L’EROE DI CUI GLI ESPORT HANNO BISOGNO
Bentrovati amici di Powned e di Hearthstone. So che la nuova espansione è alle porte, e tutti siamo in trepidante attesa di giocarla. Ma oggi non vi parlerò di quale carta sarà la più forte, di quale stia brillando nel meta, o di quale mazzo domina la ladder. Oggi vi parlerò di una persona, un ragazzo come me, come voi.
Sto parlando di Wolf91, all’anagrafe Fabrizio Iezzi, un giovane di 28 anni, giocatore amatoriale di HS. Questo ragazzo non ha nulla di particolare da segnalare, se non la passione per i videogame e la fremente voglia di divertirsi. Unica cosa che lo differenzia da “noi” è il fatto che è tetraplegico. A causa di un tuffo al mare malriuscito, Fabrizio ha perso l’uso delle gambe e delle braccia.
Ora potrei usare questa informazione per estorcervi una lacrima o un sorriso malinconico, per farvi fare commenti sui social del tipo “La vita è stata ingiusta con te, non mollare”, o ancora, farvi provare pena per la sua situazione. Niente di tutto questo. La retorica spicciola che ammorba la società la lascio agli altri. Non mi compete. Io vi dirò tutt’altro.
Io Fabrizio lo invidio.
Da esserei umani con un cuore e una testa, voi giustamente penserete “Ma cosa dice questo?”, “Ma come si permette?”, “Sei invidioso di un disabile, vergognati”. Commenti che sarebbero possibili e condivisibili , se non per un fatto. E’ proprio lui a non volerli.
Fabrizio ha deciso che non usare gli arti non è poi questo gran problema, o perlomeno non abbastanza da farlo smettere di vivere. Così, da qualche tempo, ha aperto un canale Twitch in cui diletta se stesso e chi vorrà seguirlo su Hearthstone e nei vari giochi (competitivi on-line e retro game) a cui si impegna.
Niente di straordinario in fondo, lo possono fare tutti. Vero. Ma quello che dovreste sapere, è che lui gioca con gli occhi. Grazie all’utilizzo di eViacam (un software che aiuta le persone disabili a gestire il cursore del mouse tramite webcam), Fabrizio continua a giocare a Hearthstone, dannandosi quando gli dice male ed esultando ai top-deck fortunati. Proprio come noi.
Per questo motivo lo invidio: Fabrizio possiede una forza di volontà che, non mi vergogno a dirlo, io non avrò mai.
Fabrizio ha capito che la sua disgrazia poteva diventare un’opportunità, un nuovo modo di vedere le cose. Con la sua tenacia sta tentando una strada che molti “normali” non osano, per limiti caratteriali o mancanza di voglia. Lui invece usa i videogiochi e il mondo annesso come una medicina, molto più efficace di tutti i farmaci del mondo.
Con le sua voglia di fare live, demonizza il malsano concetto tutto italiano dei videogiochi come dipendenza. Non esiste solo la ludopatia, l’alienazione o il diventare asociali e apatici. Esiste anche il divertimento, una risata con la chat e il sostegno dei tanti iscritti che, spero saranno sempre più numerosi. Grazie agli eSports e alla tecnologia, può dimostrare che i videogiochi non sempre allontanano i ragazzi dalla società, anzi. A volte ne creano una parallela, ma piena di bei valori e brave persone.
La redazione di Powned (e qui mi permetto di fare un plauso a Stak ed a tutto lo staff) ha deciso di supportarlo in tutto e per tutto, dando la visibilità che merita a un’iniziativa come questa. Prossimamente rilasceremo un’intervista di Wolf91, cosicché chi non lo conosce avrà modo di farlo e vedere di che persona stiamo parlando.
Fabrizio non ha bisogno di aiuto, quello lo si da a chi NON può farcela da solo. Fabrizio ha solo bisogno di supporto, del nostro supporto come community.
Perché non serve per forza sparare raggi laser o volare per essere eroi. A volte basta essere un semplice ragazzo, a cui la vita ha portato via tanto, ma a cui può ancora dare molto.
Dante “Goget” Guidi