Vi presentiamo Sweet Anita, la streamer con la Sindrome di Tourette
Provate a lasciarvi trasportare dalle mia parole e immaginate quello che io sto per raccontarvi, esattamente come se vi stesse capitando proprio ora.
“Sei a casa, sul divano. Tuo padre è di fianco a te, state guardando la partita insieme mentre la madre è in cucina a lavare i piatti. Tutto va benissimo, sei felice lì con tuo papà, come ogni bambino dovrebbe essere. Cominci a sentire qualcosa. Senti crescere una specie di tensione muscolare. Come se ci fosse qualcosa che ti innervosisce. Come se avessi un prurito da grattare, senza poterlo fare. Ad un certo punto non riesci più a resistere e ti lasci andare. Non capisci perché ma urli quella parola che mamma ti aveva detto di non dire mai. Con uno scatto del braccio rovesci il bicchiere sopra al tavolino. Ti senti decisamente meglio, la tensione sembra essere sparita.
Tu però non volevi fare quello che hai fatto. Non sai cosa sia successo. Tuo papà ti sgrida per quello che hai detto e fatto, senza che tu riesca a spiegarti.
Per quel giorno lasci perdere. Sei ancora troppo scombussolato per provare a spiegare ai tuoi genitori cosa sia successo. L’unica cosa che sai è che ora stai meglio. Non sei più nervoso. Non hai più il “prurito”.
Quello che è stato un episodio diventa una cosa giornaliera. A casa, a scuola, in giro per strada, non fa differenza. Quella tensione che ti cresce dentro, come se qualcuno ti costringesse a stare seduto quando tu in realtà vorresti correre fino allo sfinimento. Così ti sfoghi, urli parolacce, fai movimenti involontari. E non capisci. Lo fai per stare bene, per togliere la tensione, ma sai che non è normale, sai che c’è qualcosa che non va.
I tuoi compagni ti prendono in giro, ti emarginano, ti vedono come un piccolo mostriciattolo, qualcuno da cui stare lontano, qualcuno da interpellare solo per ridicolizzarlo, per denigrarlo.
Ed a casa la situazione non è migliore, nemmeno i tuoi genitori ti capiscono. Nemmeno tu ti capisci.
Sai che è sbagliato quello che fai, sai che non devi fare certe cose, che quel dannato braccio deve rimanere fermo, ma tu non ci riesci.
Resisti, resisti, resisti fino a quando quella tensione non ovatta il mondo ed allora tu cedi.
Devi sopportare le prese in giro, le sgridate immeritate, la vergogna nel non poter camminare per strada senza la paura di fare qualcosa di assurdamente imbarazzante e del tutto incomprensibile.
Devi sopportare tutto questo da solo, perché nessuno ti capisce.
E peggio di tutto questo, tu non riesci a capirti, non riesci a capire cosa ci sia di sbagliato in te, il tuo corpo fa cose che tu non vuoi fare, dice cose che tu non vuoi dire e non hai la minima idea del motivo.”
Questa è la sindrome di Gilles de la Tourette, un disturbo neurologico che esordisce nell’infanzia per scomparire nel 66% dei casi arrivati all’adolescenza. Quella di Anita è la storia di una ragazza che rientra nel 33% dei casi che non arrivano a risoluzione.
La coprolalia (l’espressione involontaria di parole o frasi socialmente censurabili o tabù) è il sintomo più conosciuto di questa malattia.
Altri sintomi sono la presenza di tic (movimenti o suoni che si verificano con intermittenza e imprevedibilmente fuori da un contesto di attività normale) e la possibile concomitanza di altre sindromi quali il disturbo ossessivo-compulsivo od il disturbo da deficit di attenzione/iperattività.
Ecco parte della storia di Sweet_Anita, streamer e Youtuber da ormai parecchi mesi.
Anita (non si sa se questo sia il suo vero nome) è una ragazza inglese proveniente dalla regione dell’Anglia orientale.
La sua famiglia non era benestante e quando sua madre si ammalò cronicamente Anita dovette occuparsene fin da piccola.
All’età di tredici anni decise di prendere un bus ed andare fino dal suo dottore per cercare di capire cosa non andasse in lei, dato l’insorgenza dei primi sintomi della sindrome di Tourette.
La risposta che ricevette fu: “sei piccola e sei solo in cerca di attenzioni, presto starai meglio”.
Non smette mai di ribadirlo nelle sue stream perché è stata una cosa che la lasciò con un terribile vuoto.
Nemmeno i dottori riuscirono a capire cosa lei stesse passando.
Come racconta nel video che apre il suo canale YouTube, gli anni dell’adolescenza li ha vissuti senza riuscire mai a legarsi con altri ragazzi.
Decise di allontanarsi dalle persone (si definisce “agorafobica”) e smise di andare a scuola per alcuni anni.
Le uniche interazioni le ebbe con gli animali che trovarono rifugio in casa sua, dice di aver passato un periodo in cui si prese cura di oltre duecento animali, tra conigli gatti e cani.
Dieci anni dopo la prima visita dal medico, Anita decise di riprovare e chiese esami più dettagliati.
Dopo settimane di esami del sangue e test delle urine le arrivò a casa una lettera, sopra c’era scritto che lei era in perfetta salute, eccetto che per la Sindrome di Tourette.
Le definisce le parole magiche.
Da quel giorno finalmente si riuscì a capire. Tutti quegli strani tic. Tutta la tensione. Tutto cominciò ad avere un senso. In lei non c’era mai stato nulla di sbagliato. Era malata, basta.
Anita ripete spesso che quello che la fa stare sempre meglio è l’auto-accettazione di se stessa.
Un passo avanti incredibile, perché forse nel momento in cui accetti te stessa per come sei fatta nessuno potrà più metterti in discussione, se non te stessa.
L’inizio della sua carriera su Twich si può ricondurre tutto ad una coincidenza.
Apparì come ospite non programmato in una stream di Jake Woof durante una partita di Overwatch e sia lui che il suo team rimasero incantati dalla sua voce, da quanto potesse modificarla e si convinsero che fosse una streamer, o che dovesse diventarlo.
I finally got the the only tick I’ve ever wanted! I’m live in an hour’s time come and say hello 💜 pic.twitter.com/QldctqBnIO
— Sweet Anita (@Tweet4nita) 17. marraskuuta 2018
Così, sotto la loro guida, decise di aprire un canale su Twich ed in pochi mesi raggiunse la quota di 160.000 follower.
Molta della sua fama fu dovuta ad una clip divenuta virale su reddit in cui le venne chiesto se giocasse ad altri giochi oltre ad Overwatch.
Ecco la sua risposta:
“I do play The Forest, I play Bioshock, I play with my dick on a Tuesday—fuck you—and—Jesus—fuck you—bitch lasagna, bitch lasagna, bitch lasagna.”
Quello che merita attenzione, oltre al suo successo repentino, è il coraggio che ha avuto Anita di mostrarsi per quel che è.
Durante le sue stream emette questo suono molto simpatico, uno schiocco di labbra e dopo un fischio. A me ricorda il suono della notifiche di Twitter.
Gioca ad Overwatch ed alterna commenti appropriati al gioco con parolacce, frasi esplicitamente sessuali, bestemmie.
Ha deciso di costruire il suo personaggio attorno alla sua Sindrome, mostrandosi per quello che lei è.
Ripete spesso che le persone che ridono non stanno ridendo di lei, ma con lei.
Infatti è molto autoironica ed è felice di strappare una risata alle persone con i suoi tic.
Dice spesso che una risata dopo una sua parolaccia è una delle reazioni migliori che le persone possano avere, dato che nella sua vita ha incontrato uomini e donne che non hanno mai evitato di farla sentire inappropriata.
Anita non gioca solo durante le sue live, passa moltissimo tempo a rispondere alle domande che le fanno i suoi fans ed inoltre lascia molto spazio alle storie dei ragazzi che la seguono con cui ha creato un rapporto di completa fiducia, così che molti di loro vedono le sue stream con momenti in cui poter tirare fuori tutto quello che hanno dentro.
Tutto questo secondo me è più che ammirabile. Nonostante le difficoltà che provoca la Sindrome di Tourette lei non solo si mette in gioco tutti i giorni utilizzando un mezzo la cui base si fonda sulle capacità comunicative ma è riuscita a creare uno spazio in cui le persone si sentono capite.
Twich ha una politica su quello che le persone possono fare nelle live che sfruttano la loro piattaforma ed i contenuti che crea Anita vanno molto spesso contro essa.
Lei mette le mani avanti già nei suoi feed, descrivendosi come streamer per persone adulte.
Ha inoltre dovuto chiedere un permesso a Twich per poter condividere contenuti così ricchi di volgarità, fornendo alla società un certificato medico che attesta la sua Sindrome.
Nonostante questo ci sono persone che insinuano che lei stia semplicemente recitando una parte per avere più visibilità mediatica.
A quanto pare se una ragazza è carina e si prende cura di se stessa, non può avere un problema neurologico.
Purtroppo le persone riescono a rendere il male una cosa banale in alcune situazioni.
Esattamente come quando i suoi followers cercano di indurla ad avere dei tic, degli spasmi.
Si perché Anita ha delle parole che attivano la sua sindrome, alcune più potenti di altre.
Non le riporto qui perché non voglio assolutamente rendermi partecipe di una cosa così riprovevole.
I suoi moderatori bannano chiunque scriva queste parole in chat, ma alcuni individui le mandano donazioni con le parole “bandite” per prenderla in giro e ridere del modo in cui reagisce.
Quello che non conoscono è il retroscena, infatti se Anita ha troppi tic il suo corpo reagisce contro di lei.
In un’intervista che si trova online racconta di quanto dolore provi nei giorni successi ad alcune sessioni in cui i tic e gli spasmi si ripetono con più frequenza del normale.
Sono giorni in cui perde l’appetito, si riduce a parlare poco perché trova difficoltà ed una volta è arrivata a vomitare sangue per colpa di alcuni follower.
Bello ridere per qualche secondo se questo provoca sofferenza ad un persona che non sei tu, vero?
Io trovo d’ispirazione questa ragazza, capace di trasformare quello che è sempre stato la sua croce nella sua più grande caratteristica, andandone fiera e condividendo con i suoi fan tutto il dolore che ha passato ed ascoltandoli mentre le raccontano il loro.
Questo, ragazzi, deve farvi capire una cosa: alle volte i nostri limiti più grandi sono solo in attesa di essere superati ed, anzi, usati a nostro favore per renderci ancora più unici di quello che già siamo.
Detto questo, vi consiglio di passare dal suo canale e se masticate un po’ d’inglese vi assicuro che vi farete delle grosse risate.
Spero però che ridiate con lei per quello che dice e non di lei per com’è.
Per quanto sia sottile la linea che divide queste due risate, la differenza c’è ed è enorme.
Canale Twich di Sweet_Anita: Clicca qui
Canale YouTube di Sweet_Anita: Clicca qui
In caso volessi approfondire la tua conoscenza sulla sindrome di Tourette ti lascio questo link: