Le Steal Cards: perchè le carte che “rubano” sono tanto amate/odiate!
Ci sono moltissimi giocatori nella scena amatoriale e internazionale che manifestano spesso astio per quella tipologia di carte che “rubano” le carte avversarie.
L’eroe che prevalentemente sfrutta questa meccanica è, come tutti sappiamo, il Priest.
Questa classe, nonostante ultimamente abbia visto riscoprire, come mazzo di controllo, parte dell’antico splendore grazie alla carta Tumulazione (facente parte dell’avventura La lega degli esploratori), non è di certo uno dei mazzi più sbilanciati del momento.
Quindi perché questo astio dei giocatori nei confronti delle carte di questa classe se esso non ha mai presentato una grossissima minaccia? (Ricordiamo che fuori dalla beta Anduin è una delle poche classi che non ha mai subito dei nerf).
La risposta a mio avviso è tutt’altro che semplice e va ricercata proprio in questa tipologia di carte, chiamate in questo articolo Steal Cards (dall’inglese to steal=rubare), facenti parte non solo del famoso sacerdote.
Partiamo da una delle steal card più famose, il Tecnocontrollore, visto per le prime volte subito dopo l’avvento del Dottore e che ha aumentato la sua frequenza per merito del sempre più popolare Secredin, che grazie all’Adunata Militare accresce le probabilità che il caro meccanico incontri la condizione necessaria all’attivazione del suo Grido di Battaglia.
Egli ha un corpo debole per una carta con quel costo di mana (paragonandolo ad esempio al Carroragno), ma che risulta particolarmente utile nel caso in cui si riuscisse ad attivare il suo Grido di Battaglia.
Ma in soldoni, quanto può risultare utile in caso ciò accadesse?
Il calcolo è facile, e può essere effettuato per qualunque carta che ruba carte dal campo di battagli avversario. Dobbiamo dunque considerare 3 fattori fondamentali:
- Stiamo sottraendo una carta dell’avversario.
Una qualunque carta ha un valore che è legato alla capacità sua di infliggere un danno all’avversario o alle sue carte, ed alla sua difficoltà di essere rimossa dallo stesso. Ogni removal infatti deve essere considerata in funzione di questo (una Parola d’Ombra: Morte potrà rimuovere un servitore dal grosso costo di mana, ma sarà inutile contro servitori piccoli, mentre Esplosione Sacra rimuoverà una grande quantità di servitori piccoli risultando però inutile contro i famosi “ciccioni”, ma entrambe dovrebbero essere usate per dare un vantaggio di carte o di mana sull’avversario).
- Stiamo guadagnando una carta.
Banalmente, potremmo approssimare grossolanamente il Tecnocontrollore ad una sorta di Intelletto Arcano, che ci darà il 3/3 più la carta presa dall’avversario (prendete adesso questa definizione per buona).
- Stiamo sottraendo all’avversario il mana utilizzato per giocare quella carta!
In quanto lui il mana lo ha speso per giocare qualcosa, in Hearthstone come nella vita nulla è gratis :thug life moment:.
- Stiamo guadagnando il mana per giocare quella carta!
Non dobbiamo dimenticare che la carta di cui stiamo prendendo appunto il controllo si trova in campo, quindi noi guadagneremo oltre alla mera carta in più (che darebbe anche un Intelletto Arcano) anche il mana per giocarla!
I tre mana del Tecnocontrollore saranno quindi ben spesi anche nel caso dovessimo prendere il controllo di un Murlocchino (in quanto avremo comunque guadagnato una carta sottraendola all’avversario), mentre nel caso in cui sottrarremo un semplice Guardiano di Sen’jin avremo un vantaggio di:
1 carta tolta all’avversario + 1 carta guadagnata da noi= +2 carte
4 mana sottratti all’avversario + 4 mana guadagnati da noi= +8mana
Non è quindi un’esagerazione dire che il Tecnocontrollore se giocato al momento giusto, e con (più di un) pizzico di fortuna, può dare un vantaggio decisivo ai fini dell’incontro (immaginate di sottrarre ad esempio all’avversario un Tirion Fordring…).
Parliamo adesso della Mistica di Kezan, questa 4/3 a costo 4 è in grado di rubare, col suo Grido di Battaglia, un segreto all’avversario. Questa volta il rapporto corpo/costo è ancora più fragile di quello del Tecnocontrollore (se consideriamo il paragone con lo Yeti di Ventofreddo abbiamo ben due punti di salute in meno), ma vediamo come può tornarci utile.
Facendo gli stessi ragionamenti riportati in precedenza avremo un vantaggio di:
1 carta tolta all’avversario + 1 carta guadagnata da noi= +2 carte
1 mana sottratto all’avversario + 1 mana guadagnato da noi= +2 mana (se ci troviamo contro un paladino)
2 mana sottratti all’avversario + 2 mana guadagnati da noi= +4 mana (se ci troviamo contro un cacciatore)
3 mana sottratti all’avversario + 3 mana guadagnati da noi= +6 mana (se ci troviamo contro un mago)
Come possiamo ben vedere il vantaggio numerico medio è uguale a quello del suo compagno ruba-servitori, ma dove sta allora la convenienza nel costo di mana in più che si ha con la Mistica?
E qui subentra uno dei concetti chiave di questa tipologia di carte: la probabilità che si ha di riuscire ad attivarne l’effetto.
La Mistica ha una probabilità decisamente più elevata del Tecnocontrollore di vedere attivato il suo Grido di Battaglia, ma mentre quest’ultimo può potenzialmente essere attivato contro una qualunque classe, la prima ha un effetto SOLO sulle uniche tre classi che utilizzano segreti! (Possiamo dire 2, in quanto contro il Paladino dopo un eventuale Sfidante Misterioso difficilmente riusciremmo a trovare utile uno dei suoi segreti sul nostro campo di battaglia).
Perché quindi, soprattutto adesso, è molto più facile vedere il Controllore piuttosto che la Mistica? La risposta sta in una sola parola: Metagame.
I mazzi che sciamano servitori sono molto più comuni e ostici di mazzi che utilizzano segreti per vincere (Freeze Mage, Hunter Midrange, Face Hunter, Secredin), e questo basta per trasformare la Mistica in una carta morta nelle nostre mani la maggior parte delle volte.
Tornando al ladro di Hearthstone per eccellenza (che per quanto possa sembrare strano, non è Valeera) lo stesso ragionamento può essere fatto anche per carte come Cabalista dell’Ombra e Controllo Mentale, con l’unica differenza che queste due (parlando soprattutto per la Cabalista) hanno una possibilità decisamente più elevata di poter essere attivate (rispetto ad esempio alla Mistica, anche se a costi di mana decisamente più elevati) e danno al giocatore che le utilizza la possibilità di scegliere il proprio bersaglio! (rispetto al molto più casuale Controllore).
Possiamo quindi dire che l’odio di una buona parte della community verso le steal card viene dato dal timore che esse, giocate al momento giusto, possano dare all’avversario una facile vittoria con carte che abbiamo giocato con tanta fatica; in quanto una Cabalista su un Uovo di Nerubiano buffato con Difensore di Argus o un Controllo Mentale su Ysera o Tirion Fordring possono ribaltare facilmente le sorti dell’incontro. E se uniamo questo a carte come Furto del Pensiero, che mettono sotto pressione il giocatore aumentando enormemente la varietà di carte che potrebbe avere in mano il nostro avversario il gioco è fatto.
Non sembra quindi strano che queste carte, grazie all’elevato potenziale (e, per alcune, grado di fortuna richiesto) siano tra le predilette nei video del mitico Trolden.
E voi, cosa ne pensate di questa situazione? La discussione è aperta!