Nel multiplayer di MW3 tanti “grinder AFK”, ma i giocatori se la prendono con ACTI: “colpa del sistema Battle Pass”
Multiplayer MW3 – Nel corso degli ultimi giorni pare sia aumentata la presenza dei giocatori AFK che utilizzano macro per non venire bannati dalla lobby per “inattività”. Si tratta di personaggi non controllati da veri giocatori, che restano attivi in lobby solamente per farmare punti esperienza ed avanzare nella progressione del battle pass.
Come noto, nelle lobby di Call of Duty se i personaggi restano inattivi per un tot di tempo vengono espulsi per inattività. Per “aggirare” questa regola, cosi da continuare a rimanere in lobby a fare punti (non serve fare kill per fare punti su COD, basta semplicemente “giocare”), alcuni giocatori utilizzano delle macro che fanno fare al personaggio ripetutamente lo stesso movimento.
Nel caso che analizziamo qui ad esempio, le macro sono studiate per far si che i personaggi facciano una decina di passi, si fermino, e tornino indietro. I grinder AFK sono facili da riconoscere perché la quasi totalità di questi si muoverà in loop sempre nello stesso modo.
Molti giocatori pare che stiano ricorrendo a questa meccanica perché altrimenti non riuscirebbero a completare in tempo tutti i settori del Battle Pass. E visto che a differenza dei cheater gli AFK Grinders non vanno ad intaccare “direttamente” la sessione di gioco di tutti gli altri, alcuni player hanno addirittura iniziato a “difendere” questa pratica, giustificandola.
Nel multiplayer di MW3 cresce il fenomeno dei giocatori AFK grinder: il video
Can some dev please do something about macro abuse XP Farm?
byu/Pretend_River9959 inModernWarfareIII
Uno di questi ha ad esempio affermato: “preferirei che i devs si concentrassero sul sistema di progressione del battle pass piuttosto che sui grinder AFK. Il problema è che è il tempo giocato su COD più che le kill a contare per l’avanzamento del BP, e questo è assolutamente male. Non mi meraviglia che qualcuno cerchi di “aggirare” il sistema per ottenere tutte le ricompense che ha già profumatamente pagato”.
Trattandosi di un contenuto a pagamento (il BP base costa 10 euro, ndr), Activision dovrebbe evidentemente trovare un sistema per rendere più “accessibile” il suo completamento.
D’altro canto non è purtroppo tollerabile che qualcuno vada ad alterare l’integrità competitiva delle lobby con degli AFK Grinders. Per quanto “comprensibili”, le ragioni che spingono questi player ad utilizzare le macro non bastano a legittimare un comportamento che non fa assolutamente bene all’esperienza di gioco in multiplayer.
Non è escluso che Activision possa emettere delle punizioni per chi beccato a “farmare” punti esperienza da AFK… Quindi suggeriamo a tutti gli eventuali abuser di non perseguire su questa strada, e di interrompere immediatamente l’utilizzo di qualsiasi macro in gioco.
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)
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