Una chiacchierata con Zero, uno degli organizzatori del QLASH Super League italiana di LOR
Benvenuti gentili lettori, oggi ho fatto Una chiacchierata con Zero, uno degli organizzatori del QLASH Super League italiana di LOR. Mi sono trovato davanti una persona che mi ha dato l’impressione di essere estremamente competente e volenterosa e mi ha trasmesso una grande forza di volontà.
Ho colto quindi l’occasione per porgli qualche domanda riguardo al torneo e a LOR più in generale. Ieri abbiamo intervistato un altro organizzatore della QLASH Super League: Pob. Se voleste leggere l’intervista cliccate qui per andare all’articolo apposito.
Vi lascerò quindi qua sotto l’intervista integrale, la quale è estremamente ricca di contenuti. Consiglio a tutti voi di leggerla, in quanto potreste scoprire diversi retroscena e punti di vista che non vi aspettavate.
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Una chiacchierata con Zero, uno degli organizzatori della super league italiana di LOR
benvenuto Zero, è un onore averti qui, complimenti per aver organizzato un torneo di questo calibro. E, a proposito, volevo chiederti: com’è stato organizzare un torneo di questo calibro?
Allora, vorrei partire col dire che è stata sia un’opportunità gigantesca che mi è stata data, sia una responsabilità che sento. Perché io, già da prima, di essere chiamato per organizzare questo evento, mi stavo muovendo sulla scena italiana, organizzando casting, prima amatoriali, poi con QLASH.
Poi abbiamo organizzato un torneo comunitario con Vinz che è uno dei nostri organizzatori, che avevamo chiamato training arena, che era il prototipo di questa super league. Poi Pob mi ha introdotto a questo progetto e mi ha introdotto a QLASH. Questo progetto, già prima che arrivassi io era da tempo in cantiere, ma non c’era mai stata questa spinta finale nell’andare a organizzare tutto.
Questo sia perché Riot e molto lenta in quanto è una macchina che ci mette tempo a muoversi e carburare e interfacciarsi con un’organizzazione così grande ha sempre i suoi problemi. Ovviamente la spinta più grande poi l’abbiamo data noi, e la community voleva qualcosa di nuovo, voleva potersi riorganizzare.
C’erano stati dei tornei l’anno scorso, prima che uscisse l’espansione di Targon, organizzati da Dog of Wisdom, in collaborazione con Riot ma non erano mai sfociati in un progetto così grosso. Quindi abbiamo cominciato ad organizzare e la prima cosa in cui siamo incappati è: cosa mettiamo come premio?
Perché Riot non mette niente, ci sponsorizzano mettendoci sui canali ufficiali di Riot Italia e questo fa molto, ma a livello di montepremi non avevamo nulla. Allora io, dato che mi sono incaricato di gestire la parte da PR di questa QLASH Super League, sono andato a cercare dei potenziali sponsor.
Ho trovato poi dei partener in community Gaming che ci da l’opportunità di organizzare i tornei sulla sua piattaforma e ci sponsorizza, dandoci una parte del montepremi, e l’altro partener è Metafy, che è una piattaforma di coaching di molti giochi. QLASH poi ha messo tutti gli asset grafici, e abbiamo un grafico bravissimo che sta facendo un lavoro fenomenale.
Ci ha aiutato anche molto il fatto che QLASH abbia già una macchina oliata dal punto di vista della super league per TFT, ma per il resto siamo partiti da zero. E questa è stata la parte organizzativa, all’inizio molto complessa. Poi una volta partiti è diventato sempre più semplice perché avevamo un’idea molto chiara di come voleva essere e l’abbiamo portata fino in fondo.
Poi il progetto è ancora work in progress, soprattutto considerato la parte dei qualfier e siamo aperti ad ogni feedback e stiamo cercando di capire come migliorare per le prossime edizioni.
Solo complimenti per l’enorme organizzazione e competenza che ci avete messo per organizzarlo. E a questo punto ne approfitto per farti la seconda domanda: Quali sono le cose che ti hanno dato maggiore soddisfazione in questo primo qualifier?
La prima cosa, forse quella un pochino più bambinesca, è il fatto che, per una volta, qualcosa che ho fatto, un progetto così grande a cui ho dedicato energie e tempo ha visto la luce. E l’ho potuto far vedere, per esempio ai miei genitori, ai miei amici, e questa è la parte più bambinesca di me che dice “guarda ho fatto una cosa bella e voglio farvela vedere”.
Seconda cosa è che sono stato molto contento di vedere la reazione dei player, molti dei quali competitivi nel momento in cui abbiamo annunciato la QLASH Super League. Mi è piaciuto vedere la reazione delle persone intorno a me. Inoltre mi è piaciuto molto anche il feedback datoci dalla community, abbiamo avuto tanti wiers, non solo in contemporanea ma anche che si sono andati a recuperare la diretta.
Anche in chat c’è stata tanta interazione, anche se eravamo con un delay, e, ovviamente, tanta risposta sui social. Non solo della community italiana, ma, questa QLASH Super League, sta attirando anche l’attenzione della community internazionale. Avremo anche un cast internazionale per il main event e mi farebbe piacere se, essendo la lega partener Riot e trasmessa su twitch, avesse anche risalto a livello internazionale.
Sono davvero molto contento per voi e per il successo che sta avendo questo progetto. Ma a questo punto ti faccio la domanda opposta rispetto a quella che ti avevo appena fatto: hai già notato qualcosa che non ti piace o che vorresti cambiare?
Si, abbiamo avuto feedback dai giocatori e, una cosa che abbiamo già deciso di cambiare in corsa, anche se non è sostanziale, è semplicemente per l’onesta della competizioni. Vogliamo utilizzare un meccanismo di seeding riguardo a come i giocatori sono messi nella classifica globale.
Perché abbiamo avuto dei giocatori che sono arrivati in fondo per via di un bye. Crediamo che sia più giusto che, se dei giocatori hanno giocato meglio, abbiano loro un bye che li premi, così da fare una competizione più giusta per tutti. Un’altra cosa era che abbiamo avuto dei problemi per la live che abbiamo poi fixato.
E, prima di concludere, c’è qualcosa che vorresti aggiungere come un commento o un’opinione riguardante LOR o l’evento in generale?
Un paio di cose, la prima è che spero ovviamente che vada bene, ma non soltanto per me e chi l’ha organizzato, perché deve piacere alla gente. Penso che siamo veramente a un punto di svolta per LOR, dove, se prendiamo una certa direzione, possiamo essere una community unita con queste competizioni e avere un futuro. Dall’altra parte invece ci sono spinte sempre pessimiste, comunque giuste perché il player ha il diritto di lamentarsi e chiedere alla software house di fare di più ma, per quanto riguarda la community spero che rimarremo comunque uniti.
Per quanto riguarda la Super League questa vuole essere un’iniziativa permanente e reiterata ogni stagione, quindi ogni 2 o 3 mesi, in base a come la Riot gestirà le espansioni.
L’andamento dell’organizzazione è stato molto strano: un giorno POB mi scrisse in privato “tu vorresti lavorare negli esports?” e la sera mi sono trovato in questa call in cui abbiamo cominciato a pianificare. Una settimana dopo, mentre stavo castando Liga Runica, il campionato di LOR spagnolo, mi venne in mente “ma Vinz, che sta facendo tutto in Italia dobbiamo metterlo nel progetto” e scrissi una nota col suo nome a fondo pagina.
Una settimana dopo siamo in riunione con Pob e gli faccio “ho trovato chi ci gestirà il torneo e mettere nel progetto” e prendo Vinz, lo schiaffo nella chiamata e gli spieghiamo tutto. E questo è stato surreale perché mi sono trovato dall’essere io quello preso dal niente e messo in gioco a fare lo stesso con un’altra persona perché pensavo, e penso tutt’ora, che se lo meriti.
E questo mi fa sperare, perché se succede anche in altri campi la meritocrazia può battere le raccomandazioni che si sa, esiste negli esports. Quindi mi ha fatto molto piacere aver preso una persona dalla community e averla messa in questo progetto perché, secondo me, se lo meritava.