A Christmas Secret – Il Canto di Natale (la storia dello Sfidante Misterioso)!
Per la realizzazione di questo articolo ringraziamo, come sempre, il grandioso Delmo!
Vi auguriamo una buona lettura ed una felice vigilia di Natale!
“A Christmas Secret”
Il Canto Di Natale – Hearthstone Version
Era una fredda mattina di inverno alla Secrets S.p.A e, come ogni anno, l’arcigno e burbero direttore dell’azienda, Sfidante Misterioso , stava tirando le somme dell’annata che stava volgendo al termine.
“Signore! Signore!”
“Che vuoi? Non vedi che sono occupato?”
L’aiutante di Misterioso, il piccolo Lanciatore di Coltelli , si avvicinò saltellando al proprio capo, sfoggiando un cappellino natalizio e addobbi in braccio.
“D-Dobbiamo addobbare! Domani è Natale! … non se lo ricordava?”
“PHUA! BUBBOLE! Certo che me lo ricordo, è che non mi interessa minimamente! Dobbiamo analizzare i winrate, sistemare i match-ups, sbaragliare la concorrenza della FaCe Shaman S.r.l che ti sta superando. C’è da fare! Tantissimo! Altro che Natale!”
“Ma… signore… “
“FUORI!”
Il piccolo signor Coltelli si allontanò intristito. Non era mai riuscito a far comprendere a Misterioso il vero significato del Natale. Amare il prossimo, regalare doni, e non tenersi tutto per se.
Ma il rapporto tra i due era sempre stato conflittuale. Pur essendo un fido collaboratore da anni, Coltelli non era mai stato troppo efficiente. Ogni volta che Misterioso chiamava l’adunata, Coltelli sbagliava quasi sempre, e toccava sempre a Misterioso in persona intervenire e sistemare la situazione.
DLIN-DLON
Proprio mentre Coltelli stava per abbandonare triste l’edificio, qualcuno suonò alla porta.
Misterioso, ancora innervosito dall’intervento dell’aiutante, aprì la porta col fare di chi è già pronto a richiuderla con violenza.
“BUONA FESTA DI NATALE SIGNOR MISTERIOSO!”
“Oh mio Dio, ancora voi!”
Erano i piccoli orfanelli dell’orfanotrofio gestito da Rexxar, bravo ragazzo anche se un po’ stupidello.
“PER QUESTO NATALE POSSIAMO ANDARE FACE?”
“NO! NO NO E NO! BECCATEVI QUESTO! AHAHAHAHAHAHHHA
Gli orfanelli se ne andarono tristi come ogni volta che avevano provato a convincere Misterioso a lasciare la face scoperta. Ormai era un appuntamento fisso.
Misterioso era sempre stato un tipo… misterioso.
Sempre ricoperto di segreti, non lasciava spazio a nessuno e mai faceva intuire cosa stesse bramando. Così facendo, si era fatto strada fino ai livelli massimi della Tier, dove ancora dominava incontrastato.
Scese la notte, e Misterioso si infilò nel suo caldo e accogliente letto. Stava per addormentarsi quando un brivido gelido lo fece sobbalzare:
Davanti a se, si trovò il fantasma del suo defunto socio, il signor Tirion, che con fare minaccioso lo osservava e lo indicava.
“OOOOODDIO! TIRION! CHE CI FAI QUA? CHE VUOI DA ME!”
“Misterioso! Il tuo atteggiamento deve cambiare! Basta segreti! Basta aggro! Stanotte riceverai la visita di tre spiriti. ADDIO MISTERIOSOOOOoooo…”
“NO, ASPETTA! CHE SPIRITI? TORNA QUI!”
Lo spirito di Tirion si dissolse come nebbia, lasciando Misterioso solo col suo sudore freddo, seduto sul letto. Addormentarsi ormai era impossibile, tanto era sconvolto dalla visione appena avuta.
Era quasi riuscito a convincersi che tutto ciò fosse solo un brutto sogno, che ancora una volta un brivido lo attraversò e lo riportò sull’attenti.
Non fece in tempo ad alzarsi e a cercare di capire cosa stesse succedendo, che si ritrovò in una vecchia locanda, con un fuocherello caldo e accogliente e qualche tavolino spoglio, con delle persone che, sorridenti, stavano giocando ad Hearthstone.
Mentre analizzava la scena, si rese conto di fluttuare, e soprattutto, si accorse di non essere solo.
Accanto a lui, fluttuava un altro spirito.
“E tu adesso chi sei?”
“Sono lo spirito delle patch passate. Il Becchino”
“Patch passate? Dove siamo?”
“Ti sto facendo vedere cosa era Hearthstone prima del tuo arrivo. Guarda come sono sorridenti, come sono sereni, mentre giocano.”
“Beh? Che c’entro io?”
“A quei tempi il gioco e la ladder erano estremamente divertenti, la gente salava giusto per qualche sfortuna con l’RNG e anche se qualcuno mi odiava e odiava i mazzi in cui venivo giocato, il tutto si risolveva con una risata e una stretta di mano fraterna. Noi eravamo il cancro, certo, ma mai come lo sei tu adesso. Mai come quello che tu hai creato.”
“Io? Che ho creato? Ho creato il mazzo più forte di tutti i tempi! Non sono un cancro!”
“Ah no? Vediamo che ne pensa il prossimo spirito…”
Misterioso si ritrovò di nuovo nel suo letto, sconvolto.
Erano davvero tutti così sereni e felici prima del suo arrivo? O era solo stato buggerato da una visione dovuta da una cena troppo pesante?
Provò a riaddormentarsi quando il letto, le pareti, tutto scomparve lasciandolo precipitare in un turbinio di stelle e nuvole.
La caduta si arrestò e si ritrovò fluttuante sulla propria città. Accanto a lui, un altro spirito.
“Non ne posso più.. tu chi sei stavolta?”
“Sono lo spirito delle patch presenti. Sono colui che non viene giocato adesso perché tu esisti. Mi chiamo Eadric”
“Ahhahaahaha, sei l’inutile! Non è colpa mia se non ti giocano, è che fai schifo!”
“Sicuro? Senti cosa dice la gente.”
In un secondo, il cervello di Misterioso fu invaso dai pensieri dei giocatori nella città sottostante. Un turbinio di lamentele, insulti e richieste di nerf tutte verso l’arcigno.
“Se solo non ci fosse.. potrei giocare qualcosa di diverso!”
“Aaaah.. Mi piacerebbe giocare un control, magari con Eadric, ma chi me lo fa fare se esiste il secredin?”
“Ora basta, l’ennesimo pala segreti, ne ho trovati 8 su 10.. io quitto!”
“È… è questo che la gente pensa di me…”
“Si Misterioso, ti odiano.”
“No… non voglio… no ma che sto dicendo! Bene così! Sono deboli! Inferiori!”
“Addio Misterioso”
“NO ASPETTA! HO DELLE DOMANDE DA FARTI! EADRIC!”
Stavolta non tornò neanche nella sua camera da letto. Si ritrovò sul terreno freddo, con un pungente odore di marcio nell’aria.
Si guardò intorno e riconobbe quello che era un cimitero dagli alberi spogli, foglie secche che vorticavano sollevate da un vento che aveva del soprannaturale.
Iniziava a capire.
Si alzò, timoroso. Per la prima volta, Misterioso provava veramente paura. Sapeva che doveva attraversare quel cimitero, anche solo per mettere fine a tutta questa storia.
Camminando, si ritrovò su una collina dove svettava una singola, triste, abbandonata lapide.
Tutt’attorto, le lapidi del cimitero erano ben curate, e visitate regolarmente. Proprio in quel momento, un gruppetto di nani stava mettendo fiori a quella che sembrava la tomba più recente. Sembrava un condottiero valoroso quel defunto, degno di rispetto e di essere ricordato.
Più si avvicinava alla lapide in cima alla collina, più diventava chiaro di chi fosse.
Accanto alla lapide, una figura osservava l’incerto incedere di Misterioso.
“Finalmente.”
“Tu… tu sei la morte”
“Esattamente.”
“E questa tomba vuota…”
Abbassò lo sguardo per leggere cosa c’era scritto sulla lapide.
Il sangue gli gelò nelle vene.
SFIDANTE MISTERIOSO
Patch n°XXX
“Lo Sfidante Misterioso passa da essere un 6/6 a costo 6, ad essere un 3/3 a costo 9, inoltre, i segreti del Paladin costeranno 4”
“No… NO! NON VOGLIO FINIRE COSI’! FAI QUALCOSA! CAMBIERO’ LO GIURO! NON VOGLIO, NON VOGLIOOOooo”
Fieramorte lo spinse nella tomba, senza proferir parola.
Misterioso scalciava e urlava mentre piano piano la tomba veniva ricoperta di terra.
Non voleva morire, non voleva essere nerfato e dimenticato da tutti, sarebbe cambiato!
Se solo ci fosse stata la possibilità di farlo.
Il terreno gli entrava in gola, respirare era impossibile, era giunta la sua ora.
…
Uno scampanellìo festoso destò Misterioso dal quell’incubo tremendo.
Era di nuovo nella sua stanza, come se niente fosse successo.
Fuori, era Natale.
“Si… si! So cosa fare! Sono cambiato!”
Aprì la finestra urlando festoso i propri auguri. Scese le scale vestendosi di fretta e furia e ordinò a tutti i propri aiutanti di usare quei piccoli e odiosi segreti per addobbare l’albero della piazza.
Uscì per la strada carico di doni, regalando tutto ai passanti, e passò anche davanti all’orfanotrofio di Rexxar, dove permise ai ragazzetti, finalmente, di attaccarlo face.
Mancava una cosa da fare.
Suonò al campanello della famiglia Coltelli.
“…. Misterioso? Cosa ci fa qui?”
“Buon Natale amico mio!”
“… eh? Per caso è impazzito capo?”
“Ho capito di aver sbagliato per tutto questo tempo! Non mi interessa se sbagli i tuoi lanci, io ti voglio bene lo stesso!”
“CAPO! DAVVERO?”
“Si! E da oggi, non solo non sarai punito, ma potrai anche scegliere liberamente di andare tutto face ignorando la board! E basta segreti!”
“BUON NATALE CAPO!”
Insieme alla famiglia Coltelli, Misterioso passò il suo primo Natale in allegria.
E si dice che, da quel giorno, nessuno festeggiò meglio il Natale di Sfidante Misterioso!