Regna l’equilibrio nella Overwatch League: ecco le pagelle della settimana!
A differenza di ciò a cui ci eravamo ormai abituati, vale a dire un dominio netto delle solite 2/3 squadre, questa nuova fase sta letteralmente rimescolando le carte in tavola lasciando tutti un po’ confusi ma piacevolmente sorpresi.
Questa settimana è stata una delle più belle e combattute di cui si abbia memoria, e dire che si è aperta con un 4 a 0 secco.
Si perchè, sebbene vi sia stato un livellamento generale verso l’alto, alcuni sembrano aver saltato questo step evolutivo e continuano a brancolare nel buio del fondo classifica.
Mi riferisco ovviamente agli immancabili Dragons che stanno sempre la a 0 punti (sconfitti da Gladiators e Shock) nonostante abbiano cambiato quasi tutto il loro team e ancora sembra non esistere un avversario in grado di regalargli la prima gioia di questa competizione.
Soli soletti la in fondo non sono, Florida ha evidentemente deciso che abbandonare i ragazzi di Shangai era scortese e si sta applicando molto per restare laggiù (battuti da London e Boston), dove la notte è buia e triste se dopo 4 partite hai all’attivo 3 sole mappe vinte.
Per contro ci sono i Boston e i Valiant che svettano su tutto questo equilibrio stando in cima a punteggio pieno, ottenuto però con la giusta quantità di sudore ed attraverso mille difficoltà.
Qualcuna meno per i Los Angeles, in difficoltà contro i Fuel che danno battaglia e si arrendono per 2 a 1 sul finire di una partita incandescente e vincitori 4 a 0 sugli Shock. I giocatori di San Francisco sembrano troppo schiavi di questo meta che sulla carta gli calza a pennello ma che poi in pratica non è così nettamente superiore; inoltre, il relegare in panchina Babybay per tenere costantemente Sombra in campo non sta pagando quanto loro si sarebbero aspettati, e sta al contrario costando loro diverse mappe per la totale impossibilità di contrastare eventuali Phara o Widowmaker.
Gli stessi Fuel sconfitti anche dai Dynasty con un 3 a 2 (uno dei tantissimi di questa settimana) che dice molto su quanto siano più solidi i ragazzi di Dallas e sul loro nuovo acquisto Oge, ottimo Winston e altrettanto ottimo per gli equilibri interni a quanto pare perchè i giorni delle sconfitte imbarazzanti sembrano finiti.
Seoul vince la prima e perde la seconda con il medesimo risultato a favore dei Gladiators, tra i pochi a realizzare una doppia vittoria aiutati dal fatto che la prima partita fosse con i Dragons.
Se si guardasse al mero punteggio ci sarebbe da essere molto critici con le tigri d’oriente ma con uno sguardo più generale agli altri punteggi si capisce che nessun 3 a 2 si può realmente condannare visto quanto equilibrio aleggi nel’aria.
Già perchè i London sono terzultimi, con una sola vittoria nemmeno ottenuta a punteggio pieno. Costretti a rivivere un incubo chiamato Fusion che li rispedisce a casa con le ossa rotte per l’ennesima volta alla quinta mappa.
Proprio Philadelphia è uno dei pochi a distinguersi segnando sul tabellino 2 vittorie, entrambe 3 a 2, entrambe che rievocano brutti ricordi nei perdenti, proprio quegli Houston che ogni volta concludono questo incontro arrivando a un passo dal traguardo ma puntualmente ricacciati indietro all’ultimo momento, roba da crollo psicologico con conseguenti serate sul divano a mangiare gelato, guardare serie tv e piangere disperati.
Ultimi, ma non per importanza, gli Excelsior che cadono finalmente per mano degli Uprising e dimostrano di non essere imbattibili.
Oasi gli è fatale (come lo è stata per molti in questi giorni) per cedere quel primo posto conteso proprio dai loro sfidanti.
Nulla di grave… ma poteva esserlo se proprio su oasi no fossero riusciti a piegare la resistenza di Houston, una sconfitta si perdona ma due in 3 giorni sarebbero state un brutto colpo per chi ,ad essa, non è certo abituato
Pagelle
- 10 a questa settimana: fioccano le emozioni e nulla sembra mai scontato, finalmente tutti (o quasi) sembrano aver raggiunto un livello tale da poter competere per traguardi importanti.
- 9 a Mistakes: non doveva far rimpiangere Dreamkazper e sembra che il risultato sia stato centrato appieno.
- 8 ai Fusion: 2 grandi vittorie di carattere e quel posto tra le grandi che ormai non fa più notizia, sempre un piacere vederli giocare.
- 7 ai Valiant: è vero, sono primi e hanno sempre offerto prestazioni solide ma manca la controprova di un avversario davvero sugli scudi prima di poterli incoronare come primi della classe.
- 6 a Oge: due sconfitte ma arrivate con prestazioni assolutamente degne di nota che, con altri risultati, gli avrebbero valso un voto ben più alto. Da vedere cosa accadrà una volta affinati i meccanismi di squadra.
- 5 a New York: una prima sconfitta e una vittoria risicata, un po’ pochino per quello a cui siamo abituati, l’impressione è che ne possano arrivare delle altre a breve.
- 4 a Gambler: sembra che l’affinità con i compagni (Jhong in particolare) sia ancora lontana dall’essere trovata, forse serve solo tempo ma Tobi resta comunque un’ altra cosa sotto questo aspetto.
- 3 a London: urgeva un riscatto che arriva solo in minima parte contro chi, a conti fatti, non può essere considerato come test attendibile. Cadono ancora contro i Fusion, sembra ormai diventata una triste abitudine per loro.
- 2 al coach degli Shock: vedere un team distrutto da una Phara o una Widowmaker perchè Babybay sta in panchina sembra davvero stupido, ancora di più quando l’accanimento terapeutico su Sombra porta a risultati risibili.
- 1 ai Mayhem: qualche raggio di luce sembra filtrare attraverso il cielo tetro ma è davvero troppo poco, specialmente quando tutti gli altri sembrano stare 1 o 2 gradini sopra.
- 0 alla mascherina di Rawkus: per vincere le hanno provate tutte anche ad adottare uno stile estetico tipicamente coreano ma la cosa non ha pagato, apprezzabile comunque il tentativo di mimetismo.