PG Esports: Pierluigi Parnofiello ci parla dei progetti futuri
Durante la Games Week, siamo riusciti ad intervistare il CEO di PG Esports Pierluigi Parnofiello, che ci ha raccontato diverse cose. Abbiamo parlato di progetti futuri, di esport e del suo possibile sviluppo in Italia. Il lavoro da fare è ancora molto, ma Pierluigi e Personal Gamer stanno sicuramente andando nella direzione giusta.
Intervista al CEO di PG Esports
Benvenuto Pierluigi sulle pagine di Powned.it
Ciao a tutti è un piacere essere qui e parlare ancora una volta con voi
Visto che siamo in tema, parliamo subito di ciò che ha fatto PG Esports durante la Games Week. Abbiamo visto nella giornata di venerdì degli show match pazzeschi ed emozionanti. Pensi che organizzare eventi del genere in una fiera importante come questa possa dare un aiuto importante all’esport italiano?
Si la Games week è sempre un appuntamento importante per noi di PG Esports, perché ci permette di creare eventi come gli show match di questi giorni in cui possiamo mostrare, ad un pubblico molto più ampio di quello che ci segue normalmente, la spettacolarità dei nostri eventi, grazie soprattutto all’intervento di Adidas che quest’anno ha curato alla perfezione il tutto.
Quest’anno tramite i vostri PG Nationals avete mostrato sia nello spring split sia nel summer split che si può sempre alzare il livello qualitativo. Potete ancora migliorare? Quali sono i vostri progetti futuri?
Si il nostro obiettivo è quello di creare un PG Nationals che sia migliore di quello precedente sotto ogni aspetto: lo spettacolo che offriamo al nostro pubblico, ma soprattutto dare ai team che competono nelle nostre competizioni un ambiente consono per performare al meglio. Il nostro obiettivo futuro? Portare sempre più giochi nel nostro circuito competitivo.
Parliamo del PG Nationals di League Of Legends. Abbiamo visto come gli Sparks abbiano dominato sia lo spring che il summer split, ma poi in EU Masters hanno fatto molta fatica mostrando a tutti l’enorme gap che ancora c’è tra team italiani e team europei. Cosa credi possa aiutare a colmare questa differenza e come il PG Nationals può essere utile a questo obiettivo?
Dal primo PG Nationals ad oggi il livello competitivo in italia è cresciuto molto. Per migliorare ancora di più non è una questione di investimenti ma prettamente di tempo in quanto i team inglesi o tedeschi, facevano anni fa ciò che facciamo ora in Italia. Noi di PG Esports speriamo di arrivare il più rapidamente possibile al livello degli altri campionati europei.
Abbiamo citato gli investimenti, quest’anno Adidas ha investito parecchio in PG Esports e negli esports italiani in generale, aiutando cosi la scena esportiva del nostro paese. Cosa credi sia importante per convincere brand così grandi ad investire in questo mercato?
L’ingresso di Adidas è stato importantissimo, più che a livello economico lo è stato a livello di immagine. Dire che Adidas investe in questo settore e mostrarlo al pubblico aumenta sicuramente l’interessamento di altri marchi e aziende fuori dal mondo videoludico: dal food al mondo della moda ed a tanti altri. Arrivare a chi non è di questo settore è di fondamentale importanza per crescere sempre di più.
Nel progetto di crescita degli Esports crediamo sia fondamentale anche il far conoscere questo mondo ad un pubblico con una fascia di età più ampia rispetto a quella odierna. Cosa pensi possa aiutare a raggiungere questo scopo?
Si anche questo è molto importante, credo sia solo una questione generazionale. I ragazzi di oggi diventeranno un giorno genitori e sicuramente trasmetteranno la loro passione per i giochi competitivi ai loro figli e così via. Presto non sarà strano vedere gruppi di famiglie andare insieme al Forum di Assago o in arene a vedere match competitivi, così facendo, con il tempo, la fascia di età raggiungerà facilmente i 14-50 anziché i 14-20 di oggi.
Grazie mille Pierluigi per il tuo tempo ed in bocca al lupo per i progetti futuri di PG Esports.
Grazie mille a voi.
Immagini via pagina Facebook di PG Esports