Come valutare i mazzi presenti in un meta: potere puro e relativo
Benvenuti nell’ultimo articolo della giornata, oggi vi parlerò di Come valutare i mazzi che troviamo in un determinato meta. Questo ci sarà utile per capire come si muoveranno le varie liste: quali rimarrebbero in meta in ogni caso, e quali invece potrebbero presto uscirne. Stiamo infatti parlando di potere puro e potere relativo, due caratteristiche per contraddistinguere 4 tipi di deck.
Ovviamente fare le valutazioni non è sempre così semplice, per questo cercherò di aiutarvi con qualche esempio. Inoltre vi ricordo che io non ho il diritto di insegnarvi nulla, pertanto se voleste mettere in dubbio questo sistema i nostri social sono aperti alle critiche.
Quella che state per andare a leggere è una mia vecchia guida aggiornata, se vuoi leggere l’originale potrai trovarla cliccando qui.
Prima di continuare voglio ricordarvi che, se volete essere sempre aggiornati sui miei articoli, potete seguirmi su facebook o instagram.
Se volete fare qualche partita troverete sicuramente qualcuno sul server discord, mentre, se volete pubblicare dei post, c’è il gruppo facebook.
Come valutare i mazzi presenti in un meta: potere puro e relativo
Il potere puro
Parliamo di potere puro (a volte definito anche grezzo) quando definiamo le capacità del mazzo in se, senza che queste vengano influenzate da altri.
Questi mazzi sono in meta fin dall’inizio della stagione, in quanto, come detto sopra, funzionano da soli, non sono pensati per rispondere a possibili avversari. Ciò, però li rende deboli ai cambiamenti, i quali, potrebbero farli sparire dalle classificate, nel caso in cui dovessero trovarsi davanti a match up molto sfavorevoli.
Esempi perfetti di mazzo con alto potere puro sono Annie Jhin o Darkness Control i quali rimarranno in meta fino a che non troveranno dei match up estremamente negativi.
Il potere relativo
Abbiamo prima parlato dei mazzi che detengono un gran potere puro, ma esiste anche il potere relativo. Si parla di potere relativo quando un deck non è forte di per se, ma lo è grazie al meta nel quale si trova. Sono quindi liste nate per contrastare un determinato archetipo oppure tornate in auge dopo essere finite nel dimenticatoio.
Questi mazzi arrivano più tardi in meta poiché, come abbiamo appena detto, servono per contrastare archetipi dominanti. Se i loro bersagli dovessero uscire dal meta, questi deck si troverebbero in difficoltà, poiché dovrebbero adattarsi, altrimenti torneranno nel dimenticatoio da cui provengono.
Ottimi esempi di mazzi dall’alto potere relativo sono Gangplank Sejuani o Dragons, i quali entrano in meta quando devono contrastare un altro deck.
Mazzi con ottimo potere puro e relativo
E se un mazzo fosse sia forte di per se ma, allo stesso tempo, si adattasse molto bene al meta in cui si trova? In tal caso sarebbe un mazzo dal potere sia puro che relativo. Questi mazzi di solito definiscono il meta, e obbligano tutti a ruotargli attorno.
Avranno sicuramente qualche match up sfavorito, ma il meta, da solo, non sarà mai in grado di cacciarli fuori. Questi mazzi sono quindi il centro portante di ogni stagione e la definiscono.
Alcuni ottimi esempi del passato sono Kai’Sa Demacia, Ahri Kennen, Pirate, Nami Bilgwater, i quali hanno dominato il meta.
Riassunto dei 2 tipi di potere, cambiamenti nel meta e definizione dei 4 tipi di mazzi
Potere puro o grezzo: Il potere puro è la capacità di imporre il proprio gioco sugli altri in maniera aggressiva o attraverso la sinergia delle proprie carte, mettendo pressione all’avversario e obbligandolo a giocare di conseguenza.
Potere relativo: Il potere relativo è la capacità di contrastare efficacemente i mazzi più giocati e vincere grazie ai propri match up favorevoli.
Il meta può cambiare per 3 principali ragioni. La prima è quando un mazzo prima molto giocato vede scendere il suo play rate a causa di alti tassi gioco di mazzi che lo contrastano naturalmente. La seconda è quando escono delle carte nuove. La terza è quando la Riot interviene con dei bilanciamenti. In questi casi cosa succede?
I mazzi con alto potere puro saranno preoccupati, questi non sanno adattarsi molto bene. Se nasceranno diverse liste in grado di sconfiggerli li vedremo uscire presto dal meta.
I mazzi con alto potere relativo si chiederanno se i deck per cui sono in meta reggeranno, magari con delle modifiche, oppure no. Nel primo caso questi si adatteranno al cambiamento. Nel secondo per loro sarà dura sopravvivere, salvo che non trovino, in qualche nuovo arrivato, il loro successivo avversario preferito.
Mazzi con alto potere puro e relativo: coloro che definiscono il meta
I mazzi con alto potere puro e relativo definiscono il meta. Hanno buoni match up su tutta la linea e sono estremamente potenti di per se. Costringono gli altri deck ad adattarsi ad essi e sarà la prima scelta di molti.
Mazzi con alto potere puro: adatti ai tornei
I mazzi con alto potere puro ma basso potere relativo hanno dei grossi problemi all’intero del meta. Ma nei tornei possiamo bannare i loro avversari naturali lasciando loro la possibilità di brillare.
Mazzi con alto potere relativo: per loro dipende tutto dal meta
Questi sono mazzi che basano tutto sui loro match up favoriti. Se il meta dovesse variare è molto probabile che questi mazzi scompaiano.
Mazzi con basso potere relativo e puro: gli ingiocabili
Mazzo deboli di per se e che non hanno trovato il modo di adattarsi al meta. Estremamente inutili.
Perché questo articolo dovrebbe aiutarmi a comprendere il meta?
Capire in quale delle 4 categorie si trovano i mazzi presenti all’interno del meta può aiutarci a prevedere le modifiche che subirà il gioco nel corso della stagione. Questa è, in verità, una cosa non poco complessa, ma spero che questo articolo possa aiutarvi a comprenderla un po’ meglio.
Noi ci vediamo domani con un nuovo articolo.