Dragons fenomenali: sono loro i nuovi campioni di Stage!
Un finale assolutamente inatteso, imprevedibile ed entusiasmante quello andato in scena ieri sera, quando i San Francisco Shock hanno sfidato gli Shanghai Dragons per la vittoria definitiva del terzo stage.
La partita ha avuto bisogno di ben 7 round per stabilire quale delle due squadre fosse la vincitrice, una vera e propria battaglia iniziata con un secco 3-0 ad opera di Shanghai e proseguito con un altrettanto mostruoso 3-0 ad opera degli Shock, con la partita che si è poi giocata al tie-break su El Dorado.
Shanghai Dragons – San Francisco Shock 4-3
La prima mappa, Oasis, è scelta dagli Shock che sperano di poter replicare la comp dei Dragons che ha avuto tanto successo sulle mappe KOtH, e proprio così è stato: entrambi utilizzano la Pharah-Mercy accompagnata da Widowmaker o, in alternativa, Hanzo o Sombra, con la Orisa-Hog come frontline.
🏆STARTED FROM THE BOTTOM NOW WE HERE🏆
After a wild 7 maps we come out the stage 3 champs! We couldn’t have made it this far without your love – so here’s to you!
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— Shanghai Dragons (@ShanghaiDragons) July 14, 2019
I Dragons sono i primi a conquistare il primissimo CP di questo match, e la loro ottima posizione consente a questo team di conquistare sia il Garden che il City Center, dovendo però sacrificare nel processo University agli avversari e al loro Roadhog, Choihyobin. Numbani non promette bene: storicamente le Ibride sono il punto debole del team di Shanghai, ma in questo caso sembra di veder giocare un altro team: la comp a tre DPS funziona, e funziona bene: l’attacco viene terminato con oltre tre minuti di ecesso, mentre la difesa vede gli Shock in grande pena solamente sul terzo punto.
Qui sono le abilità individuali di Diem, DDing e Youngjin che fanno la differenza: i tre DPS utilizzano al meglio le loro abilità e non lasciano scampo alla composizione statica adottata dal team di San Francisco.
La ripresa inizia su Horizon, mappa scelta ancora una volta dagli Shock che vogliono evitare a tutti i costi la loro 2CP peggiore, Volskaya: la difesa per la formazione americana è esemplare sul primo punto: non c’è trippa per gatti, e i draghi rischiano di venire fullholdati, ma nonostante la cattura arrivi in Overtime per i cinesi il secondo CP è decisamente più rapido del primo: sfruttando il cambio di comp avversaria questo team ottiene comunque quasi tre minuti di tempo supplementare.
Durante l’attacco degli Shock, però, la loro comp fa la differenza: nonostante una EMP fermi momentaneamente il team di SF dall’acquisire immediatamente entrambi i punti, la seconda volta è quella buona, e gli Shock si portano in vantaggio come tempo. Nel secondo attacco dei Dragons le cose vanno meglio: nonostante la minore timebank sottomano i cinesi riescono a conquistare un punto e 77% del secondo, mentre gli Shock vengono salvati dal full cap da una stupenda D.Va Bomb.
La difesa del team di Shanghai, però, è impenetrabile per moltissimo tempo: mancano solo 10 secondi alla fine quando gli Shock catturano il CP A, e con una EMP ed una Barrage pronte catturare anche il secondo è impossibile per gli americani.
Si gioca ora su Havana, sulla quale il Reaper cinese del primo punto non ha l’impatto sperato: certo, viene bruciato un po’ di tempo, ma nulla possono i difensori Dragons per arrestare l’avanzata degli Shock, che vengono fermati solo all’arco del terzo settore di mappa da un’ottima sinergia tra DDing, Gamsu e Diem.
La difesa americana è uno standard GOATS con l’aggiunta di Baptiste, mentre la composizione dei Dragons è una tre DPS con Hammond, ma a nulla può il criceto contro i granitici Shock, che tengono a bada ogni attacco con una ottima coordinazione di squadra, portandosi a casa la prima mappa di questo match.
Si gioca ora su Ilios, sul quale Sinatraa gioca una Tracer fuori meta che non sembra trovare immediatamente l’uso sperato Dal team di San Francisco, che viene annullato dalla potenza spaventosa di Youngjin su Roadhog. Nel CP Well, infatti, non c’è un gancio che non trovi bersaglio, e la coordinazione del team è impeccabile. Su Lighthouse sono gli Shock a catturare il punto per primi e, con Gamsu che cicca malamente un Mine Field incastrandolo nel tetto del punto di controllo il team di SF che conquista una buonissima percentuale di cattura. La loro comp, migliore nel gioco in spazi stretti, pareggia la mappa che viene portata all’ultimo punto giocabile, le Ruins.
Qui la Widowmaker di Diem può brillare, ma non contro una comp come quella degli Shock, ed il player è costretto a spostarsi su Sombra. Il primo cap va agli americani, dopo una lunghissima battaglia, ma i Dragons non vogliono demordere per nessun motivo, nemmeno davanti all’uso impeccabile delle Ultimate da parte degli avversari. Quando il punto si ribalta siamo allo 0-95 per gli Shock e dopo una sola fight sembra tutto finito, ma i Dragons non demordono e riescono, con il coltello tra i denti, a riconquistare il CP. Tutto è però invano: un Rally countera la EMP di Diem e gli shock si portano sul 3-2.
La sesta mappa del match è Eichenwalde, e non c’è molto da dire sull’attacco degli Shock: il loro record di 6-1 su questa Escort è giustificato, e la cattura del terzo punto arriva in un lampo, con ancora tre minuti a loro disposizione nella timebank. Quando tocca ai Dragons attaccare le cose vanno molto più lente, e la cattura del primo CP non è rapida come quella degli avversari. Nella seconda porzione gli Shock tornano su un 3-3 con Winston e Sombra che non funziona benissimo quando Youngjin comincia a far valere i suoi ganci con Roadhog, e sulla terza frazione di mappa nemmeno un cambio su Reaper da parte di Sinatraa può fermare la cattura dell’intera mappa.
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— Overwatch League (@overwatchleague) July 14, 2019
Ora però i Dragons hanno la metà del tempo degli avversari per conquistare la vittoria, e le cose si fanno difficili per la formazione cinese: quando il primo attacco non funziona e ti mancano solo 20 secondi la disattenzione è a un passo: non c’è modo per i Dragons di conquistare il primo CP per colpa di un C9. gli Shock si giocano la partita in questo attacco, e la loro precisione è chirurgica: si va alla settima mappa con un solo push.
Ma su El Dorado i cinesi riescono a tirare fuori quel qualcosa in più che li rilancia non più solo come protagonisti della fase playoff ma come una delle squadre da tenere sotto osservazione per lo stage 4 e per i prossimi playoff della stagione regolare.
Con un 2-1 combattutissimo i Dragons riescono a spuntarla vincendo il tie-break
Gli highlights