports. In attesa di mettere le mani sul gioco, possiamo dedurre che vedremo spesso vittoriosi i team che avranno elaborato una strategia migliore, per la gioia degli spettatori e di chi spesso si lamenta di quei giochi in cui l’unica cosa a sembrare importante è lo score personale.
3. Variabile Blizzard
Forse è scontato, ma nell’analizzare le possibilità di Overwatch nel mondo degli E-Sports non dovremmo dimenticarci che è pur sempre un gioco della Blizzard. Se c’è una cosa in cui mamma Blizzard non ha mai sbagliato è proprio il creare un senso di trepidante attesa intorno ai nuovi titoli, per far avvicinare un numero sempre maggiore di persone. In quest’ottica, e viste le premesse, è difficile immaginare un Overwatch che stenta a prendere il volo una volta rilasciato pubblicamente, forse sarà più facile vederlo sfruttato al massimo dai suoi “genitori”. E questo nel mondo di oggi significa anche e soprattutto E-Sports.
4. Skillcap
Potrebbe essere azzardato parlarne così presto, ma ciò che è sembrato venir fuori dai video rilasciati e dalle dichiarazioni di chi ha avuto la fortuna di provare una versione base del gioco, è che sembrerebbe esserci uno “skillcap” veramente alto. In parole semplici: è facile imparare a giocare, è molto difficile imparare a giocare bene. Questo elemento da sempre ha favorito la competizione, poiché i margini di miglioramento di ogni singolo giocatore diventano enormi.
In conclusione, viste le premesse con cui nasce Overwatch e l’impegno profuso da Blizzard nel progetto, non è difficile immaginare che soprattutto i primi mesi dopo la sua pubblicazione Overwatch riuscirà ad accaparrarsi una buonissima fetta di gamers, intenzionati a mettersi alla prova in una nuova ed emozionante avventura. E voi siete pronti?